Il matrimonio di Manuela e Paolo a Lecco, Lecco
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M&P
18 Giu, 2016Il racconto del nostro matrimonio
Un sogno. E' proprio cosi che descrivo il giorno del mio matrmonio, sia per l'atmosfera da favola in cui ho vissuto tutte quelle ore, sia per la sensazione di "ovatta" in cui e' trascorsa la giornata. Riesco pero' a ricordarne bene i dettagli.
Sveglia ragionevolmente presto, alle 05.54 esatte. La sensazione di stomaco in gola, che condivido con mia mamma. Lei mi sorride complice. Mi peso, accipicchia sono dimagrita ancora, speriamo il vestito mi stia lo stesso. Cerco di rimediare e mi butto in due fette biscottate con la nutella. Poi indosso la vestaglietta e la magia inizia.
La mia cara amica e parrucchiera Stefi arriva prima delle 7. E' un po' agitata e deve rifare la treccina una seconda volta. Poco tempo dopo, l'acconciatura e' pronta, da favola. L'abbiamo ideata insieme per unire i miei ricci naturali che cadono morbidi sulla sinistra e una piccola treccia alla francese sul lato destro, che piace tanto al mio (allora) futuro marito! Scatta l'ora trucco, Ines compie le sue magie e mi illumina il viso con colori brillanti e un po' di marrone agli angoli delle palpebre, e mi da' un tocco di colore con un gloss rosso. Rosso, il colore del matrimonio, insieme al bianco.
Continua a leggere »In casa inizia ad arrivare qualche zia, mia sorella con mio nipote, un piccolo uomo ormai, e il fotografo e il responsabile video. Scattano gli scatti e non riesco a smettere di sorridere all'obbiettivo. Mostro loro il mio vestito, un modello a sirena bianco coperto di pizzo con sopragonna in tulle abbinato ad un coprispalle in pizzo a manichina lunga, che piace anche a papa'. Le mie testimoni, mia sorella Alessia e la mia migliore amica Dani mi vestono con cura. In un primo momento ci dimentichiamo le scarpe. Décolleté con cinturino rosso intenso, come il boquet di rose e bacche.
Qualche scatto con le dolci lacrime di mamma e papa', un saluto ai parenti passati a salutarmi e dopo il velo, scendo le scale di casa per salire in macchina. Mi aspetta un viaggio di 45 minuti verso la chiesa. Ammetto di essere un po' tesa, il corpetto stringe, mi chiedo cosa stara' facendo Paolo e se il tempo reggera'.
Alle 11.15 arriviamo nel sagrato della Basilica di San Nicolo', c'e' un gruppetto di persone che aspettano il mio arrivo, tra cui la titolare dell'atelier che quando scedo dalla macchina, mi sistema l'abito.
I nostri nipoti mi aspettano a manina sulle scale della chiesa con le fedi, sono adorabili. Mi sento bene, sono felice e pronta. Gli invitati sono ora entrati in chiesa, i nipotini sono partiti e stanno percorrendo la navata. Papa' e io oltrepassiamo l'ingresso della Basilica, vedo la passatoia rossa, le luci soffuse, le composizioni di rose rosse e calle e sento il violino di Elena che suona il Canon in D Major. La 'mia' marcia ci accompagna nella camminata fino a che vedo Paolo e il suo sorriso, e sento solo il cuore che batte a mille e una gioia immensa.
La cerimonia scorre solenne, grazie ad una cantante da brivido, ma anche allegra; mons. Franco rende tutti partecipi e in men che non si dica arriviamo ai riti. Ci siamo impegnati a ricordare le formule a memoria, ma l'emozione prende il sopravvento ed entrambi dobbiamo dare un'occhiata al testo. Siamo ora marito e moglie. Il primo abbraccio e' il piu' tenero che ci siamo mai scambiati.
La messa finisce, dopo le firme, qualche scatto e usciamo. Una valanga di riso ci accoglie, nonostante pensassi che il riso non fosse abbastanza. Salutiamo i nostri invitati, felici per noi e divertiti dalla messa. Compare anche Serena, amica di vecchia data che ho ancora nel cuore anche se non ci vediamo da tempo. Mi regala un prezioso ricordo.
Tra foto e video passeggiamo sul lungolago lecchese e per le strade del centro. Ci sono stati concessi bellissimi scatti, ma soprattutto irripetibili momenti insieme.
Verso le 14 veniamo accolti da una marcia nunziale al ricevimento presso la Dorda del Nonno. Il clima ci permette un aperitivo all'aperto gradito davvero a tutti. Segue il pranzo all'interno, con un temporale di sottofondo, ma tra brindisi e saluti il tempo trascorre e arriva il momento del primo ballo. Non sappiamo ballare il lenti, mio marito e io, percio' ci lanciamo in un medley divertente a base di Unchained Melody, Thirller, Gangnam Style. Il nostro imbarazzo viene coperto da un mare di applausi e commenti divertiti dei presenti.
Il taglio della torta avviene in uno dei giardini esterni, nuovamente asciutto, ed e' coronato dal lancio dei palloncini, naturalmente bianchi e rossi. Parte la serata con musica, amari, cocktail e rum e sigari! Mio marito si diverte con gli amici che non vede da tanto e io ballo con le amiche di vari paesi che si sono incontrate per l'occasione. Una vera festa!
Sono le 23 circa e rimane solo un tavolo, alcune zie e amiche del paese, insieme alla mia famiglia, ci stanno regalando un momento di grande emozione, cantano per noi gli auguri agli sposi. Scendono le mie prime lacrime.
La serata si chiude poi con un ultimo ballo in un locale vicino, non voglio proprio che questa giornata finisca. Questo e' quanto, il racconto del mio matrimonio. Come vi dicevo, un sogno.
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