Il matrimonio di Giuseppe e Angela a Trapani, Trapani

Finito in parrucchieria torno a casa e da lì scatenate "l'inferno", non ho capito più nulla. La casa era invasa da zie, cugine, le mie 4 testimoni, i miei fratelli, cognate, nipotini e vicini di casa e, ovviamente, non potevano mancare i fotografi che da 2 sono diventati 4 nel frattempo.

Quando ho visto l'abito appeso fuori dall'armadio, in camera dei miei genitori, mi è venuto in mente quando da piccola immaginavo il giorno del mio matrimonio... Adesso era il momento! L'ho indossato e le mie cognate hanno abbottonato i bottoni di perla che percorrevano la mia schiena.

Poi le foto con le mie "ragazze", le amiche che ho scelto per testimoniare questo giorno, ognuna per un motivo in particolare. Momenti di emozione, ma il più emozionante è stato quando nel fare la foto con una mia testimone ci tenevamo per mano e guardandoci negli occhi piangevamo. Piangevamo perchè entrambe in quel momento pensavamo a suo marito e mio amico mio che non c'era più... Insieme a lui a volte si immaginava insieme il giorno delle mie nozze e soprattutto l'uomo che avrei sposato.

Comunque, asciugate le lacrime, arrivano le foto con i miei fratelli ed il momento più divertente quando il fotografo chiede loro di baciare le mie mani... Che ridere! Io che sottovoce li prendevo in giro dicendogli che ero la loro regina. Ah ah ah. Devo dire che in quel momento hanno "odiato" il fotografo!

Poi ecco le foto con i miei genitori. Eravamo tutti e 3 tesi perchè l'emozione era forte e trattenevamo la commozione, ma abbiamo resistito sorridendo continuamente. Uscendo da casa mi sentivo libera, felice, stavo andando a sposare l'uomo più speciale che avessi mai incontrato e non vedevo l'ora di arrivare (mi aspettava ancora un'ora e mezza di viaggio, ma devo dire che è volato). Siamo partiti e tutti hanno cominciato a suonare con le loro auto e tutti eravamo felici.

Arrivati in chiesa, davanti la porta, comincia la musica, non ricordo cosa stesse suonando ma c'era musica ed è proprio in quel momento, quando io e mio padre procediamo con il primo passo che ho detto: "aiuto". Ero emozionata, non mi sembrava vero, stavo percorrendo la navata con accanto mio papà e stavo andando a sposarmi, direi che un aiuto ci sta tutto!

Più mi avvicinavo al mio futuro marito, più sorridevo, guardavo le persone che erano venute in chiesa e le salutavo e sorridevo, poi quando eravamo a pochi metri mi si è stretto qualcosa in gola e gli occhi si sono riempiti di acqua, non lacrime, proprio acqua, come quando in mare apri gli occhi sott'acqua. Sono finita nelle braccia di Giuseppe che subito mi ha detto: "tranquilla, va tutto bene, respira!" Mi sono tranquillizzata.

La cerimonia è stata stupenda, abbiamo scelto il rito partecipato, significa che abbiamo letto noi la prima lettura e che la cerimonia si è svolta per la maggior parte del tempo e nei momenti più importanti, dando le spalle all'altare. Eravamo rivolti verso gli invitati che hanno visto lo scambio delle promesse e degli anelli.

E' piaciuto a tutti gli invitati partecipare in questo modo alla cerimonia che, di solito, si svolge tutto il tempo con le spalle degi sposi verso la platea. Finita la cerimonia e avendo superato con successo il lancio di riso e monete, abbiamo fatto un brindisi nel giardino antistante la chiesa e poi foto, foto e foto, tanto che a un certo punto io sposa ho detto basta!

Siamo arrivati in sala e prima siamo andati in suite a posare la valigia e, in quel momento, sarei crollata nell'enorme letto che per fortuna si trovava sul soppalco. Ho lasciato quindi perdere pur di non salire le scale.

Non pensavo di avere le forze per superare il resto della serata e invece non appena siamo entrati in sala, nel giardino a bordo piscina, circondati dai nostri amici, dalle tavole imbandite di ogni ben di Dio, con tutta la gente entusiasta ho tirato fuori tutte le mie energie. E via con antipasti, danze e poi il primo ballo "Come nelle favole". In questo momento ho pianto di felicità. Poi la musica è cambiata e via ancora con tante danze!

Purtroppo non ho mangiato nulla e, vista la bontà delle pietanze che assaggiavo, questa è stata l'unica cosa che mi è dispiaciuto. Avevo proprio lo stomaco chiuso, che peccato!

La serata è continuata alla grande, poi il momento in cui il fotografo (amico di mio marito) teneva tantissimo. Ha realizzato, durante il ricevimento, un video con il riassunto della giornata, inserendo le interviste fatte, a nostra insaputa, ai nostri genitori che parlavano di noi. Sono stati 20 minuti in cui si passava dal piangere al ridere, e ancora oggi molti amici ricordano quel momento come qualcosa di speciale. Ecco, lì non avevo più trucco praticamente, mi sono lavata!

L'atto conclusivo, dopo i regali ai testimoni e alle damigelle, è statp il taglio della torta avvenuto su una piattaforma sospesa sulla piscina, con alle nostre spalle scie luminose e fontane danzanti con in sottofondo la canzone di Alicia keys "No one". Descrivere questo momento è riduttivo, bisognava esserci!

Infine il gran buffet di dolci, di cui non ricordo nulla a parte il tavolo con Rum, cioccolati e sigari, anche se mi hanno raccontato di tavoli pieni di torte di ogni tipo, dolcini per tutti i gusti, carretto con zucchero filato e fontata di cioccolata dove immergere fragole, ananas e frutta!

Insomma...sono contenta che il prossimo anno ho un matrimonio nella stessa sala, in modo da riuscire a godermi, questa volta da spettatrice, lo spettacolo del ricevimento matrimoniale.

Non ho rimpianti, né brutti ricordi del nostro matrimonio, è andato tutto benissimo e anzi meglio di come lo avevo immaginato. La cosa che mi rende felice è che i nostri invitati sono stati benissimo, hanno apprezzato tutto, dalla cerimonia, agli addobbi floreali, dalla bellezza della sala all'atmosfera gioiosa del gruppo fino alla bontà del cibo e allo spettaccolo finale a bordo piscina.

Beh che dire, proprio "come nelle favole".