Vai ai contenuti principali
Matrimonio

Nozze da favola, con palazzo incluso

Continua la saga dei Real Wedding. Oggi andiamo in Spagna a scoprire i dettagli delle nozze di Inés e Angel. Un matrimonio elegante e raffinato celebrato in un palazzo. Il colore principale? L'azzurro.

Cerchi un fotografo? 📷
Richiedi informazioni e prezzi per servizi di Fotografia alle aziende della tua zona

* Articolo tratto da Bodas.net, gentilmente concesso dal fotografo Adrian Tomadin

 


Come sono i matrimoni sull’altra sponda del Mediterraneo? Oggi vi portiamo in Spagna e, precisamente, nelle Asturie, dove il 19 giugno si sono svolte le nozze di Inés e Angel. Nozze fini, eleganti e ambientate in un palazzo.

Ma cominciamo dall’inizio, esattamente il giorno del loro quinto anniversario di fidanzamento. “Stavamo celebrano il nostro quinto anniversario al ristorante “El Secreto de Ollo”, quando Angel mi chiese di sposarlo. Ovviamente accettai – spiega Inés -, nonostante in quel momento non ci fosse nessun anello! Decidemmo, perciò, che mi avrebbe chiesto la mano anche in un secondo momento, questa volta in maniera tradizionale, munito dei “regolamentari” anello e orologio”.

E a questo punto, deciso di compiere il grande passo, bisognava informare le famiglie. Quale doveva essere il momento giusto? Dopo essersi scambiati i regali di fidanzamento ufficiale, decisero di annunciare il lieto evento ai genitori e ai fratelli durante un pranzo familiare. “Sorrisi e lacrime si succedettero, oltre alla sorpresa generalizzata dopo aver saputo che avevamo già deciso la data e il luogo dove celebrare il matrimonio”.
Le nozze si sarebbero celebrate il 19 giugno a Gijon, città natale della sposa, e, più precisamente, al Palacio de los Figaredo, uno splendido palazzo in stile modernista del 1903 progettato da Luis Bellido González. L’edificio, progettato dal famoso architetto artefice anche del Antiguo Matadero Municipal di Madrid, rappresentava la location ideale per celebrare una cerimonia all’aria aperta: dalla terrazza si poteva ammirare tutta la città e persino scorciare la spiaggia di San Lorenzo.


Ed era arrivata l’ora di cominciare i preparativi. “Volevamo una cerimonia molto personale, nostra. È per questo che abbiamo cercato di realizzare quasi tutto da soli: dalla grafica degli inviti di nozze alla scelta della musica, arrivando perfino a pensare agli abiti da cerimonia dei nostri genitori e di alcuni invitati".

Domanda del secolo: come doveva essere il vestito della sposa? Inés racconta di aver avuto le idee chiare da subito “non doveva essere un abito da sposa “convenzionale”: non volevo sembrare vestita in maschera e per questo Nicolás, lo stilista che disegnò il mio vestito, ha creato per me un abito da sposa “speciale”, molto personalizzato, che sentivo veramente mio. Siamo arrivati insieme alla conclusione che le classiche scarpe da sposa bianche o dalle tonalità chiare non sarebbero state la scelta più adeguata. Fu così che decisi che avrei portato un paio di scarpe blu elettrico! E da questo momento in poi cominciò anche a balenarmi l’idea di preparare tutto il matrimonio all’insegna del blu…”.


Arriviamo dunque al grande giorno…”Ero nervosa, ma mi calmai pian piano dal parrucchiere, grazie alle mie amiche e alla truccatrice Mariti… E finalmente giunse l’ora di vestirsi e di farsi fare le prime fotografie durante la vestizione. Le mie nonne – bellissime – mi guardavano estasiate. Il tempo non era clemente con noi: il cielo era scuro, la pioggia minacciava di abbattersi da un momento all'altro e fino all’ultimo non sapevamo se saremmo riusciti a celebrare il matrimonio all'aperto”.

 

Il momento tanto atteso era arrivato per Inés. Suo padre l’accompagnò in macchina e, sulle note del canone di Pachebel, entrarono prima il padre dello sposo e la madre della sposa – vestita con un abito di pizzo grigio disegnato dallo stesso stilista della figlia –, poi Angel – con un abito di Ermenegildo Zegna - a braccetto di sua madre, anch’ella elegantissima. Colpo di scena: la giarrettiera della sposa (tradizione spagnola) cadde! Gli invitati rimasero attoniti, un’amica della sposa la recuperò velocemente e, dopo qualche risata, l’atmosfera generale si fece più distesa.

Risate e lacrime si intervallarono durante la cerimonia grazie agli interventi dei genitori e degli amici: "li ricorderò per sempre come dei momenti veramente speciali - narra la sposa -, attimi emotivi e divertenti allo stesso tempo".  


“All’uscita ci aspettavano petali di rosa e riso”, racconta Inés, e, subito dopo, tra una foto e un’altra “delle prelibatezze tipiche asturiane come aperitivo (bocados típicamente asturianos, tortos de maíz, cazuelitas de fabada), nonché  una cena squisita ed abbondante".

"Alla fine della cena, le madri consegnarono caramelle e amaretti serviti in delle scatolette fatte da noi su cui c’era scritto “I love Angelines” e dei dettagli per i più piccoli".

La festa continuò fino all’alba, tra balli romantici e danze scatenate…Di certo fu una notte indimenticabile!

Inés conclude: "Siamo stati benissimo e, compresi i preparativi, rifaremmo tutto di nuovo: ci sposeremmo esattamente allo stesso modo".

 

 

Cerchi un fotografo? 📷
Richiedi informazioni e prezzi per servizi di Fotografia alle aziende della tua zona