Il matrimonio di Veronica e Dario a Campobasso, Campobasso
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V&D
01 Set, 2012Il racconto del nostro matrimonio
Il primo settembre 2012, come prevedevo ormai da un anno, c’è stato un tempo bruttissimo. Più che altro faceva davvero freddo ed io non facevo altro che ringraziare il mio buon senso per la scelta dei collant e delle scarpe chiuse, ma non della macchina cabrio.
Sveglia alle 6:30 (sveglia per modo di dire, non ho chiuso occhio nonostante la melatonina), preparo un buon caffè e dopo averlo preso con la mia mamma e sorella andiamo insieme dalla parrucchiera sotto casa per trucco e parrucco. Alle 9:30 torniamo su e i fotografi sono già lì ad aspettarmi, e non perdono tempo nel prendermi in giro perché sono tutta bella, truccata e pettinata, ma ancora indosso la mia amata tuta. Si sono sbizzarriti con un po’ di foto e video facendo indispettire la mia testimone (mia sorella), che a un tratto li ha cacciati dalla camera e mi ha aiutato a vestirmi. Questo è uno dei ricordi più belli di quel giorno: mia sorella maggiore che mi infila l'abito bianco e con i lacrimoni continua a dirmi che sono splendida e che le sto rovinando il trucco appena finito.
Continua a leggere »Terminata la vestizione iniziano ad arrivare gli amici a casa, intanto faccio qualche scatto con i miei. Il cielo è sempre più nero ma io sempre più tranquilla: tanto lo sapevo già che pioveva. Poi vedo mia suocera con il mio bouquet e un regalo splendido per quel giorno, una collana e un paio di orecchini che ho indossato immediatamente. Mi abbraccia, mi bacia, mi dice che sono uno splendore (ricordo con tanto affetto il modo in cui me l’ha detto) e mi dice che ci vediamo in chiesa.
Sono le undici e siamo in ritardo, ci vuole almeno mezz'ora per arrivare in chiesa (la cerimonia è alle 11:30) e noi siamo ancora tutti a casa! Inizio a dire a tutti che dobbiamo andare, ma prima mi soffermo sul tavolo del buffet e prendo due biscotti e un cornetto: la giornata è lunga.
Scendono tutti e per ultimi io e il mio papà, che è teso come una corda di violino, e ha già gli occhi lucidi… e siamo ancora a casa! Appena varchiamo il portone sento un forte applauso, i miei amici sono giù ad aspettarci, i vicini tutti affacciati alle finestre e ai balconi, a gridare: "siete bellissimi!", "auguri di cuore!"... insomma è stato davvero un'uscita trionfante.
La nostra macchina, un vecchio maggiolone cabrio, non era comodissima per salire, ma sono stata abbastanza abile. Mio papà si preoccupava che prendessi freddo con la cappotta abbassata ma stavo benissimo e volevo godermi il fresco di quella mattinata. Ricordo che durante tutto il percorso guardavo ogni particolare ai lati della strada, il paesaggio di campagna, la gente che mi vedeva e gridava "w la sposa!" o "auguri", il corteo di macchine dei nostri amici dietro di noi che suonava il clacson all'impazzata. È stato tutto così magico. Ho tenuto stretta la mano di papà per tutto il tragitto e l'ho visto commuoversi più volte. Era bellissimo nel suo abito scuro e mi sentivo così serena con lui al mio fianco.
Arrivati in chiesa vedo alcuni amici di Dario che mi aspettano fuori ma il fotografo non perde tempo, li sgrida e caccia dentro: siamo in ritardo, ma di soli 15 minuti! Mia sorella mi sistema il velo e lo strascico, la cravatta di papi e via! Siamo pronti per l'ingresso!
Arriviamo sulla gradinata della chiesa e appena inizio a sentire la marcia nuziale mi iniziano a tremare le gambe, mi vengono i lacrimoni e stringo ancora più forte la mano di papà... poi vedo il mio amore che mi guarda da lontano e mi tranquillizzo, mi passa ogni paura, perché lui è lì ad aspettarmi e sarà tutto meraviglioso. Papà mi consegna a Dario, il mio amore mi alza il velo, ci baciamo e inizia una splendida cerimonia celebrata da uno zio che è stato davvero molto carino con noi.
Ho cercato di godermi ogni momento della cerimonia e ci sono riuscita in pieno, ho fatto attenzione agli addobbi, ai palloncini fuori alla chiesa, alla musica che è stata stupenda, mi sono ricordata di portare la penna buona, e non la bic! Come mi aveva raccomandato più volte il fotografo ho cercato di non perdermi nemmeno un dettaglio.
Finita la cerimonia usciamo dalla chiesa e lì partono tutti con gli spara coriandoli, riso e tante bolle di sapone. Poi brindisi preparato dai nostri carinissimi amici e un po’ di foto nel verde della nostra chiesetta di campagna.
Arrivati alla location, anche se l'animatrice mi annuncia con un altro nome (ma vabbé lasciamo stare, solo un piccolo dettaglio) siamo stati accolti con tanto calore da amici e parenti che intanto avevano già fatto l'aperitivo mentre noi facevamo qualche scatto. Abbiamo mangiato divinamente, ci siamo scatenati nei balli di gruppo, con il karaoke e nei vari giochi e ho visto tutti passare nell'angolo photobooth e mettere una parrucca o un paio di baffi! Non credevamo che i nostri ospiti potessero divertirsi così tanto e non pensavamo di divertirci noi da matti. Ci hanno detto più persone che sembravamo gli invitati, non gli sposi! Tant'è che alle 2:00 ancora ballavamo tutti. Poi alla fine il nostro bravissimo musicista ha messo su un video di noi due, mi ha preparato una sorpresa meravigliosa aiutato da mio marito. È stato molto emozionante rivedere i nostri 4 anni di storia. Anch'io ho stupito mio marito preparando la gazzetta degli sposi senza dirgli nulla, l'ha trovata sui tavoli del ristorante ed è stato anche lui molto felice.
In tutto questo c'è da dire che ha piovuto solo mentre eravamo in chiesa e mentre eravamo alla location: meglio di così non poteva davvero andare.
Inutile dire che è stata la giornata più bella della nostra vita!
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