Il matrimonio di Matteo e Chiara a Como, Como
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M&C
08 Lug, 2023Il racconto del nostro matrimonio
Sia io sia Matteo siamo rimasti molto tranquilli per tutti i mesi precedenti e lo stesso è stato anche nei giorni subito prima delle nozze: sapevamo di volere qualcosa di informale e familiare, semplice, che ci rispecchiasse, perciò non c'era "nulla da temere". Una cosa molto bella è che questo nostro desiderio è stato percepito anche da chi ha partecipato o da chi è stato coinvolto nell'organizzazione: come la nostra fioraia, che ci ha scritto degli auguri davvero molto personali cogliendo alla perfezione lo spirito del nostro matrimonio all'insegna del "ci bastan poche briciole".
Ci siamo sposati nel pomeriggio, il che dava ampio spazio alla preparazione di entrambi al mattino... Fin troppo! Siamo riusciti a rilassarci, con le rispettive famiglie e in due luoghi diversi, a mangiare, a ridere, a guardare vecchi video... Quando la parrucchiera è uscita da casa mia dopo avermi fatto l'acconciatura, però, ho cominciato ad agitarmi: non mi sembrava che fosse come avevo immaginato, era troppo elaborata, troppo poco da me. Splendida, davvero, ma non "mia". Ho tenuto il muso per qualche minuto, poi ho disfatto tutto e mi sono raccolta i capelli in una treccia morbida, da sola. Ecco, così sì! Allo stesso modo, mi sono fatta aiutare da mia cugina per un trucco essenziale. L'abito che indossavo appartiene a mia zia, che me l'ha gentilmente concesso, con grande gioia di tutti i presenti. Anche quello, infatti, era decisamente da me e fin dalla prima prova sapevo di aver trovato il vestito giusto.
Continua a leggere »Dopo qualche altro piccolo intoppo (gli orecchini spariti e indossati a dieci metri dalla chiesa, i libretti mancanti e poi ritrovati, le chiavi della macchina chissà dove...), dovuto più all'agitazione generale delle famiglie che alla nostra di sposi, io e mio fratello siamo riusciti finalmente ad arrivare alla chiesa. Mi attendevano alcuni amici e mio papà, che mi ha poi accompagnata all'altare. I miei nipotini portavano gli anelli. Anelli speciali, perché li abbiamo realizzati noi stessi con l'aiuto di un'artigiana orafa a Milano, questo ha reso lo scambio ancor più significativo e personale.
Avevamo pensato la messa con attenzione grande alle letture, ai canti, alla preghiera dei fedeli. L'emozione più grande è stata vedere presenti e sorridenti alcuni nostri alunni, dato che entrambi facciamo gli insegnanti, e percepire che l'amore non rimane mai tra due persone ma si espande molto di più, toccando anche altri.
All'enorme confusione dei saluti fuori dalla chiesa abbiamo fatto seguire qualche foto (pochissime!) nel silenzioso bosco della mia infanzia, per poi recarci all'agriturismo per il ricevimento con amici e parenti.
Qui abbiamo mangiato - cosa, mi dicono, non scontata per gli sposi! - ma soprattutto cantato e ballato con gli amici, in un clima di allegria e festa che era davvero quello dei nostri sogni. Chitarre, canzoni, una luce mozzafiato e foto sul prato con un sorbetto tra le mani. E poi l'attesa della mezzanotte e del compleanno della mia testimone.
Un matrimonio davvero nostro, come volevamo noi due, evitando di organizzare qualcosa solo per le apparenze. Credo si possa vedere anche dalle foto che ho caricato e dai "fornitori" che, di fatto, sono quasi inesistenti. A volte la semplicità aiuta a non complicarsi la vita e ad essere più felici. Almeno, noi lo siamo senz'altro.
Dato che, se stai leggendo, probabilmente devi sposarti anche tu... Auguri!
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