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11 Lug, 2015Il racconto del nostro matrimonio
Ed eccomi arrivata al racconto di quel giorno... sì, quel magnifico giorno che prima sognavo, che potevo solo immaginare...
Inizio con il dire che il matrimonio è per tutti il coronamento del proprio amore, dei propri anni di fidanzamento, è quindi fondamentale per tutte le coppie che credono davvero a questo Sacramento, per me e per il mio attuale marito, oltre ad avere questa importante connotazione, era anche il segno di ricongiungimento dopo sette anni di fidanzamento a distanza!
Ma andiamo a quell'11Luglio 2015... Ricordo che mi svegliai prestissimo perché fra l'emozione, il caldo, la retina in testa con i boccoli (fissati il giorno prima dal parrucchiere) non stavo più nella pelle. Mi alzai dal lettone della mamma, perchè è li che dormimmo sia io che mia mamma che mia sorella e la prima cosa che feci fu controllare il meteo, dal vivo, andando letteralmente fuori nel balcone per accertarmene!
Come sempre la mia Città, Palermo, non mi deluse: il tempo era stupendo con un cielo azzurrissimo e soprattutto niente vento, perché io odio il vento! Iniziammo la giornata chiamando il bar sotto casa per farci salire la colazione, anche in vista dell'arrivo del parrucchiere e delle sue aiutanti e della make up artist.
Continua a leggere »Ordinammo dei croissant e altre prelibatezze super caloriche e uscimmo un po' fuori nel balcone io mia mamma e mia sorella a prendere un po' d'aria.S alì la ragazza del bar, che conosco, e che moriva dalla voglia di vedere come stavo! Successivamente feci colazione ed iniziai a lavarmi, così a seguire mia mamma e mia sorella. Alle 9:30 attendevamo il parrucchiere, che doveva acconciare sia me che mia mamma e mia sorella appunto.
Mi feci trovare dal parrucchiere con la vestaglina già messa e le ciabattine che avevo comprato giusto appunto per quell'evenienza! Alle ore 10:00 iniziarono ad acconciarmi i capelli e ci mettemmo in cucina. Fra una chiaccherata e l'altra per stemperare la tensione e l'emozione i miei capelli furono pronti... wow, magnifici! Il parrucchiere proseguì poi con l'acconciatura della mia mamma e di mia sorella, nel frattempo arrivò anche la make up artist, e iniziò a truccarmi nella mia stanza che era poi la stanza dove mi vestii, ho preferito non svolgere tutte queste funzioni nella stanza matrimonionale di mia mamma perché onestamente non ne vedevo il motivo, io non dormivo nella sua stanza bensì nella mia e quindi era li che dovevo prepararami ,vestirmi e farmi qualche foto!
Il make up fu pronto, stupendo anche quello, con il fotografo avevamo concordato precedentemente che non avrei dovuto mettere anche fard e rossetto ma aspettare lui così che nel frattempo potesse scattare qualche foto.
Il parrucchiere terminato il servizio andò via, e nel frattempo iniziarono ad arrivare i primi parenti prossimi: zii, paggetto (che era il mio cuginetto), cugini, nonni e vicini di pianerottolo, un via vai assurdo! Ma credo sia normale.
Gira di qua e gira di là, venne l'attimo che arrivò una citofonata: era il fioraio, mi affacciai e vidi che stavano mettendo le piante nell'entrata dell'androne della scala... sorriso ebete perchè iniziai a pensare: "Oh mamma, ma tutto questo è per me!". Una volta finito di allestire l'androne con le piante, salì a casa per consegnarmi i due bouquet, uno per me e uno per la mia damigella e i fiori all'occhiello per gli uomini della mia famiglia, tutto ciò andò subito in frigo.
Contemporaneamente, e diciamo che da lì iniziai seriamente a non capirci più nulla, citofonò anche il fotografo che nel frattempo aveva già fatto dal futuro sposo! Il tempo di offrire dell'acqua per dissetare lo staff (iniziava a fare un po' caldo) e iniziarono a fare riprese e foto, scelsi come stile il reportage, quindi poche foto in posa o comunque le strette necessarie! La make up artist mi mise fard e rossetto e terminato il servizio andò via. Arrivò l'attimo in cui il fotografo mi disse: "ok Debora, puoi andare a vestirti."... mamma mia, che emozione!
Allora andai nella mia stanza con mia mamma e mia zia che mi aiutarono a vestirmi, il tutto con il ventilatore puntato addosso perché fra la tensione e il caldo non respiravamo quasi! Avevo ben due giarrettiere, perché una me l'aveva regalata mia mamma fatta fare personalizzata in tessuto mimetico e pizzo con un piccolo cappello alpino di pannolenci, le iniziali e fiocchetti rossi verdi e bianchi, in onore del mio futuro marito che era ed è un alpino, e in più quella bianca classica da lancio.
