Il matrimonio di Valentina e Francesco a Taranto, Taranto
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V&F
06 Set, 2014Il racconto del nostro matrimonio
Ebbene si, dopo 14 mesi arriva lui, il 6 settembre. Faccio solo una piccola premessa. La sera prima del matrimonio, mio marito mi fa una di quelle sorprese che mai e poi mai avrei creduto mi facesse. Mentre vado in camera per vedere i miei capelli avvolti nei bigodini, sento una musica a tutto volume e una canzone che conosco perfettamente, "Vieni da me" de Le Vibrazioni, e la cosa bella è che sento la voce di mio marito. Corro per tutto il corridoio come una bambina, già emozionata al pensiero. Mi affaccio e, oltre a vedere lui con tanto di microfono, ci sono tutti i nostri amici romani che, per fare da pubblico sono partiti il giorno prima. Lacrime e risate prendono il sopravvento. Chiudo gli occhi, mi godo ogni minimo istante come mi ero promessa di fare, e intorno a me vedo le nuvolette bianche, le farfalline e tanti cuoricini che battono. Insomma, sono la donna più contenta del mondo, soprattutto dopo che mio marito corre verso il mio balcone per regalarmi un gigante mazzo di rose rosse con bigliettino strappalacrime annesso. "Ci vediamo domani sull'altare amore mio, sii puntuale!" mi sussurra nell'orecchio e io mi sciolgo come neve al sole al sol pensiero.
Continua a leggere »Verso mezzanotte corro a letto, non ho sonno, penso e ripenso al modo in cui mi abbia sorpreso (difficilmente mi faccio sfuggire qualcosa, di solito scopro sempre tutto, ma stavolta no), a come sarebbe stato l'indomani, insomma al sogno che avrei vissuto a distanza di poche ore.
Ore 6:45 mi alzo senza alcuna sveglia, sazia di sonno e affamata come non mai. Mi dirigo in cucina con i miei bigodini ancora impeccabili e vedo il tavolo imbandito a tema mare: è tutto perfettamente sistemato come solo mia mamma sa fare. Ci sono confetti, biscotti, dolcetti, focacce, cioccolatini ovunque e tutti sistemati scrupolosamente. Mio padre mi fa trovare un vassoio di cornetti e brioches farcite come piacciono a me.
Sono felice, mi sento il cuore leggero, faccio lunghi respiri e penso tra me e me "devo godermi ogni singolo attimo, sta tranquilla Vale". E lo sono. Guardo fuori dalla finestra, intravedo qualche raggio di sole e mi dirigo verso il bagno per una doccia rilassante.
Quando sono le 11 iniziano ad arrivare i fiori, la mia adorata parrucchiera e la fantastica truccatrice che mi hanno reso bellissima quel giorno, una vera regina, la mia amica Alessandra che si offre di fotografare i momenti più intimi di quella mattinata, mia nonna a darmi il suo bacio di buona fortuna e io, tranquilla, mi godo ogni singolo momento di felicità che scorre nel mio sangue, nella mia anima e mi godo tutto molto tranquillamente poichè l'appuntamento all'altare è alle 16:30.
Fausta, la mia parrucchiera, e Anna, amica di famiglia da una vita mi aiutano a vestirmi: prima la sottogonna, poi l'abito, il coprispalle, le scarpe, il velo e il bouquet... Mi specchio e penso tra me e me che è sempre così che ho desiderato vedermi il giorno delle mie nozze. Quell'abito l'ho amato da subito, è stato colui che mi ha rapito il cuore dal primo momento. Sono pronta, arrivano i fotografi e, divertendoci, scattiamo foto che immortalano i momenti più belli di quella giornata. È tutto perfetto, fin quando non entro nel mio adorato Maggiolino cabrio e inizia a tuonare in modo esagerato. Piove, grandina, insomma, si scatena il putiferio. Voglio piangere, ma papà inizia a farmi sorridere, per poi farmi ridere in modo esagerato. Ho mal di stomaco per le risate. Ci scattiamo selfie simpatici, mi regge l'immenso bouquet di ortensie bianche che occupa gran parte dello spazio facendo battute, continua a farmi ridere e ridere ancora. Arriva la telefonata di mio marito chiedendogli di fare con molta calma poichè il prete è rimasto bloccato a causa del forte temporale, la navetta degli ospiti romani non arriva, nè gran parte degli invitati tarantini. Riesco a percepire la sua agitazione per paura che mi bagnassi a causa della forte pioggia.
