Cresciuta a pane e Zecchino d’Oro, Martina si avvicina più seriamente al mondo della musica durante l’adolescenza, dapprima prendendo lezioni di pianoforte e dedicandosi poi al canto, a lei decisamente più congeniale. Ha fatto parte di un duo acustico, canta da tempo in una formazione corale e ha partecipato a diversi spettacoli di musical e progetti artistici del territorio. Gli aggettivi per descrivere la sua voce potrebbero essere due: elegante e precisa. Nella vita di tutti i giorni è docente di italiano e storia alle superiori e autrice di libri per bambini. Per deformazione professionale, nel gruppo è la persona che si assicura della correttezza grammaticale di tutto ciò che viene pubblicato sui social e non. Inoltre, un po’ per questioni anagrafiche, un po’ per indole, è la “mamma” della band, e cerca di tenere a bada i suoi colleghi pazzerelli. È un duro lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo!

Simone studia canto dai 14 ai 22 anni, quando, scaricato dalla sua insegnante per far posto ai più giovani, inizia a volare da solo, dando avvio alla sua vita artistica con partecipazioni ad eventi tramite rinomate scuole di danza della provincia di Modena e non solo. Si appassiona al mondo del musical, passione che lo porta a Roma, dove collabora con diverse compagnie per spettacoli ed eventi alla Sapienza e al teatro Tenda. Entra poi a far parte della Compagnia delle MoRe, con la quale porta in scena, tra gli altri musical, Notredame de Paris e Wicked. Lavora per qualche anno in un locale di burlesque come presentatore e principale intrattenitore delle serate, esperienza che accresce le sue doti di frontman, le quali risulteranno poi fondamentali all’interno dei Sasstonik. Nella band, oltre che cantante, è anche sguattero porta borse e montatore seriale. È, come si suol dire, un vero animale da palcoscenico, ma il suo essere così cool lo si deve quasi certamente alle innumerevoli montature che sfoggia sul palco, delle quali probabilmente anche lui ha perso il conto, che risultano fondamentali anche nel celare le sue frequenti occhiaie da jet leg (o da after). Insomma, toglietegli tutto ma non i suoi occhiali da figo.

Da sempre affascinato dalla musica, il primo strumento che prende in mano all’età di 13 anni è la chitarra acustica, ma gli basta una sola lezione per rendersi conto che ci sono due corde di troppo, motivo per cui decide di cambiare strumento e dedicarsi interamente al basso elettrico. Fin dalla giovane età matura esperienza con gruppi di Sassuolo e della provincia di Modena in cui si cimenta sia nell’arrangiamento di cover sia nella produzione di brani inediti. Nel 2010 suona sul second stage dell’Heineken Jammin’ Festival di Venezia con gli emergenti My Speaking Shoes. Nel 2012 entra come bassista nella compagnia teatrale H.O.T. Minds di Sassuolo approdando in una ciurma di oltre cento giovani uniti dalla voglia di fare arte insieme ed esprimersi attraverso il musical. Laureato in storia dell’arte e insegnante di disegno presso una scuola elementare, è a stretto contatto con le nuove generazioni e quando aspiranti bassisti gli chiedono consiglio, tenta di dirottali su altri strumenti, assicurandosi così il monopolio dello strumento nel panorama musicale sassolese. Ha un problema con tutto ciò che fa la ruggine, unica eccezione: l’acqua della doccia per idratare il suo capello mosso. Di lui dicono che il suo sguardo risvegli istinti primordiali nelle donne che lo incrociano, per questo lo vedrete spesso suonare con gli occhi chiusi.

Diplomato al conservatorio e musicista di professione, Marco insegna chitarra e suona come membro fisso nella band Barock Project, con la quale calca palchi in America, Europa e Giappone e insieme alla quale è stato di supporto alla PFM per il tour invernale 2022. Possiede inoltre il certificate in Studio Recording rilasciato dalla London Academy of Music Production. Inizialmente la sua presenza in questo gruppo doveva essere temporanea, ma poi anche lui è stato conquistato dallo spirito sasstoniko e non ha più potuto farne a meno. Serio e professionale, si occupa degli arrangiamenti e di tutto ciò che concerne il lato prettamente tecnico e musicale della band. Una chitarra nelle sue mani si trasforma in una bacchetta magica con la quale fa le sue inspiegabili magie sonore… Decisamente il fiore all’occhiello della band.