Il matrimonio di Andrea e Jessica a Jesi, Ancona

Ah, ma non prima di avermi fissato il velo, che ho scelto corto, ricamato e senza orli, da fissare tra onde e raccolto, che mi arriva appena sotto le scapole, e slancia ancor più la mia figura.

E mentre gli altri si rifocillano con gli amici nella seconda colazione, sistemo le ultime cose dentro casa e arriva il bouquet della signora Angela, magnifico, romantico di rose bianche non perfette e steli verdi; e indosso l'abito: alla fine non credevo potessi stare così bene.

Manca ancora mezz'ora e non ho fretta - la chiesa è difronte casa- ed esco: mi aspettano tutti, mi accolgono i baci e gli abbracci di bimbe, amici e parenti giunti da lontano per festeggiare con me; e non mi importa di fard gloss e rossetto, e neppure del fatto che non posso rimetterli: sono troppo felice.

E mentre fuori le cucciole si siedono sul mio vestito e giocano con i miei fiori, in 50 aspettiamo Francesca, la cognatina, che tra un boccolo e un altro non si è accorta di essere l'ultima! Bhè almeno adesso avrò il canonico quarto d'ora di ritardo...e mi troverò a rispettare anche questa tradizione.

E mentre salgo sulla 500 del '70 che ho addobbato io stessa due sere prima, già so a cosa andrò incontro: un portone infiorato, una navata luminosa, e i suoi occhi che brillano di gioia e meraviglia, come se non avesse creduto davvero che un giorno così ci sarebbe stato anche per noi...mi abbraccia intensamente e mi bacia la guancia ripetutamente, mi dice "Ciao" all'orecchio, il più bel saluto che abbia mai udito

La cerimonia inizia e ci guardiamo spesso, ridiamo col prete, sorridiamo dei bimbi che corrono tra panche e panchetti, e poi la promessa: non rido, lo prometto questa volta non rido, anche se la gola freme e non vorrebbe far altro che esplodere di gioia!

Ci baciamo, e siamo fortunati ad avere intorno le persone che ora ci circondano, che hanno letto per noi, e cantato con noi, e ci riempono di riso colorato e scherzi fantasiosi

Scattiamo foto nella natura intorno, che ammiriamo e amiamo, tra vigneti scoscesi e campi ancora pieni di steppie, ridendo tanto, inebriati ancora.

Il pranzo nella tenuta è una festa elegante e sobria, ci rinfranca l'animo dalle forti emozioni e ci prepara a condividere gioie e scherzi e i salterelli a suon di fisarmonica.

Una giornata fantastica, una giornata per sempre.