Il matrimonio di Aleksandr e Camilla a San Giovanni del Dosso, Mantova

Una volta pronti siamo scesi in giardino, tutti i nostri amici ad aspettarci con sorrisi e birra fresca in mano. Faceva caldissimo, ma non ce ne siamo accorti. Alle 17:00: puntuali si sono radunati tutti nel luogo della cerimonia, sotto due immense querce. A celebrare il rito simbolico la zia di Camilla, sindaco della città, che ha letto i passaggi in italiano e inglese - vista la diversità culturale degli ospiti. In quei venti minuti ci siamo emozionati come non è mai successo, soprattutto quando le fedi faticavano ad entrare per il caldo! Terzo pianto di gruppo a seguire.

All'aperitivo, il drink che ha fatto da padrone era uno spritz blu al profumo di viole (il liquore è prodotto da una distillera locale), perfetto per rinfrescarci all'ombra di un glicine! Da lì siamo poi passati ai primi discorsi, al lancio del bouquet - vinto da una prossima sposa assicurata - e al ricevimento. La cena era tutta buffet: una grigliata di carni e verdure America style e composizione di verdure a centro tavola "yum"! La parte difficile è stata l'apertura della cena con uno shot collettivo di vodka (Aleksandr è russo e le tradizioni vanno mantenute). La torta una semplicissima e deliziosa crostata alle prugne presentata in monoporzioni e gelato artigianale.

È stato emozionante aprire le danze: eravamo solo noi due, sulla pista e in tutto il mondo. È un miracolo che non ci siamo slogati una caviglia, non siamo dei gran ballerini di lento. Infine, estrazione e lancio della giarrettiera, un'esperienza memorabile per tutti - specialmente per il papà di Camilla! Poi le danze sulle note dei grandi del rock fino alle 4:00 del mattino, quando entrambi siamo collassati a letto con un bacio, un sorriso e milioni di nuovi ricordi condivisi con i nostri amici e famigliari.