Il matrimonio di Rossella e Simone a Luzzara, Reggio Emilia

Il racconto del nostro matrimonio

Noi siamo partiti con l'idea di non arrivare all'ultimo a fare le cose di corsa e quindi abbiamo anticipato qualsiasi cosa ci venisse in mente, anche perchè io odio fare le cose in ritardo. Non capivamo perché tutti dicevamo poi vedrete che anche se vi mettete avanti andrete in panico, eravamo tranquinillissimi dato che avevamo fatto tutto, almeno così credevamo.

Le ultime due settimane sono state veramente eccitanti, piene di panico perchè ci sono saltate in mente cose che all'inizio manco ci passano per la testa e ci siamo rimessi sotto per arrivare in tempo alla cerimonia. Arriva il grande giorno, oguno ha dormito a sua, lei passa il giorno ad agghindarsi e io giro come una trottola per portare in giro e sistemare le cose che avevamo fatto fino all'ultimo momento! Fotografo ok, fiorista ok, angolo fumo lento & drink ok, tavoli e menu ok, mi vado a preparare. Arriva finalmente l'ora, i fotografi sono già passati a fare le foto a casa mia e sua quindi partiamo per Villa Montanarini (location della cerimonia e anche della cena). Scendo con mia madre dalla macchina (un Range Rover Velar nero) e Bohemian Rhapsody ci accompagna dal sindaco (cerimonia civile perchè non siamo credenti), cominciamo a gestire tutte le sedute e i testimoni, poco dopo arriva la consorte in carrozza. Appena scende parte la sua canzone (A Thousand Years) e cominciano a scendere le prime lacrime tra gli invitati, cerimonia semplice con pochi fronzoli, qualche amico ha deciso di farci un discorso di auguri, gli anelli portati dal nostro cucciolo di Dobermann e tanta emozione che è esondata anche con me che sono solitamente quello meno sensibile. Da li in poi è passato tutto a velocità x2, foto, aperitivo (visto e basta), cena, brindisi, amici idioti e giri tra i parenti ci hanno talmente assorbito che la serata è volata fino al taglio della torta dove ci siamo dilettati in un balletto a suon di Time Of My Life e una bella torta in faccia!