Il matrimonio di Matteo e Laura a Nerviano, Milano
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M&L
27 Apr, 2019Il racconto del nostro matrimonio
Per noi è stato un matrimonio da sogno. Già dal meteo, giorni a piovere, addirittura aveva grandinato il giorno prima (tanto che la fermata al parco, per fare le foto, era molto incerta) ma quel giorno non solo c’era un bellissimo sole ma faceva anche caldo (tanto che nel fare le foto non avevamo avuto problemi con fango o erba bagnata).
Io ho dormito in hotel, per comodità e vicinanza al comune, mentre il mio compagno ha dormito a casa nostra. Alle 6:30 la sveglia per me - ma alle sei ero già bella che sveglia, avevo dormito sì e no quattro ore. È arrivata Chiara, la ragazza del trucco e dell’acconciatura, seguita da Michele, il fotografo. È iniziato tutto il rituale di preparazione per la testimone, mamma e infine me. Alle 10:50, io e i testimoni riusciamo a lasciare l’albergo e ci dirigiamo verso il Comune di Nerviano, sito nel vecchio Monastero degli Olivetani. Arrivata lì, il futuro sposo era già entrato con la madre, mia mamma è mio suocero con nostro figlio di 10 mesi e poi i testimoni con nostro nipote vestito da agente segreto (occhiali da sole, gli avevo fatto il badge con tanto di foto, valigetta nera con scritto “ring security” per portare in sicurezza le nostre fedi). Per entrare avevo scelto una marcia nuziale leggermente diversa, partiva come la classica suonata dai violini ma poco dopo incominciava suonata con la chitarra elettrica, li entrai con mio padre. Lo vidi subito in fondo alla sala e non capii più nulla, se fino quel momento ero stata più che tranquilla, vedendolo tutte le emozioni mi piombarono addosso. Cerimonia veloce, poi nel cortile tutto insieme per lo scoppio del totem di palloncini!
Continua a leggere »Noi da lì andammo in Villa Litta a Lainate per qualche scatto, non volevamo fare aspettare troppo gli ospiti e ci siamo riusciti. Dal parco a L’Agricola di Lainate, dove avevamo deciso di fare il nostro ricevimento, ci voleva davvero pochissimo. Una volta arrivati erano saliti tutti, entrammo in sala al suono della nostra canzone. Due camerieri si avvicinarono porgendoci due calici di spumante. Lì inizió la festa.
Aperitivo in terrazza, tanti brindisi... Il pranzo ottimo, due portate di primo, pausa e filetto cotto a bassa temperatura al profumo di rosmarino. Abbiamo ballato, fatto le foto, c’era il classico carretto il legno dove sopra avevano messo vasi trasparenti con dentro i vari confetti e caramelle, per ogni bimbo avevamo fatto una borsa contenente un gioco e un libro da colorare, in più avevamo fatto fare dei palloncini per i bimbi, su un tavolo c’era il guestbook - che altro non era che un puzzle in legno.
Abbiamo mangiato, bevuto, scherzato, ballato... il tempo è letteralmente volato. Poi, prima della torta nuziale, una millefoglie con lamponi , è entrata una piccola torta saint-honoré, con la scritta “per la mia dolce metà”, per mio marito visto che è la sua preferita. Alla fine abbiamo dato le bomboniere a tutti, che avevamo fatto noi a mano, delle piccole jar da marmellata, quelle che vanno molto ora, con la cannuccia, con dentro le caramelle gommose, essendone noi amanti. Vivere quella giornata è stato di gran lunga meglio che leggerla, però ogni cosa è stata perfetta, ogni cosa esprimeva noi stessi, dalle converse come scarpe, alle caramelle come bomboniere, le fedi sono state fatte con anelli d’oro appartenenti a membri della famiglia.
Ringrazio tutti i partecipanti, ringrazio fioraia, ristorante e chiunque abbia "prestato servizio”, ringrazio mia madre per avermi aiutato a organizzarlo.
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