Il matrimonio di Flavio e Elena a Genova, Genova

I fotografi ci hanno poi accompagnato in un servizio fotografico non invasivo, molto tenero per noi, riuscendo a mettere a suo agio anche Flavio che di solito scappa sempre dall'obiettivo.

In villa ci hanno accolto a braccia aperte e con un cibo davvero molto squisito. Tutto il tempo dell'aperitivo e della cena lo abbiamo passato a parlare, ridere e scherzare con amici e parenti, tanto che quasi mi dimenticavo di mangiare! L'atmosfera era allegra con cori, risate e battute ma allo stesso tempo molto rilassata: non avevamo fretta di fare le cose, ci siamo goduti tutto quello che succedeva e, anzi, è stato lo staff a ricordarci che dovevamo tagliare la torta e lanciare il bouquet. Il ballo invece ce lo siamo proprio dimenticati, ma abbiamo avuto il nostro momento durante il momento "disco", confermando quanto tutti stessero bene e fossero felici.

Gran parte dei preparativi li ho pensati e realizzati io, un po' per risparmiare e un po' perché sapevo che doveva essere una cosa mia, nostra. Così ho realizzato le partecipazioni, ideato i centrotavola, pensato a un ventaglio da regalare fuori dalla chiesa, preparato le bomboniere e scelto tutta la musica. Tanti dicono che preparare un matrimonio sia stressante e che la sposa abbia sempre bisogno di una mano, ma io mi sentivo come un bambino il giorno di Natale: ogni più piccola cosa e dettaglio mi eccitava tantissimo e non potrei essere più soddisfatta di così. La musica, che credevo mi avrebbe dato un sacco di problemi e non sarebbe piaciuta, si è poi dimostrata un'ottima scelta grazie anche alla collaborazione di mio fratello, che con il suo discorso ha fatto commuovere tutti.