Il matrimonio di Gianluca e Elisa a Albano Laziale, Roma

Il racconto del nostro matrimonio

Sono uscita da casa dei miei nonostante convivessi già da anni. La notte precedente non ho dormito per niente e alle 5:00 mi sono alzata per disperazione. Alle 6:30 è arrivata la truccatrice e un'oretta dopo il parrucchiere. Mentre stava finendo di pettinarmi è arrivato il fotografo che ha immortalato i preparativi. Poco dopo la casa ha iniziato a riempirsi di invitati in attesa di vedermi, mentre mia madre mi aiutava ad indossare l'abito. Ero molto tesa, avevo freddo e soprattutto temevo il maltempo nella zona dei castelli romani, dato che aveva piovuto a dirotto fino alla sera prima e dato che sono una persona che soffre moltissimo il freddo ed essendo il mio abito molto scollato. Arrivata la fioraia a portarmi il bouquet, il fotografo mi ha fatto le prime foto vestita, ho salutato i miei parenti ed amici e ho tagliato il nastro per poi salire insieme a mio padre sull'auto che mi avrebbe accompagnata. La cerimonia era prevista alle 11:00 alla chiesa di Santa Maria della Stella ad Albano Laziale, ma io sono arrivata verso le 11:30 (fin troppo presto). All'ingresso, accompagnata da mio padre sulle note di "Barcelona" in sostituzione alla marcia nuziale, ho dovuto trattenere le lacrime, ma fortunatamente ci sono riuscita, evitando di far crollare anche i miei genitori e mio fratello con mia cognata, miei testimoni. Dopo la cerimonia, io e mio marito siamo andati a fare le foto a Castel Gandolfo, mentre gli invitati si recavano a Villa Pocci per il ricevimento. Affamati e anche un po' stanchi abbiamo raggiunto gli invitati, che naturalmente avevano già mangiato gli antipasti nella parte esterna della villa con vista lago e ci hanno assaliti per fare foto e risalutarci, impedendoci quasi di toccare cibo. Ci siamo poi trasferiti all'interno per degustare primi e secondi, ma anche qui tra parenti e fotografo che ci chiamava in continuazione, abbiamo mangiato ben poco. Tutto il giorno non sono andata in bagno e non ho neanche potuto controllare il trucco, mi facevano male da morire le scarpe, ma niente, non le ho potute cambiare perché non c'era tempo di fare nulla. Mentre il fotografo continuava a farci le foto nella suite a noi riservata, è stata portata fuori la torta senza di noi (piccola pecca dello staff che a mio parere avrebbe dovuto aspettarci), una volta terminate le foto, abbiamo tagliato la torta, brindato ed infine ho lanciato il bouquet. Abbiamo poi ballato sulle note di musica rock anni '70 (le nozze erano a tema rock). Giunta l'ora di dare le bomboniere, due gocce di pioggia hanno accompagnato gli invitati verso l'uscita (proprio al momento giusto!). Sono rimasti solo alcuni amici a cantare e ballare con noi ed infine abbiamo salutato tutti e ci siamo recati nella meravigliosa suite di Villa Pocci dove siamo crollati per la stanchezza.