Il matrimonio di Sara e Claudio a Misano di Gera d'Adda, Bergamo

Il racconto del nostro matrimonio

E' la mattina del nostro giorno. Siamo un po' preoccupati perché il giorno prima ha piovuto. Fuori è tutto bagnato ma il cielo è limpido, le nuvole sono lontane. La sposa ha un'agenda fitta di impegni. Deve andare dalla parrucchiera e dalla truccatrice, e poi iniziare la vestizione. La cerimonia si terrà alle 17:00 ma non c'è molto tempo libero. Io (lo sposo) mi occupo di nostra figlia di tre anni, lei ha l'importante compito di portare gli anelli. L'emozione e la tensione salgono mentre ci avviciniamo all'albergo, che strategicamente si trova di fronte alla nostra location. Sono quasi le 16:00 e vado in camera dei miei genitori per prepararmi, con me c'è il mio testimone che mi aiuterà con gemelli, cravattone e panciotto. Il fotografo scatta foto a ripetizione, una mitraglia di click e di flash. Mi avvio verso la location, il giardino è curato in tutti i dettagli, i fiori sono splendenti delle gocce d'acqua della pioggia del giorno prima, salutano il caldo sole di oggi arrampicandosi verso l'alto. Gli invitati sono quasi tutti arrivati, ci aspettano vicino alla zona dove si terrà la cerimonia. Saluti e baci si susseguono, siamo in pochi, circa sessanta persone, ma mi sembra di non finire mai di stringere mani. Tutti si complimentano per quanto sono bellissimo ed elegante (eh eh eh). Il vestito non è il solito vestito da sposo. Giacca damascata alla coreana con collo alto di colore bordeaux, cravattone bordeaux con punto luce granata, pantalone grigio lucido e scarpe lucide bordeaux. Spiccherei anche nella folla di Times Square a capodanno. Gli invitati si accomodano sulle sedie. E' arrivato il momento di entrare. Dalle casse parte Sympathy fo the Devil dei Rolling Stones, è la canzone che ho scelto per la mia entrata. La maggior parte degli invitati non se lo aspettava e rimangono stupiti, guardandomi entrare danzante a braccetto con mia madre, un po' impacciata, che prova ad assecondarmi. Superiamo il ponticello sul laghetto e, sempre danzanti, arriviamo al nostro posto. Tocca a mia figlia che, trotterellando contenta, mi porta gli anelli. Mi unisco alla folla aspettando l'arrivo della sposa. L'inconfondibile intro di Redemption Song riempie l'aria. La mia sposa entra a passo lento a braccetto del padre. L'emozione è tantissima, il cuore mi batte forte. La sposa è stupenda! Ha scelto un vestito bellissimo, Color champagne, con un lungo strascico, scollatura stellare con brillanti sul petto ed una coroncina di fiori sul capo. E' splendente. raggiante, sorride felice. Arriva da me, ringrazio mio suocero e bacio mia moglie (ah sì, in realtà ci siamo già sposati in comune qualche giorno prima, quindi è già mia moglie). La cerimonia può iniziare. Il cerimoniere è uno dei miei due testimoni ed anche lui è molto emozionato. E' tutto davvero coinvolgente. I discorsi dei testimoni ci emozionano e commuovono. Abbiamo deciso di fare il rito della sabbia ed abbiamo coinvolto i testimoni ed ovviamente nostra figlia. Mischiamo i colori sulle note della colonna sonora, fatta al piano. Tocca a me parlare e l'emozione rompe la mia voce, poi è il turno della sposa che tira fuori un malloppo di fogli da fare invidia ad un libro di King. Finisce la cerimonia, e un po' ci dispiace, perché è stato bello. L'affetto dei nostri amici ci ha avvolto e scaldato. Usciamo dal parco sulle note di All You Need Is Love dei Beatles ed accolti dalle bolle di sapone che abbiamo distribuito prima. Finalmente è tempo di aperitivo e cena. Il dj e cantante Erik canta una scaletta di brani prevalentemente Rock, come da nostra richiesta. L'animatrice per i bambini ha subito messo all'opera i più piccoli intrattenendoli per tutta la serata. La professionalità del personale del ristorante ci ha aiutato a far proseguire la festa sui giusti binari. I piatti sono di ottima qualità e non ci aspettavamo di meno. In un angolo abbiamo allestito un tavolino con una piccola stampante fotografica in modo che gli invitati possano farsi delle foto e stamparle direttamente così da crearci un quadro con le foto di tutti i partecipanti. Un veloce briefing e tutti sono poi stati capaci di utilizzarla. Tra i primi ed il secondo è scattato un gioco organizzato da mia cognata. Un quiz che vedeva affrontarsi i testimoni su chi conoscesse meglio gli sposi. Ai vincitori una bellissima medaglia d'oro fintissimo da poter osteggiare con orgoglio. Al taglio della torta, fatto a bordo piscina, gli invitati hanno acceso le stelline di Natale per incorniciare il momento. Aver coinvolto gli amici, nella cerimonia soprattutto, ha reso il matrimonio davvero unico ed intimo, dove tutti si sono sentiti parte della festa e del nostro momento.