Il matrimonio di Martina e Paolo a Merone, Como
All'aperto Estate Giallo 4 professionisti
M&P
19 Set, 2020Il racconto del nostro matrimonio
Finalmente ci decidiamo a raccontare il nostro matrimonio!
Dico “finalmente” perché, così come è stato per tutti, questo periodo non ci ha lasciato molti spazi liberi. E per fortuna, quel tempo libero che abbiamo avuto l’abbiamo speso nel modo migliore, io credo. Il resto l’ho trascorso in ospedale, non perché fossi malato, ma perché è il mio lavoro. Diciamo che non è proprio mancato da fare, negli ultimi due anni!
In questo contesto, ci siamo sposati sabato 19 settembre 2020: una data che avevamo programmato nei primissimi giorni del 2020 ignari di quello che sarebbe accaduto di lì a poco, ma che abbiamo poi deciso di mantenere. Ed è andata benissimo! Complice tutta la positività che è scaturita dalla fine della “prima ondata”, abbiamo festeggiato come se non ci fosse un domani, e siamo partiti per il nostro viaggio di nozze praticamente senza limitazioni. Ma veniamo al racconto, e sarò io a illustrarvelo perché sono di fatto lo scrittore della coppia!
La nostra premessa parte da alcuni giri qua e là per le varie fiere del matrimonio che si tengono in Brianza e nel milanese, anno 2019. È lì che abbiamo conosciuto Monica di Custom Wedding, ed abbiamo capito subito che sarebbe stata la persona giusta per noi: abile grafica, avrebbe studiato un logo personalizzato e su misura per noi, che avrebbe fatto da filo conduttore per vari aspetti del matrimonio. Insomma, con lei siamo riusciti a personalizzare non solo le partecipazioni e il tableau de mariage, ma anche il libretto della S. Messa di celebrazione, i menu, le bomboniere, e addirittura le fotografie che avrebbe prodotto automaticamente il photo booth. Personalmente abbiamo apprezzato moltissimo quel tocco, che poi abbiamo sviluppato al momento giusto. Le idee erano tante, ma il tema di fondo era “il viaggio”. Un po’ generico, ma nella storia di ciascuno di noi può avere un significato diverso. Nel nostro caso, rappresenta il fatto di essere partiti e avere visto il mondo, per vari motivi non solo vacanzieri, ma soprattutto accademici e lavorativi, ciascuno per conto suo. L’ultima nostra vera e lunga trasferta ci ha portato entrambi negli USA, io a New York e Martina a Phoenix, in Arizona. Da lì, dopo esserci “inseguiti” per il mondo, la promessa di non lasciarci più. E fu così che tornammo in Italia, in Brianza, dove tutto era cominciato e dove tutto ci avrebbe portato a questo evento: da qui viene la dicitura del nostro logo, ovvero “All roads lead to this”, perché da diverse parti del globo e infine dagli Stati Uniti, tutte le strade hanno portato a questo. Il simbolo era quello che caratterizza le "Route" americane, che peraltro abbiamo girato in lungo e in largo. Inutile dire che la Historic Route 66 ci è piaciuta particolarmente, e il logo voleva richiamare un po' i nostri viaggi per le strade americane, non appena ci si presentava l'occasione.
Continua a leggere »Menzione a parte meritano le fedi nuziali, realizzate presso Domus Aurea Laboratorio Orafo, che ha acutamente scovato Martina in Lombardia. Abbiamo notato fin da subito la bellezza dei gioielli proposti, e ci abbiamo messo poco a convincerci che era il posto giusto. Il mio anello è molto semplice, metà di oro rosa e metà di oro bianco, con una netta divisione diagonale a delimitarne le componenti. Quella di Martina invece è di fatto un prototipo unico, anch'essa metà in oro bianco e metà rosa, ma con due parti (a ore 12 e a ore 6) in cui sono stati incastonati rispettivamente un diamantino con taglio a forma di cuore, e 3 diamantini taglio brillante.
