Tra le verdi colline dell’Oltrepò Pavese, nel cuore del borgo medievale di Varzi, sorge il coevo Castello Malaspina, una location ideale per un matrimonio da favola, grazie al perfetto connubio tra il fascino storico della struttura e la modernità dei servizi offerti.

Spazi e capienza

L’edificio, circondato da un curatissimo giardino, si compone di tre strutture appartenenti ad epoche storiche diverse. Nel corso di un restauro trentennale, nella porzione che poggia sulle mura del 1200, sono state ripristinate le cantine.

Si tratta di un suggestivo locale circolare che, a ricordarne la funzione, è stato battezzato Antica Ghiacciaia e le vecchie stalle, oggi sala delle Antiche Mangiatoie, suggestiva "casa comunale" dove poter celebrare il matrimonio.

Al piano superiore, quello che era il fienile è ora l'elegante Salone Faustino Odetti, ideale per i ricevimenti, dotato di soppalco, a sua volta collegato alla Sala della Voliera.

La varietà degli ambienti, interni ed esterni, consente agli sposi di organizzare il proprio giorno più bello scandendone i diversi momenti con atmosfere differenti. Tutte egualmente suggestive.

Servizi offerti

La location offre la possibilità di celebrare in loco il matrimonio con rito civile con valore legale, così da poter ospitare dalla cerimonia al ricevimento e, volendo, anche gli sposi per la prima notte di nozze, con pernottamento nella romantica Suite della Contessa, ricavata all'ultimo piano del Castello.

Internamente, è disponibile una cucina totalmente attrezzata ad uso catering, che propone raffinati menu di cucina nazionale ed internazionale, con proposte tanto tradizionali quanto innovative.

Una rete di professionisti del settore è disponibile per fornire tutti i servizi necessari a un’impeccabile organizzazione del giorno delle nozze, mentre un referente della location vi seguirà per tutto il ricevimento.

Cenni storici

La famiglia dei Conti Odetti di Marcorengo, attuale proprietaria del Castello, è diretta discendente dei Malaspina che ne ottennero i territori in feudo direttamente dall’Imperatore Federico Barbarossa, nel 1164.

Il restauro conservativo è stato portato avanti con l’intenzione di destinare questo complesso storico ad eventi privati e pubblici che possano valorizzare l’intero territorio.