Alle 16:45 arrivo in Chiesa. Smette di piovere, proprio come aveva immaginato papà, la nostra autista abbassa la cappotte del Maggiolino e io, sono al settimo cielo. Faccio le decine e decine di scale della nostra splendida chiesa antica grazie all'aiuto di Anna che regge la mia coda lunga 1 metro e mezzo più i 3 metri e mezzo di velo che in quel momento sembravano infinitamente lunghi e pesanti. Arrivo in cima, mi presento davanti l'atrio e, improvvisamente un raggio di sole, nato dal nulla, illumina il volto di mio marito Francesco. È teso, agitato, sudato. Mi guarda, mi sorride e guarda il tappeto perchè è troppo emozionato. Vengo accompagnata a metà chiesa dal mio splendido e unico papi e dai miei due paggetti Alessandro e Luca e dalla mia splendida damigella Camilla. Mio marito Mi bacia sulla fronte dicendomi che sono bellissima.
L'entrata in Chiesa accompagnata dalla marcia nuziale suonata da arpa, violino e flauto è qualcosa di etereo, idilliaco. Mi sento stringere il cuore. Pensavo di essere tranquilla, ma l'emozione di vederlo a sua volta così emozionato mi ha fatto sciogliere. Vedere tutti i parenti, amici, testimoni e persone conoscenti in un momento così bello e importante della mia vita è qualcosa di indescrivibile.
La cerimonia è molto toccante, nonostante lo scambio di fedi alla mano destra e una mia risata isterica che non riesco a calmare in nessun modo. Ma succede anche questo quando sei felice: vai in tilt e nel pallone!
Usciamo dalla chiesa, inutile parlare della gioia durante il lancio del riso e dei coriandoli, degli applausi e dei baci.
Nonostante il mal tempo, siamo riusciti a fare delle foto spettacolari grazie ad un tramonto rosa pazzesco. E' stato tutto perfetto per me, o meglio per noi. L'ingresso in sala è stato accompagnato dalla canzone che ci accomuna da tutti questi anni "Always" dei Bon Jovi, e grazie a Pino Delli Noci e alla sua fantastica band il nostro matrimonio si è trasformato in un evento straordinariamente unico. Tutt'oggi riceviamo i complimenti per tutto e soprattutto grazie all'animazione.
Io ho mangiato, bevuto, ballato, urlato... Ho riso tutto il tempo. Mai una lacrima, contrariamente a quello che mi aspettavo da me stessa. Non volevo. Nemmeno durante i fuochi d'artificio ho pianto, volevo essere lucida fino all'ultimo istante.
Inutile raccontare ogni minimo dettaglio, sarebbe impossibile farlo qui, vi dilungherei troppo forse, ma ci tengo a ringraziare tutti...dai genitori, a mio fratello, agli amici, ai nonni, zii, amici, testimoni, bimbi e tutto lo staff della stupenda Reggia Domizia che ci ha dato la possibilità di realizzare questo nostro sogno in maniera impeccabile.
Un'ultima cosa:a tutti coloro che mi dicono "Peccato per la pioggia quel giorno!" io rispondo che non avrei cambiato nemmeno quella, perchè lo ha reso unico così com' è stato. E nonostante pioggia, grandine e diluvio, io ho visto l'arcobaleno grazie agli occhi e alle risate del mio papà.
Grazie di cuore anche a voi tutti del forum che mi avete ispirato a raccontare il giorno del mio matrimonio e mi avete consigliato in tutti questi mesi, ma un grazie speciale va a mio marito che mi ha fatto scoprire l'amore, quello vero.
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