Per passare alla location, forse in ordine temporale è stata la prima a colpirci, anche perché andava fissata una data. Girovagando per fiere del matrimonio, abbiamo dovuto considerare vari aspetti. La disponibilità era solo uno di quelli; chiaramente anche il budget andava considerato, più che altro per capire in che modo “orientare” le risorse. Ci piaceva l’idea di un posto immerso nel verde, con ricevimento all’aperto, pertanto abbiamo scartato molte opzioni che proponevano il ricevimento all’interno. Quando abbiamo visto La Limonaia, ammetto che ci è sembrato da subito una location adatta. Inoltre, la nostra Wedding Planner Olly ci è venuta davvero incontro anche nei più piccoli dettagli, dalle mie stravaganze sul menù, all’allestimento delle aree, fino al posizionamento di ogni cosa che le chiedessimo.
Su alcune cose non avevamo dubbi: la chiesa per la celebrazione sarebbe stata quella di Robbiano (Giussano, MB), piccola frazione dove abbiamo trascorso parte della nostra infanzia e giovinezza. L’altra era il fiorista: sarebbe sicuramente stato Pozzi di Besana, che oltre ad essere amico di famiglia, è noto su tutto il territorio per la sua creatività floreale su diversi palcoscenici.
Per il gran giorno, sabato 19 settembre 2020, Martina aveva già considerato come hair stylist e come make up artist delle professioniste che operano nel nostro paese, ovvero Raro Acconciature e Elyestetica, che sono state puntuali, precise e creative nella fase di preparazione della sposa. Non posso aggiungere altro perché non ero presente, purtroppo! Avrei voluto esserlo, ma l’etichetta non lo consentiva.
Avevo già i miei problemi di orario, per fortuna sono riuscito comunque a fare tutto quella mattina, con Massimo e Mattia di Hair – Look che mi hanno rapidamente preparato per una giornata che si sarebbe rivelata molto lunga nei festeggiamenti. Festeggiamenti che erano già iniziati la sera prima, con una lunga serenata nel cortile di casa della sposa, con 3 chitarre, due voci, e tanti amici e parenti a brindare con noi fino a tardi.
Il giorno del matrimonio, la cerimonia era fissata per le 11:00. La chiesa è stata allestita dai volontari – nonché amici – della parrocchia di Robbiano, con Pozzi Fiorista che ha provveduto sia all'allestimento floreale, sia a fornire a me e ai testimoni un simbolo di riconoscimento. Martina e io avevamo scelto un motivo floreale che fosse colorato, ma allo stesso tempo elegante. E così abbiamo puntato sul girasole come protagonista, e su diversi altri fiori – di cui non sono grande esperto – per arricchire i toni di giallo, di arancione, con un pizzico di rosso, tanto verde, e l’immancabile bianco. Ho fatto in tempo anche a prendermi un aperitivo con mio cugino Diego subito prima che iniziassero le danze, tutto nei tempi oserei dire.
Tante persone da salutare, tanti amici da ringraziare, e ho preferito farlo prima perché poi si rischia sempre di non avere abbastanza tempo. Sono entrato in chiesa tra i primi, accompagnato all’altare dalla mia cara mamma. Mi sono perso l’arrivo della sposa in auto, ma per quello ci sono le foto a parlare; fatto sta che poi la gente numerosa è iniziata ad entrare, e per ultima è entrata Martina con il papà, preceduta dai nostri due nipotini con le fedi nuziali. Arrivata in auto con suo fratello, aiutata a scendere dall'auto dalla sorella, e accompagnata dal papà... chi l'ha vista in diretta ha apprezzato fin da subito sia l'auto sia il vestito!
La cerimonia è stata stupenda, peraltro Don Marco Zappa e Don Angelo Sala sono sicuramente tra i sacerdoti più coinvolgenti che io abbia conosciuto. È stato un piacere vedere la cerimonia arricchita dalla loro testimonianza e dal loro buon umore. La musica dell'intera celebrazione, invece, è stata magistralmente eseguita dagli amici del Coretto di Besana in Brianza, e all'organo l'amico e compagno di liceo Simone.
Al termine della cerimonia, le firme e le foto di rito, ed eccoci poi verso l’uscita: la chiesa di Robbiano ci è sempre piaciuta per la sua posizione sopraelevata, con un’ampia scalinata che conduce verso la sottostante piazza Cadorna, una prospettiva davvero bella quando ti si pone davanti all'uscita dal portone della chiesa. E lì sono partiti i festeggiamenti, i brindisi, le foto con i presenti, i saluti a chi era solo di passaggio per congratularsi, il tutto immortalato da Melania, amica da una vita e fotografa d’eccezione per tutta la giornata, insieme al fidato collega.
