Il matrimonio di Nicola e Elena a Modena, Modena

Il racconto del nostro matrimonio

La tradizione vuole che la notte prima del matrimonio, la sposa non riesca a chiudere occhio. Forse è il mio legame indissolubile con la Bella Addormetata, ma ho dormito tutta notte fino allo suonare della sveglia. Erano solo le 6 di mattina, ma c’era tanto lavoro da fare: il vivaio Miani di Vignola consegnava le ultime composizioni, la parrucchiera di Essenza - sempre Vignola - in arrivo per il grande restauro, il team di Stefano Torreggiani e del videomaker Daniele Cusmano pronti a cogliere tutte le emozioni del momento, lo zio che arriva con i pasticcini... e sì, qualcuno sono anche riuscita ad assaggiarlo. Fino a che dalle 6 del mattino mi sono trovata alle 10, a salire nell’auto di Noleggio Epoca, Sissi, per trovarmi poi davanti alla chiesa. Il clacson che suona, la folla... piango. Il mio futuro marito si allunga tra il finestrino per darmi una carezza ed asciugarmi le lacrime dalle guance. Saluti, le damigelline che si avvicinano, la mia cara amica che canta in chiesa, le promesse - cavolo ma non le ho dette per niente bene - l’anello... sì, glielo infilo nella mano destra. Insomma un disastro e il don che parla delle mie buone intenzioni... Ricordo tante foto, tanto riso e poi... cibo! Caspita eravamo già da Vinicio, il Ristorante di Modena che con enorme professionalità ci ha ospitati tra ricchi buffet e ottimo cibo servito a volontà! Salvatore di Chicaband ci ha accompagnato durante il ricevimento con generi musicali diversi, accontentando parenti, amici e anche gli invitati dai gusti più esigenti. Tra il lancio del bouquet e il lancio degli sposi - è andata bene - sono arrivati gli amici con gli scherzi: ci hanno fatto tirare con l’arco - passione mia e di mio marito - e per ogni palloncino scoppiato vincevamo montagne di monetine da 1 centesimo. Tutte rigorosamente da separare da glitter e poutpourry. Stessa sorte all’auto, splendidamente decorata con la minuteria più difficile da togliere che ci sia. E così siamo arrivati a casa alle 23:30, stremati ma mai più così felici.