Finita la "vestizione" chiamammo il fotografo, che venne insieme al resto del suo entourage ed iniziò a fotografare mentre mia mamma mi metteva le scarpe, la collana e gli orecchini di perle.Ci spostammo nella sala da pranzo o soggiorno come dir si voglia e anche lì scattarono diverse foto sia da sola che con i genitori, i nonni, gli zii, il paggetto, insomma con chi c'era.
Contemporaneamente ovviamente lui girava anche il video/filmino. E lì ci fu davvero un susseguirsi di foto: sola, in compagnia, di tutto di più. Nel frattempo vidi ovviamente attorno a me i miei parenti prossimi super emozionati, più di tutti forse mio nonno materno che mi accompagnò anche all'altare, essendo anche la sua prima nipote. L'emozione fu doppia sia per lui che per me.
Durante il servizio fotografico venne anche il fidanzato della mia damigella (unica damigella adulta) nonché mio collega di lavoro per prendere il mio cellulare che avrebbero tenuto spento, e il suo bouquet. Fatto ciò facemmo un breve pranzo, ma proprio breve: credo proprio che mangiai un piccolo boccone, non di più... mia mamma e mia zia mi misero il velo, fu uno dei momenti che preferii, ad un certo punto mi sentii dire: "È ora, scendiamo!"... Scendiamo? Ma, come di già? Oh mamma mia! Persi totalmente la dimensione spazio-tempo, tanto da non accorgermi che era già ora di scendere... e allora lì sì che iniziai davvero sempre più a capire che il momento clue stava per arrivare! Il fotografo fece scendere prima tutti i parenti che erano in casa,e per ultima me, scesi sola nell'ascensore con la perenne paura che si bloccasse e che potessi rimanere bloccata là dentro avvolta da una nuovla di pizzo e tulle!
Ricordo benissimo che fu uno degli unici momenti in cui rimasi sola, mi guardai allo specchio e pensai: "Dai, Deboruccia, è arrivato il tanto atteso momento, sei raggiante e si vede, ma anche tanto emozionata, tranquilla, andrà tutto bene!"... tutto questo nel lasso di tempo di tre piani!
Arrivai giù e con mio nonno che poveretto è ipovedente, scesi sottobraccio e attraversai l'androne della scala dove parenti amici e vicini di casa attendevano impazienti. Al suono di applausi, baci e "auguri!" entrammo in macchina, io, mio nonno appunto e il paggetto, con l'aiuto di mamma, zia e nonna che mi sistemavano velo e gli strati dell'abito, e partimmo alla volta della Chiesa.
Prima di arrivare in chiesa ci fecero fare un piccolo giro della città, più che altro allungarono un po' il tragitto, ma solo perchè eravamo in tempo! Ricordo benissimo che il fotografo parlò tramite cellulare con l'autista dell'auto che ad un certo punto disse: "Ok, possiamo avvicinarci alla chiesa perchè lo sposo ha fatto la sua entrata!".
Ecco, noi decidemmo entrambi di comune accordo che lui sarebbe entrato accompagnato da sua mamma e mi avrebbe aspettato all'altare. Mio nonno mi disse di stare tranquilla perchè io in quel momento divenni davvero troppo emozionata,non stavo nella pelle davvero! Una volta davanti la chiesa la portiera me la aprì la mia damigella che appena mi vide iniziò a piangere e io a seguire... mi sistemai l'abito con il suo aiuto e a braccetto di mio nonno con accanto lei e il paggetto iniziammo ad avvicinarci all'entrata della Chiesa, partì la marcia nuziale e li l'emozione davvero non riuscì quasi a reggerla più... attraversai la navata con mio nonno al braccetto e tutti i parenti ed amici che ci guardavano emozionatissimi.
Arrivati all'altare non appena vidi il mio futuro marito vestito in alta uniforme dell'esercito scoppiai a piangere, non me lo aspettavo, ci avevo sempre sperato ma lui mi aveva sempre detto che non era sua intenzione, ed invece... mi fece questa sorpresa e la fece anche a tutti i parenti, sia i suoi che i miei, perchè fuorchè i suoi genitori nessuno lo sapeva!
La messa preseguì benissimo, fra milioni di emozioni e parole meravigliose e finalmente diventammo marito e moglie!
Usciti dalla chiesa trovammo anche un meraviglioso picchetto d'onore fatto da militari con la spada, che ci fu per puro destino, in quanto non era programmato, semplicemente dopo il nostro matrimonio si sarebbe sposato un altro militare che aveva i suoi colleghi che gli avrebbero fatto il picchetto, e ci fecero la gentile sorpresa di farlo anche a noi... super emozionante sia per noi che per gli invitati.