Ci siamo poi spostati verso La Limonaia, e lì ho potuto rimettermi alla guida della mitica Austin Healey bianca, il nostro mezzo principale, che qualche giorno prima avevo già provato insieme al mio futuro cognato perché saremmo stati gli unici poi a guidarla. Non è certo una macchina semplice da guidare, ma per chi come me ha imparato a guidare sulla Fiat Uno senza servosterzo, non è stato difficile. Prima, un passaggio dai cari prozii di Martina, impossibilitati a spostarsi da casa, con i quali abbiamo scattato tante foto ricordo.
In fondo, la nostra destinazione era leggermente diversa da quella degli invitati.
Rischio spoiler! Ebbene, gli invitati sono andati direttamente alla Limonaia, dove per noi era stata allestita tutta l’area antistante, all’aperto, adeguatamente coperta dagli ombrelloni e dalle fronde degli alberi, in posizione leggermente sopraelevata con vista lago. Si trova a Merone, in provincia di Como, sul Lago di Pusiano. I tavoli andavano da 8 a 13 persone, tranne il nostro ovviamente, per un totale di 135 presenti. Diciamo che le normative anti-COVID (che condividevo peraltro, in ragione del mio mestiere) non ce ne permettevano di più, quindi non è stato semplice fare a meno dei miei colleghi di lavoro, con cui condivido gioie e fatiche non solo negli ultimi due anni.
Invece io e Martina ci siamo recati al Circolo Canottieri di Merone, che sorge in una piccola baia quasi sulla sponda opposta del lago, dalla quale siamo partiti con una barchetta a motore per raggiungere gli invitati dall’acqua! Decisamente piacevole, un’entrata un po’ diversa da quelle a cui eravamo abituati!
Olly aveva organizzato tutto per filo e per segno, ci siamo sentiti telefonicamente giusto per dare il via libera al buffet di antipasti, perché non ci sarebbe piaciuto fare aspettare tutti gli invitati solo perché dovevamo raggiungerli in un tempo indefinito. E così, già per buona parte soddisfatti, si sono recati tutti ai bordi dell’area ristoro quando hanno visto arrivare una barca “sospetta” da in mezzo al lago, e in pochi minuti abbiamo fatto porto sul piccolo molo di fronte alla Limonaia. Avevamo sentito la storia di uno sposo caduto in acqua, ma per fortuna non era la nostra storia, e così siamo sbarcati senza problemi.
Le foto di rito mentre lentamente ci siamo avvicinati ai presenti, e poi via al primo di molti brindisi della giornata! Ora si potrebbe entrare in molti dettagli, ma cercherò di rimanere su quelli più utili.
Innanzitutto La Limonaia ci ha davvero fatto sentire “padroni del posto”: grazie a mio cugino Diego e all’amico Davide del Birrificio Legnone, su uno dei tavoli hanno piazzato una spina con dei fusti di birra artigianale. L’ottima birra Legnone è stata sicuramente un elemento vincente, che i nostri amici e invitati hanno apprezzato e che ci ha accompagnato fino alla cena e all’after: ebbene sì, abbiamo iniziato con il pranzo, e abbiamo continuato con la cena (pizzata) e il cocktail party durante l’epico concerto (“Con un Deca” – 883 e Max Pezzali Tribute Band) che poi ci ha accompagnato fino al post-serata, ovvero altri balli e altri cocktail fino a oltre le 2 di notte, quando soddisfatti della festa abbiamo deciso di congedarci dalla Limonaia.
Il menu è stato molto apprezzato, e ovviamente accuratamente scelto: dopo gli antipasti, due primi, il sorbetto, un secondo di carne (vedi foto menù) il buffet di dolci e caramelle, caffè e ammazzacaffè, e infine la torta nuziale. Per la carta dei vini: Prosecco Valdobbiadene, rosso Shiraz, e bianco Falanghina.
Devo dire che si è fatta sera prima di quanto avremmo immaginato! Il tutto inframezzato da balli sfrenati sulla musica del DJ della Limonaia, discorsi e dediche dei nostri testimoni, giochi, photo booth con doppia stampa delle foto ricordo (ovviamente con il nostro Logo personale), area tatuaggi, e infine un bellissimo video che i nostri amici hanno montato e che ha ripercorso la storia del nostro incontro, partendo da quando eravamo bambini fino al gran giorno.
