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08 Set, 2012Il racconto del nostro matrimonio
Mi chiamo Lucia, ho 27 anni e mi sono sposata circa 6 mesi fa. Ho una premessa da fare: Santi, adesso mio marito, era divorziato. Lui di anni ne ha 49 e abbiamo deciso di non fare il classico matrimonio. Dopo 4 anni di convivenza volevamo qualcosa di particolare e speciale.
Il mio matrimonio è cominciato il 7 settembre 2012 in comune, a Messina, per il rito civile. È stata una cerimonia molto semplice con pochi familiari. Indossavo un abito color argento, un'acconciatura molto semplice e un bouquet fatto di sole rose bianche. Tra una risata e l'altra, perché il funzionario ha sbagliato più volte il mio cognome e il nome di un testimone, alle 11:15 finalmente ci ha dichiarato marito e moglie, è stata davvero una cerimonia molto rapida, non ho nemmeno avuto il tempo di rendermene conto!
Tutto il matrimonio in realtà è avvenuto il giorno dopo, l'8 settembre 2012. Già di mio sono molto ansiosa e speravo fino all'ultimo di non combinare un macello e soprattutto, essendo emotiva, di non piangere di continuo.
Continua a leggere »Sveglia alle 8 del mattino;
Verso le 10:30 è arrivato il fioraio per portare le piante da collocare davanti casa mia;
Doccia veloce;
Mezzo panino al volo verso le 12:00, ma con tutta l'ansia che avevo ne ho mangiato meno della metà.
In attesa dell'estetista e della parrucchiera, mia sorella, ho passato un po' il tempo a pettinare il mio cane, uno spitz tedesco bianco, ospite d'onore del mio matrimonio!
Alle 13 circa è arrivata l'estetista assieme alla proprietaria del centro estetico al quale mi ero rivolta e ha cominciato a prepararmi. 10 minuti dopo è arrivata mia sorella, la parrucchiera, e ha cominciato a preparare i capelli per l'acconciatura. Mi spostavo tra una sedia e l'altra tra parrucchiera ed estetista, mi sentivo davvero una star, al centro dell'attenzione. Ho 3 sorelle, quindi vi lascio un po' immaginare il casino che c'era durante questi preparativi! Alla fine l'acconciatura non è venuta come quelle che avevo provato, ma ancora più bella. E per il trucco avevo scelto uno sfumato nero, fantastico! Mi sentivo bellissima. Non mi ero mai sentita in quel modo. Ma quello era il mio giorno.
Nel frattempo si erano già fatte le 15:30 e assieme all'estetista, la proprietaria del centro estetico e le mie sorelle sono salita al piano di sopra, nella stanza da letto dei miei per indossare finalmente il mio abito da sposa. Cominciando naturalmente dall'intimo, avevamo tutte dei dubbi su quale gamba andasse la giarrettiera. Alla fine l'ho messo alla gamba destra. In realtà non ho mai pensato a questo particolare. Sono stata più attenta a indossare:
qualcosa di blu: un fiocco sulla giarrettiera, accanto ad uno rosso cucito apposta da mia madre;
qualcosa di vecchio: delle forcine utilizzate quasi tutti i giorni;
qualcosa di nuovo: un ciondolo regalato da mia madre e un paio di orecchini regalati dal mio futuro marito (e poi l'abito da sposa è qualcosa di nuovo);
qualcosa di prestato: in realtà non sapevo cosa prendere. Alla fine mi hanno prestato il rossetto.
Indossare l'abito da sposa il giorno del matrimonio ti da' un'emozione unica. Felicità: questo era quello che si leggeva dai miei occhi e dal mio sorriso. Ero radiosa. Quando ho visto la mia immagine riflessa allo specchio mi è scappata una lacrima, però piccola piccola.
Infine mi hanno sistemato il velo tra i capelli. Ero pronta, e mi sentivo una principessa!
Ho aspettato i fotografi, ben quattro, che sono arrivati da lì a poco. Tra tutti quei flash mi sentivo una diva. Pensavo di risultare imbranata, come al solito, ma invece ero molto disinvolta e sicura. Ridevo sempre. In realtà il sorriso non ha mai abbandonato le mie labbra per tutto il giorno, e le mie paure, all'improvviso, sono sparite.
Sono poi scesa di nuovo al piano di sotto per le foto di rito con i miei familiari e il mio cane, Leone, al quale per l'occasione avevo comprato un papillon, che mia madre aveva tempestato di brillantini.
