Il matrimonio di Gianluca e Sara a Opera, Milano

Il racconto del nostro matrimonio

Che dire, quella mattina è iniziata alle 6:00. Ho dormito a casa dei miei genitori, non ho mai dormito così bene, riposatissima, pensavo di svegliarmi agitata o con i crampi allo stomaco eppure niente, silenzio totale. Che sarebbe stata la quiete prima della tempesta?? “Vedremo come prosegue” pensai. Alle 9:00 arriva la truccatrice. “Dove ci mettiamo!?” Cavolo, la stanza dei miei è un buco, la stanza di mia sorella è piena di lettini dei bambini, la taverna sarà invasa da gente, va beh “mettiamoci in cameretta dei bambini” (mi feci il segno della croce!” E invece….. aprii il balcone, la luce che entrava era perfetta per il trucco e l’arietta era un toccasana. Arrivati i fotografi alle 12:00 furono colpiti dal balcone, infatti molti scatti li hanno presi da lì. Dopo innumerevoli scatti ecco il momento di salire in macchina per recarci in chiesa, l’ansia inizia a salire. La sposa arriva in ritardo, bene io mi sposo alle 14.30 e sono davanti alla chiesa alle 14.20! Ma come in ritardo, non sto nella pelle, ho aspettato 2 anni e ora devo pure arrivare in ritardo!? Giriamo per la città in macchina con trepidazione, passiamo davanti alla chiesa più volte e tutti sono sempre fuori, mi faranno diventare matta! Finalmente, ultimo giro, nessuno fuori. Si inizia. Entriamo nel vialetto, mio padre scende e mi viene ad aprire. Mi sistema il velo, i tendoni della chiesa sono tirati, riesco ad intravedere qualcosa, vedo un fazzoletto bianco lì dove dovrebbe esserci mio marito, mi giro verso il fotografo “sta già piangendo vero!?” Chiedo. “Si” Bene lo sapevo , ho vinto io, pensai. Ecco ci siamo, inizia la mia canzone “Amazing Grace di Whitney Houston” (si non ho voluto la marcia!) Arrivata a metà metto a fuoco, mi gira la testa, lui è lì emozionatissimo, ed è li che mi sento mancare. La cerimonia è stata molto bella, leggera ed è passata velocissima. È fatta, siamo sposati. 321 W gli sposi, un’onda di riso mi sommerge. Inutile dire che la sera ho trovato riso ovunque. Arriviamo in location, è stato spettacolare, un’accoglienza oltre ogni mia aspettativa mi sentivo una principessa. Il tema della giornata erano i libri, il nome dei tavoli erano titoli di libri fantasy e abbiamo fatto un tableau in legno tipo insegne stradali, e ogni freccia indicava il nome dei luoghi di questi libri (Hogwarts, La contea, ecc). La nostra prima comparsa come marito e moglie l’abbiamo fatta sulle note della colonna sonora di Harry Potter, io con le orecchie da elfa, un diadema in perfetto stile fantasy e la bacchetta di Narcissa e lui con il bastone di Lucious Malfoy e il cappello del cappellaio matto. Siamo fuori di testa e ci compensiamo, matto tu matta io e matti saremo insieme per sempre! Ti amo.