Fra baci, abbracci, coriandoli e riso, entrammo in macchina alla volta della locaton dove fare il servizio fotografico. Ci recammo in una località di mare (Calarossa a Terrasini, in provincia di Palermo) che era di strada per quella che poi sarebbe stata la location per la cena. Quel momento fu molto intimo e divertente, perchè facemmo sia foto da soli, con un tramonto e un mare da favola (infatti lo consiglio a tutte le future spose di Palermo che non hanno ancora deciso dove andare o che vogliono semplicemente un posto in più dove andare a farsi qualche foto) che in compagnia di amici e alcuni cugini.
Si fece l'ora di andare in sala, i parenti si fecero trovare tutti lì ovviamente, ma noi prima entrammo in suite (la location era "IL Baglio della Luna" a Partinico (PA) e chi fa il trattenimento li ha anche in omaggio la suite per la prima notte di nozze ) perchè mio marito si cambiò, togliendo l'uniforme e mise un abito da cerimonia tradizionale. Io mi rinfrescai e misi un po' di rossetto, i capelli e il trucco erano ancora perfetti, feci anche pipì con l'aiuto della cognata e fummo pronti per fare l'entrata alla sala.
Iniziammo prima con un buffett di antipasti di ogni tipo, io mangiai pochissimo, perchè fra la felicità, fra le foto e fra i parenti e gli amici che venivano a parlarci non ne ebbi quasi il tempo.
Sucessivamente gli invitati si spostarono tutti nel giardino di inverno che altro non era che un bel gazebo in mezzo al giardino dove si tenne la cena, e noi facemmo l'entrata all'americana con i testimoni/compari di fede e damigella. Fu divertentissimo perchè scelsimo per la nostra entrata "Single ladies" di Beyoncè (io adoro Beyoncè) ma non avevamo concordato di ballare sulle note di questa canzone ma solo di entrare in sala e prendere posto, invece ci mettemmo a ballare e tutti credettero si trattasse di qualcosa già deciso, invece non era così!
La cena iniziò e anche i balli, scegliemmo un Dj perchè amiamo molto ballare e divertirci, e devo dire che gradirono tutti perchè nessuno rimase seduto! Il fotografo allestì anche l'angolo Photobooth (è divertentissimo sia per voi che per amici e parenti,se potete fatelo) e tutte le foto scattate ci vennero consegnate a fine serata in un album a parte.
Le emozioni non mancarono affatto durante l'arco di tutta la serata, tante lacrime di gioia e di emozione (sì lo ammetto, io sono proprio una piagnona!).
Venne il momento in cui la cena terminò per andare all'esterno per il buffett di dolci, e consegnammo le bomboniere e i sacchettini agli invitati (ps il colore scelto per allestimenti, partecipazioni, conetti riso, segnaposto, segnatavoli con i nomi dei sentimenti, segnagusti, confettata, tovaglioli è stato il rosa antico e il bianco)
Una volta fuori tagliammo la torta nuziale e ci fu il volo delle lanterne, dopo di ciò ci tuffammo tutti nel buffett di dolci di ogni tipo, il regno dei golosi proprio!
Il tempo di intrattenere qualche chiacchera con i parenti e gli amici che man mano molti iniziarono ad andare via perchè avendo prenotato il pullman avevamo dato un orario e quell'orario era arrivato. Salutammo tutti gli invitati e ci ritirammo nella nostra suite!
Volendo trarre delle conslusioni confermo che il giorno del matrimonio vola, finisce subito ma non perchè non te lo godi, anzi, ma perchè è troppo bello che vorresti durasse almeno in triplo! Progetti tutto con accuratezza già da anni prima, credi in tutto quello che fai e scegli, piangi ti arrabbi, gioisci, litighi anche, ma poi quel giorno arriva con una ventata di emozioni che davvero sono forti e allora tutto quello che hai progettato con amore viene messo in atto.
Qualcosa non è andato come doveva, e per chi ci tiene ai dettagli e alle cose sicuramente non è il top. Molte cose quel giorno non dico che passano sott'occhio, ma se ti dovessi focalizzare su tutto quello che succede, c'è da diventare pazze e da innervosirsi così tanto da non godersi la giornata. Per quanto mi riguarda ho avuto alcuni intoppi: il parroco non so perchè mi ha invertito l'ordine dei lettori, e non ha menzionato i defunti di mio marito dopo l'eucarestia come era stato espressamente richiesto.
Questo per farvi capire che a volte per quanto si progetti il tutto, gli imprevisti possono capitare. Detto ciò, godetevi i preparativi e godetevi il meraviglioso giorno delle vostre nozze perchè sono momenti pieni di emozioni che rimarranno per sempre nel vostro cuore.
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