Il matrimonio di Fabrizio e Giovanna a Pian Camuno, Brescia

Durante la cerimonia, il tenore, il suono della tromba e gli applausi dei miei invitati al momento del mio pianto durante la formula del consenso, mi hanno lasciato un dolce segno, e lo hanno lasciato a tutti gli invitati i quali non hanno fatto a meno di sottolineare la leggerezza del frate Giancarlo che ha celebrato la messa e di quanto era accaduto!

Finita la cerimonia siamo usciti a prenderci i nostri 10/15 kg di riso... e poi via a fare due foto lungo il lago d'Iseo.

Ma non poteva filare liscio, perché ad un certo punto il nostro Maggiolone bianco, noleggiato con autista, spacca la frizione... panico! Ma per fortuna l'autista riesce a portarci, in seconda marcia, alla location.

Arrivati alla location, ho pensato, "Ottimo dai, ora cosa potrà accadere?" eh... Durante il pranzo decido di accompagnare al manzo all'olio due dita di rosso... colore che mi sono ritrovata su gran parte del mio vestito bianco, avrei dovuto lasciar cadere il calice sulla tovaglia invece di cercare di raddrizzarlo... oramai era fatta... nella mia testa una vocina diceva: "la festa per me era finita!"

Sono rimasta chiusa in una stanza con Fabrizio, senza il vestito... no, non pensate a quello... ero solo in attesa di ricevere il mio vestito che la mia amica Rita, grande sarta oltre che grande amica, aveva lavato con acqua e sapone per i piatti.Ed ecco che era tornato come prima! E di colpo mi era tornato il sorriso.

Poi la festa è proseguita in giardino, dove a piedi nudi abbiamo bevuto e soprattutto ballato fino a sera!

Il saluto degli amici e parenti non volevo avvenisse così presto, ma prima o poi dovevano congedarsi, i miei piedi urlavano ed eravamo veramente stanchi per non esserci risparmiati!

Ecco, così è andato, in sintesi, il giorno delle nostre nozze... che se potessi rivivrei... tutto.