Dopodiché ci siamo preparati tutti per uscire.
Premetto che mio padre purtroppo è morto 5 anni fa e quindi ho chiesto a mio fratello di accompagnarmi.
Comunque appena fuori casa sono stata investita da una pioggia di petali dal vicinato, naturalmente venuto a vedermi. Lui, Santi, era li ad aspettarmi, accanto alla macchina, un' Excalibur Zimmer. Avevo occhi solo per lui. E lui per me. Era bellissimo. Quando, assieme a mio fratello, mi sono avvicinata a lui mi ha detto: "Sei bellissima, Sono senza parole!", ecco qui, io mi sono emozionata subito, tanto per cambiare!
Siamo saliti insieme sulla macchina. Mia madre si è seduta davanti e l'autista è partito suonando il clacson, per portarci all'Oasis di Acireale dove si sarebbe svolta la cerimonia religiosa e il ricevimento. Per l'occasione avevamo affittato tutte le sale, per evitare che ci fossero altri matrimoni contemporaneamente al nostro. Arrivati ai caselli stradali di Acireale c'era quasi tutta la mia famiglia (abbastanza numerosa) ad aspettarci, quindi vi lascio immaginare la coda che si è formata dietro di noi.
Finalmente siamo arrivati alla location. Il nostro matrimonio si è svolto nell'Anfiteatro dell'Oasis, tutto in stile americano. Prima della cerimonia abbiamo fatto alcune foto e poi ci siamo divisi di nuovo per scendere in Anfiteatro. Lui è passato davanti a me, sotto gli archi pieni di fiori, assieme ai suoi due figli. Poi sono scesa io, con mio fratello. Ci precedeva mia nipote che lasciava cadere dei petali di rosa.
Tutti gli invitati erano già lì e al mio arrivo si sono alzati tutti. Mamma mia, avevo le gambe che mi tremavano. Finalmente siamo arrivati davanti all'altare e lì mio fratello mi ha "consegnata" a Santi. È iniziata la cerimonia religiosa, bellissima funzione, naturalmente senza sacramento, visto che mio marito era divorziato. Il prete ci ha dato la sua benedizione, che per noi era molto importante. Finalmente eravamo marito e moglie in tutti i sensi. Siamo scesi dall'altare accompagnati dal violino e dal pianoforte che suonavano l' Ave Maria, il mio sogno!
Abbiamo fatto altre foto all'interno della villa, anche con Leone, e poi ha avuto inizio il ricevimento. L'aperitivo si è svolto nella sala centrale, incastonata nella piscina. Per l'inizio della cena ci siamo spostati nel Giardino D'Inverno, una sala al coperto ma circondata da vetri. Il nostro primo ballo ha avuto come sottofondo la canzone di Adriano Celentano "Ti penso e cambia il mondo". Tutto ottimo: cena, servizio, animazione, gli invitati sono stati tutti coinvolti. E il ballo, si sono scatenati tutti! È stata veramente una festa.
Poi c'è stato il lancio del bouquet, fatto in mille pezzi, lo avranno preso in 10.
C'è stata solo una cosa strana: ho perso la giarrettiera. Ma non me ne sono neanche accorta e non si è più trovata, questa cosa è rimasta un mistero.
Comunque, durante il taglio della torta sono partiti anche i fuochi d'artificio, una favola.
Infine, il giro delle bomboniere e dei sacchettini.
Nessuno voleva andare via.
Questo è stato il matrimonio che ho sempre sognato fin da piccola e ho avuto tutto quello che desideravo! L'abito creato apposta per me, la cerimonia all'americana, la benedizione del prete, la famiglia accanto, mancava solo mio padre, ma era lì, accanto a me. Non potevo desiderare di meglio. Ci penso tutti i giorni e, riguardando le foto e il filmino, mi emoziono ogni volta.
Abbiamo fatto un sacco di sacrifici in 4 anni, ma ce l'abbiamo fatta e senza l'aiuto di nessuno, solo grazie alle nostre forze, abbiamo realizzato il nostro sogno.
Il matrimonio è un passo importante! Si, è vero, è anche importante la festa, il divertimento, l'ansia che tutto sia perfetto. Ma è fondamentale capire che il matrimonio unisce due persone che si amano e che vogliono gridare al mondo il loro amore. Io e Santi ci amiamo e adesso siamo più uniti che mai! In fondo, di quel giorno rimane solo un bel ricordo da condividere con gli altri, ma è importante avere di questi ricordi!
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