Il matrimonio di Roberto e Michela a Roma, Roma
Country Autunno Giallo 8 professionisti
R&M
25 Set, 2022Il racconto del nostro matrimonio
Sono trascorse quasi tre settimane dal grande giorno e ancora fatico a parlarne. Durante i preparativi mi sono sentita spesso dire che per una sposa è difficile godersi il giorno delle nozze, troppo presa com'è a badare all'organizzazione. La verità è che io e Roberto ci siamo divertiti dal primo all'ultimo momento, sentendoci spesso noi stessi degli invitati.
Abbiamo organizzato tutto in maniera rilassata, senza cercare di compiacere gli altri, ma scegliendo ciò che ci piaceva. A partire dalle partecipazioni, solidali di Emergency, per finire con le bomboniere, ancora di beneficenza, stavolta di Dottor Sorriso. Passando per la cerimonia, simbolica: ci ha sposati un nostro caro amico, il nostro fan numero uno, come diciamo sempre noi. Abbiamo prima celebrato il matrimonio in comune, ma per noi la vera cerimonia è stata quella simbolica del 25 settembre.
La location scelta è stata Borgo di Tragliata. Non ci abbiamo pensato più di tanto: appena siamo entrati lì, ci siamo innamorati. Il borgo è stupendo, ma poi siamo scesi giù all'area Massello, e la risposta è stata subito chiara: ci saremmo sposati lì. Sarah, la professionista che ci ha accompagnati, ci ha detto: "Si capisce già che sarà questo il posto". E così è stato. Avevamo immaginato un matrimonio all'aperto, sul prato, lungo il fontanile con lo sfondo del borgo dietro. Il 25 settembre il meteo minacciava pioggia e l'aria era più fredda di quanto ci si aspettasse: alla fine non ha piovuto, ma abbiamo comunque scelto di celebrare tutto all'interno, per non correre rischi. Una decisione di cui siamo stati infinitamente grati. La sala con il soffitto di travi in legno era meravigliosa ed emanava una luce pazzesca anche grazie ai fiori splendidi scelti insieme a Motif Floral. L'atmosfera era intima, rilassata, unica. L'aperitivo nella sala interna sotto è stato perfetto: c'erano diversi spazi in cui fermarsi, fuori ci si poteva sedere ai tavolini a chiacchierare, e poi è stato il tempo della cena nella sala Massello, con le tovaglie color tortora e i nostri centrotavola stile country tutti legno ed erbe aromatiche, girasoli e foglie d'ulivo.
Continua a leggere »E quella musica, la voce elegante di Roberta Vaudo ha accompagnato ogni passo delle nostre nozze, dalla cerimonia al lancio del bouquet. Abbiamo adorato lo stile suo e della sua band fin dal primo momento e non potevamo che scegliere lei per il giorno più importante.
I nostri fornitori si sono rivelati tutti meravigliosi: Denise, la mia truccatrice, una vera roccia durante la fase dei preparativi, mi ha accompagnata per tutto il giorno fino all'ultimo scatto in casa. Paolo, il fotografo, è stata una vera guida che ha dettato i tempi della cerimonia, mi ha aggiustato più volte il vestito, ci ha spiegato come muoverci. Disinvolto, elegantissimo, discreto, ha scattato foto a più non posso, sempre confondendosi con gli invitati.
Sono tante le immagini di quel 25 settembre che si affollano nella mia mente, una più bella dell'altra. L'uscita di casa con mio papà, con la mia famiglia a sventolare le bacchette che avevo comprato sotto casa. Il nostro dolcissimo paggetto che ci porta le fedi sgambettando, le promesse scambiate durante la cerimonia. Le damigelle ad aspettarmi fuori prima del mio ingresso, per un sostegno morale dell'ultimo minuto. Il taglio della torta indimenticabile sulle note di Dream Lover, ballando come pazzi e sorseggiando le nostre bollicine mentre tutti agitavano le scintille luminose. E poi ancora a ballare con la torta davanti, a sporcarci i nasi con la panna, cantando "Un bacio a mezzanotte". L'aria fresca che mi accarezza la pelle prima di entrare, le scale bellissime ma complicate da percorrere con il velo, Paolo che mi dice che è ora.
Ma più di tutti è e sarà sempre lo stesso il momento che porterò nel cuore fino alla fine. L'abbraccio tra me e Roberto quando finalmente sono arrivata da lui. Mi era caduto il velo due volte mentre camminavo ma non me ne importava niente, volevo solo arrivare da lui. Avevo un sorriso stampato in faccia che non se ne andava, poi finalmente ci siamo ritrovati: un bacio in fronte o una carezza sarebbero stati forse più romantici, ma ho fatto ciò che mi sono sentita e l'ho abbracciato forte. Sono scoppiata in lacrime mentre lo stringevo, e così anche lui. Un abbraccio infinito, non saprei dire quanto è durato. Ma per me la cerimonia è iniziata e si è conclusa con quell'abbraccio.
Poi ci sono state le promesse, le parole meravigliose del nostro amico, il rito della sabbia, lo scambio delle fedi, le firme e le foto, i brindisi, i balli, le bomboniere da consegnare, le ciambelle da mangiare, la torta da tagliare, i selfie da concedere un po' a tutti. Ma prima c'è stato quell'abbraccio. E ci sarà sempre, per tutta la vita.
Questo - e molto altro - è stato il nostro matrimonio. Non sono ancora in grado di dare un feedback tecnico della festa, forse non lo sarò mai. Ma auguro a tutte le coppie di futuri sposi di viversi quel giorno come abbiamo fatto noi: senza paura di scoppiare a piangere, di cedere all'emozione, all'allegria, ballando come matti mentre si taglia una torta decorata male.
E dandosi l'abbraccio più lungo del mondo.
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