Il fascino senza tempo del Castello di Faicchio offrirà lo scenario più suggestivo al vostro matrimonio. Il prestigio della dimora storica medioevale e la magia dell'atmosfera che è in grado di creare, si accompagna alla raffinatezza degli allistementi e al servizio curato nei particolari. Il menù, ricercato nella qualità, nel gusto e nella presentazione, conquisterà il vostro cuore e quello dei vostri ospiti.

Spazi e capienza

La location, estremamenre versatile, offre molteplici soluzioni con la possibilità di caratterizzare ogni evento in modo dinamico e funzionale.

L'ampia corte esterna, incastonata tra le antiche mura degli edifici interni, è in grado di creare un'atmosfera magica e di incanto. Il loggiato che si apre ad un panorama unico e suggestivo, suscita ogni volta emozioni irripetibili...

Al primo piano, la maestosa Sala del Teatro. Un ambiente ricco di fascino, impreziosito dagli eleganti Specchi e dagli arredi originali del 1600, ricondurrà gli ospiti in uno scenario senza tempo.

La sala dei Duchi, più contenuta e adatta ad eventi di piccole dimensioni, sfoggia la meravigliosa volta a stella ad evocare tempi “angioini”.

Infine la sala dei Cavalieri e del Trabocchetto completano la dimora e arricchiscono l'evento di inedite leggende di epoca feudale.

Servizi offerti

• Allestimento floreale
• Confettata
• Cuban Corner
• Cocktail Bar
• Filodiffusione interna ed esterna
• Taglio della torta sul loggiato
• Fuochi pirotecnici
• Servizio parcheggiatori e hostess
• Champagnerie
• Noleggio Auto con Autista

Altri spazi

• Museo dei Tesori del Castello
• Terrazzi

Cenni storici

Il Castello di Faicchio si erge maestoso al centro dell'antico borgo di Faicchio, nel cuore del Sannio beneventano. Le origini risalgono alla metà del secolo XIII. Nel 1612, così come recita l’epigrafe posta sul portale d’ingresso, fu ristrutturato e in buona parte trasformato nelle proporzioni, dal nobile napoletano Duca Gabriele De Martino.

Il Castello si presenta a forma di poligono irregolare i cui lati sono raccordati tra loro da tre torrioni; Un quarto, di cui non esiste alcuna traccia, certamente doveva sorgere e unire i due lati rivolti verso il torrente e disposti in direzione Nord-Est. Dei tre esistenti due si ristringono ai lati del monumentale portone d’ingresso.

La loro armonia ricorda, anche se in scala ridotta, quella del Maschio Angioino di Napoli. Varcando il portone d’ingresso, dopo un breve passaggio, coperto da una volta a botte e superando un arco, che per le sue proporzioni ricorda l’arco catalano, ci si immette nell’ampio cortile. Sulla destra si può ammirare un piacevolissimo porticato ad archi e pilastri che sorreggono un vasto loggiato del feudo protetto da una balaustra disegnata con una serie di vuoti anelli.

Questi, e così anche tutte le cornici e i fregi che ornano il castello, sono di un durissimo tufo locale di colore grigio scuro. Molto interessanti sono anche le strette aperture verticali praticate nelle spesse muraglie delle torri, attraverso le quali i castellani si difendevano. Da queste feritoie venivano scagliate le armi di pietra contro gli aggressori.

Al primo piano, si trova una cappella con sopra relativo campanile, visibile dalla piazza, ed accanto ad essa l'ingresso ad un misterioso passaggio ritenuto responsabile delle sparizioni di tante persone in epoche feudali: il famigerato “trabocchetto”. La struttura ospita vari eventi tra i quali cerimonie, eventi culturali, meeting, congressi.