Il matrimonio di Francesco e Marta a Casale Monferrato, Alessandria

Poi ancora la chiesa e quella navata che sembra non finire più e tu non sai se arriverai alla fine camminando o se cederai, la inonderai di lacrime e alla fine starai nuotando!

La cerimonia, le frasi dette al microfono, con la voce che trema, evitando lo sguardo del mio sposo che mi avrebbe fatto sciogliere.

I festeggiamenti, la gioia, quella vera, l’euforia per essere marito e moglie e per avere tutta una giornata di festa davanti che però, tra un milione di foto con tutti che ti senti come Topolino a Disneyland, mezzo primo piatto, un gioco, il bouquet e la torta passa subito. E ti rendi conto che sei stata tutto il giorno in piedi sui tacchi solo quando ti arrendi e, nonostante il metro e cinquanta, passi dalle scarpe da principessa alle superga piatte (ma rigorosamente bianche).

Una pizza ingurgitata in un secondo come cena con gli amici rimasti a dormire in location e l’immancabile bagno di mezzanotte in piscina, atto di virilità, che non sai se stroncherà per sempre il marito che rimarrà a letto malato durante il viaggio di nozze (ma tanto quella che si è beccata il raffreddore sono stata io).

E infine ti decidi e vai a letto e già lo sai che il giorno dopo ti sveglierai ancora alle 6, incredula per tutto cioè che è successo, curiosissima di vedere tutte le foto su wedshoots ed è lì che, sorpresa, guarderai la mano sinistra, attratta da quel cerchietto dorato che incornicia il dito e saprai che è stato tutto vero.