Il matrimonio di Marco e Erica a Reggio nell'Emilia, Reggio Emilia

La cerimonia si è svolta nella splendida Sala del Tricolore. Appena sono entrata, è stata un'esplosione di cori che pareva di essere allo stadio, che mi hanno aiutato a stemperare l'agitazione (tra un po' svenivo!). La mia miglior amica a officiare, poi i nostri testimoni, infine le nostre promesse, gli anelli e le firme, per poi uscire in una pioggia di applausi e semi di lavanda. C'erano tante persone, anche solo passate per un saluto e fare le congratulazioni.

Torniamo all'hotel col fotografo per andare insieme alla location: Villa d'Este. Peccato che ci accorgiamo di essere entrambi senza telefono, ma poco importa, siamo arrivati comunque e ci siamo ritagliati un po' di tempo (non troppo!) per immortalare il nostro amore sotto gli alberi secolari del laghetto attorno alla villa.

L'arrivo sarebbe stato in barca, che per aggiungere un tocco di pericolo alla giornata - cadere in acqua all'improvviso sembrava molto possibile. Ma il nostro amore è il nostro ancoraggio, e abbiamo superato ogni timore insieme.

L'aperitivo è un trionfo di caldo e ventagli che sventolano (grande acquisto!), ma anche tanti sorrisi e gioia, tutto esattamente come lo avevo immaginato. L'unica cosa strana è che, da sposa, ti senti un po' "radioattiva" agli occhi degli altri; tutti vogliono parlarti, ma sembrano anche un po' intimoriti. Fortunatamente, il prosecco fa miracoli, e presto la paura svanisce.

Si passa alla cena, con Raffaella Carrà a farci da sfondo. Il ricevimento completamente vegano, apprezzato da tutti, ed i centrotavola fatti da noi, con un albero dedicato ad ogni tavolo e relativo racconto, insieme alla donazione fatta da noi a ZeroCO2 per piantare 100 alberi a nostro nome, cosa che ha reso la giornata ancor più speciale.

A fine cena, il colpo di scena: una canzone, con tanto di video e copie CD, incisa dai testimoni su di noi, e proiettata su un telo montato per l'occasione. Abbiamo riso a crepapelle, ma l'ultima sorpresa l'abbiamo fatta noi: il taglio della "torta" con la motosega, un'idea geniale del mio giardiniere Marco che ha modellata e dipinto come una vera torta un blocco di legno, cosa che ha reso la serata ancora più memorabile. Sono riuscita a non riempirmi di segatura!

La festa è continuata nella villa, col lancio del bouquet (e della bandana dello sposo) dalla balconata e balli fino all'alba, con tanti invitati che si sono uniti dopo cena al DJ set.

Che dire, sicuramente il giorno più bello della mia vita, per ora! Sarà sempre un capitolo che porto caro nel cuore, l'inizio incantevole di una vita insieme.