Il matrimonio di Stefania e Davide a Oderzo, Treviso

Il racconto del nostro matrimonio

La notte prima finalmente dormo meglio, anche se meno ore delle precedenti notti.

Sveglia alle 5.30 così da poter fare colazione con: toast, redbull (che io adoro e indispensabile non bevendo caffè) e biscotti, ho sempre gran fame alla mattina e avevo paura che avrei mangiato dopo ore!

Mi metto a fare un pò di foto agli addobbi di casa con le prime luci del mattino e alle 7 parrucco. Alle 8.30 trucco a casa ma le mie testimoni dove sono visto che il matrimonio è alle 10.30! In ritardo! Intanto la macchina e il fotografo arrivano, ed inizio a fare foto vestita in jeans e canotta nella mia vecchia cameretta ancora piena di poster di cantanti e attori, foto delle fedi e bouquet. Finalemente eccole le mie due ragazze che sono ancora più agitate di me, io sembro in trance e tranquilla, inizio a capire che è tutto vero ma realmente non me ne rendo conto.

Scendo le scale di casa ed ecco le prime lacrime vedendo parenti ed amici, e riesco a pappare qualcosina dal buffet allestito. Ora la mia preoccupazione è: come salgo nella bellissima Porsche Panamera nera che abbiamo scelto? Sono entrata in retromarcia diciamo, con mio papà che prendeva coda e velo dalla portiera opposta, che divertimento! Tanto che arrivo dalla chiesa alle 10.35 e mi feramano prima di scendere. Ho dimenticato il bouquet a casa! Qualcuno per fortuna è già partito per prenderlo, abito a due minuti dalla chiesa. Così dopo ben 20 minuti di ritardo scendo dalla macchina riempita da applausi della molta gente lì attorno riunita. Ora sì che sono agitata, sopratutto quando lo vedo, il mio futuro marito è lì davanti a me sorridente ed emozionato, prendo la sua mano e saliamo i 5 scalini che ci separano dall'altare. Ora inizio a sentirmi a mio agio e pian piano mi rilasso riuscendo perfettamente a dire tutte le frasi!