La bomboniera, montata e decorata dai professionisti di Decor Pack di Vergo Zoccorino (Besana in Brianza, MB), era fatta di semplice cartone liscio, dalla forma stretta e allungata in verticale (vedi foto), e conteneva un vasetto di miele brianzolo (Apicoltura Melyos) e una bottiglia di birra Legnone. Vi invitiamo a guardare il loro sito per la varietà che propongono! Chiaramente si tratta di un birrificio artigianale, credo che il servizio che ci hanno offerto fosse fondamentalmente per amicizia, e ho molto apprezzato perché è stato un tocco in più per i tanti amici che, come me, apprezzano molto la birra buona. Specialmente con il caldo estivo! Insomma, per la nostra bomboniera abbiamo preferito valorizzare prodotti Italiani e che non fossero un soprammobile.
Per quanto riguarda Martina, ad un certo punto dei balli del pomeriggio ha tolto le scarpe da cerimonia e ha indossato un paio di sneakers di Aldo che sembravano fatte per lei: sfondo bianco, ma molto colorate e festaiole. Credo che la comodità sia importante, piuttosto che sentirsi troppo limitati quando la festa ormai è decollata. Le mie scarpe, anche loro su misura da Mambretti di Besana, nonostante fossero di vernice erano stranamente comode, tant’è che le ho tenute per tutti i festeggiamenti, i salti e i balli fino a quando, alle 3 di notte circa, siamo andati a dormire. Menzione a parte merita la camicia dello sposo, realizzata su misura da Santolmo di Milano. Martina ha invece amato fin da subito il vestito di White Lady di Vimercate, al quale ha fatto apportare una piccola modifica alla cintura, e ha fatto aggiungere un velo lungo brillantinato.
Il taglio della torta nuziale è stato fatto con noi sposi in riva al lago, con il tramonto ormai avvenuto, e con tante luci (le candele e le stelline di capodanno, non so esattamente come si chiamino) che hanno reso l’atmosfera sicuramente magica. Anche in questo Olly ci ha stupito, facendoci preparare una delle torte più buone che abbiamo mai mangiato, una mega-torta alla frutta realizzata su un solo piano, grande quanto mezzo tavolo, tanto buona quanto bella da vedere. Non è avanzato nulla, nemmeno un angolo che avremmo entrambi mangiato volentieri.
A quel punto, Martina credeva che le sorprese fossero più o meno finite. E invece… abbiamo salutato qualche adulto che diceva di aver festeggiato abbastanza, e siamo passati alla fase 2 della festa. Erano circa le 20, ma avevo preparato una sorpresa per mia moglie: un concerto solo per noi, performato da una band che a lei piaceva molto, ovvero i “Con un Deca”, che come suggerisce il nome si sono esibiti per 2 ore con tributo agli 883 e Max Pezzali. Una sorpresa molto apprezzata, ma anche un’occasione per caricarci ulteriormente e farci salire nuovamente la fame! A metà concerto, il catering della Limonaia ci ha portato le pizze per una cena semplice a base di birra e carboidrati, ed è inutile dire che non è avanzato granché…
Al termine del concerto, altra musica dalla console e cocktails, per il quale dovevamo raggiungere la parte laterale della Limonaia, ove era presente una zona bar; dall’ora di cena, la parte laterale della Limonaia era infatti adibita ad area ristorante per i normali clienti provenienti dall’esterno (intendo, dall’esterno della nostra festa). La nostra “area matrimonio” è sempre stata a noi riservata, quindi non ci siamo dovuti preoccupare dei nostri indumenti appoggiati qua e là, o di qualche effetto personale lasciato sui tavoli.
Al termine, tutti noi giovani rimasti a festeggiare abbiamo ripreso le nostre auto, piacevolmente stanchi e soddisfatti della giornata. Nonostante il periodo COVID, il clima è stato molto piacevole e soleggiato, non eccessivamente caldo, e abbiamo potuto realizzare una festa nella quale – si può dire – praticamente tutto è riuscito ad andare per il verso giusto.
Personalmente, una delle mie soddisfazioni più grandi è che poi diversi conoscenti sono stati in qualche modo ispirati dall’uno o dall’altro aspetto del nostro ricevimento. Peraltro, avvalendosi di professionisti del nostro territorio che stimiamo da tempo, per cui doppia soddisfazione!
Lo dico sempre a mia moglie, è diventato un po’ il nostro motto quando ripensiamo a quel giorno: always remember us this way!
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