Il matrimonio di Stefano e Eleonora a Roma, Roma
Eleganti Estate Beige 3 professionisti
S&E
26 Giu, 2016Il racconto del nostro matrimonio
Dopo mesi di preparzione mi sveglio una mattina e il giorno tanto atteso è realmente arrivato. L'emozione c'è, ma non prende il sopravvento e la giornata inizia in perfetta tranquillità, tra chiacchiere e risate, tra i fotografi e la truccatrice. Tutto scorre perfettamente. Qualche parente va e viene, qualche vicino curioso aspetta sotto casa. Il vestito invece aspetta in camera di essere indossato. E' lì appeso. Mi chiudo dentro con mia madre. E' un momento importante, è giusto condividerlo con lei. Con le stesse mani che mi hanno vestito fin dai primi istanti di vita, chiude la fila di bottoni. Metto il velo. E' tutto pronto.
E' arrivato il momento di uscire, ora l'emozione inizia a farsi sentire. Guardo i due piani di scale che tutti i giorni per trent'anni ho salito e sceso con la consapevolezza che saranno sempre lì pronti ad essere percorsi di nuovo, ogni volta che vorrò, ma che oggi mi vedono uscire in una maniera differente. Scendo. Fuori il giardino trovo gente che è più emozionata di me e questo mi riempie di gioia. Saluto tutti, slego il nastro sorretto dai miei nipotini e salgo in macchina.
Continua a leggere »Io, mio padre, mio zio al volante e il mio novantacinquenne nonnino. Il tragitto è breve e la bella atmosfera lo rende ancora più veloce. Finalmente in chiesa. Ora l'emozione si fa sentire tutta, stento a trattenere le lacrime. Non avrei mai pensato che mi sarei potuta emozionare così tanto. Sistemo il mio vestito, lo strascico di pizzo. Anche quello è stata una piacevole sorpresa. Non mi immaginavo con pizzo e strascico. Eppure è stato amore a prima vista. Il momento è arrivato e sulle note di Canone di Pachebel scendo la scalinata che mi conduce all'altare.
I duecentoottanta invitati ci sono tutti. In più si sono aggiunti curiosi e conoscenti. Ma io guardo il mio lui. E le gambe tremano un po'. Tempo di scambiarci uno sguardo e tutto è passato. La tensione è svanita. La rimane sola la gioia e il caldo. La giornata più calda dall'inizio della stagione. Poveri invitati! La cerimonia è breve, fa caldo per tutti, anche per il sacerdote. Abbiamo scambiato le nostre promesse con la voce un po' tremolante ed ora al dito ho un anello con inciso il suo nome. Abbiamo preso un impegno. Grande e bellissimo. Ci guardiamo prima di uscire e poi via, pioggia di riso.
Salutiamo velocemente gli invitati, quasi sgattaiolando via dagli abbracci. C'è una persona a cui voglio fare una sorpresa, è l'altro mio nonno. Non è riuscito a venire, ma non posso far passare questa giornata senza ricevere almeno un suo bacio. E poi vive nella campagna in cui sono cresciuta, una foto con lui in quel verde è d'obbligo! Non se lo aspettava, non gli avevo detto niente e la sorpresa è riuscita.
Torniamo dai nostri invitati, la location è un po' lontana ma ne vale la pena. La Tacita Country Club è un posto magnifico. Immersa nel verde ha già lasciato tutti senza fiato. E non hanno ancora visto la sala del pranzo con il suo magnifico tetto in legno e gli immensi lampadari. Per l'allestimento abbiamo scelto il rosa cipria e il tortora. Il tema è "L'amore è la chiave della felicità". Ogni invitato ha una chiavetta con attaccato un cartoncino su cui scritto il suo nome e il numero del tavolo a cui siederà. E' stato un lavorone farne una per ogni persona, ma ne è valsa la pena, il tableau è veramente d'effetto. Sul tavolo, oltre alla boulle trasparente con i gambi a vista di ortensie bianche, rose cipria e dyanthus verdi, ci sono dei portoncini in legno fatti a mano da mio zio. Il numero del tavolo l'ho dipinto su una mattonellina a mo' di numero civico. Per le bomboniere invece abbiamo scelto delle casette di cartone lavorato, a cui abbiamo appeso un cuoricino di legno con le nostre iniziali. All'interno ci sono dei sacchetti profuma biancheria alla lavanda, per riprendere le innumerevoli piante di lavanda che circondano la villa.
Dopo un abbondande antipasto in giardino, saliamo nella sala superiore per il pranzo. Siamo rimasti più del dovuto per evitare il caldo eccessivo, ritardando di un pò il ritorno in giardino per il taglio della torta e il buffet dei dolci, ma tra il buonissimo cibo, le chiacchere ai tavoli e qualche simpatico coro cantato dagli amici più pazzerelli, il tempo è volato. Almeno a noi sposi. Tutto vola in quel giorno. Il tempo sembra sfuggirti tra le mani e tu invece vorresti durasse ancora e ancora. Lo hai aspettato così tanto che non è giusto che duri così poco. Ed invece il taglio della torta è già arrivato. Una semplicissima torta con crema chantilly e fragole, ricoperta di panna ma resa elegante e raffinata da una decorazione di rose fresche. Apriamo le danze io e Stefano, e chi è sopravvissuto al pranzo e al caldo ci segue, per fortuna c'è il carretto della grattachecca a rinfrescare gli animi più pigri. Devo dire che con quel caldo l'idea cercata e ricercata della grattachecca è stata davvero azzeccata, e apprezzata.
Si va quindi concludendo la giornata, il pullman che aveva portato una buona parte degli invitati sta per ripartire. Rimaniamo con gli amici più stretti a goderci gli ultimi momenti di questa giornata fantastica. La frase "è così che deve essere un matrimonio" sarà la nostra soddisfazione.
Servizi e professionisti del matrimonio di Stefano e Eleonora
Altre nozze - Tenuta La Tacita
Visualizza tutto
Altre nozze - Roma
Visualizza tutto
Francesco Forti Ricevimenti
Palazzo Brancaccio
Relais Cascina Spiga d'Oro
Prendi ispirazione da questi reportage
3 commenti
Lascia un commento