Il matrimonio di Alessio e Jole a San Potito Ultra, Avellino

Il racconto del nostro matrimonio

So che tutte diranno che la loro giornata è stata perfetta. Ma è stato davvero così.Sono stata tranquilla sin dalla mattina e sono riuscita a godermi ogni attimo, ogni momento, ero così felice e per niente agitata.Per prima cosa ho guardato il meteo, fuori c'era un bel sole, ma non faceva troppo caldo (temevo tanto che piovesse, essendo rito e cerimonia all'aperto). La mia testimone mi ha supportata tutta la mattina, mia mamma ha allestito con cura la casa, e nella preparazione mi sono sentita un po' una star al centro dell'attenzione: il trucco, il vestito, le fotografie, erano tutti lì per me.Sono arrivata alla villa con un vecchio furgoncino blu della Wolksvagen, pronta per attraversare la navata con mia nipote, la mia damigella. Ma lei non c'era: mio fratello, come al suo solito era in ritardo. È stato divertente rimanere fuori, nascosta per non svelarmi, con tutti che facevano mille chiamate a mio fratello che si era perso.Poi la cerimonia, il discorso del nostro testimone e le nostre promesse, con voci emozionate.L'atmosfera della villa era magica, i fiori sulle sedie della navata, l'archetto, il tableau preparato con una bicicletta piena di fiori, le lucine appese sui tavoli di legno, decorati con rami d'eucalipto e candele, lanterne e candele che cadevano dagli alberi, l'angolo per le foto e il guestbook, niente era fuori posto e tutto come avevo desiderato.Abbiamo ballato stretti uno all'altra, e, dopo il taglio della torta, abbiamo fatto volare in alto dei palloncini bianchi.Tre momenti sono stati più emozionanti di tutti:quando mio papà mi ha dato il braccio per scendere insieme le scale di casa, quando ho visto il mio sposo sotto l'archetto e quando ho letto le mie promesse.Alla fine della serata eravamo stanchi ma felici, è stato tutto un vortice, ma bellissimo.