Il matrimonio di Matheus e Giulia a Lamporecchio, Pistoia

E così il grande giorno è arrivato.

Per adesso l’emozione è sotto controllo, dobbiamo stare dietro a così tanti parenti stranieri che non ci rendiamo neanche conto che tra poco tocca a noi, così finalmente all’ultimo momento ci isoliamo nelle nostre stanze e iniziamo la preparazione. Il tempo passa così veloce che è già l’ora di partire. Prima però ci assicuriamo che tutti siano saliti sulle navette e che tutto stia andando bene. Anche oggi si lavora fino all’ultimo momento.

Ma quando entro nel maggiolone bianco che, insieme a mio padre, ci porterà alla chiesa tutto si trasforma. Non ricordo alcun rumore, è come se il tempo si fosse fermato e improvvisamente eccomi camminare nella navata verso Matheus.

Non abbiamo pianto, ma sorriso tantissimo. La gioia era così grande che non smettevamo di guardarci come dire “non ci credo che siamo qui” e quando i nostri testimoni hanno firmato il registro, lì sì che è stata dura trattenere le lacrime.

L’uscita dalla chiesa è stata rumorosa e allegra come le nostre personalità e poi pronti via con il maggiolone fino alla villa passando per il bellissimo panorama toscano. Un sogno, un film…chiamatelo come volete ma era tutto perfetto.

La villa è imponente, quasi intimidatoria da quanto è bella e elegante, ciò nonostante era lì tutta per noi ed era avvolta nei colori del tramonto, così caldi, che ci siamo sentiti accolti fin dal primo momento.

Avevamo disposto il tavolo imperiale davanti alla villa, con luci a cascata dalla facciata della villa al giardino. Fiori colorati dal viola all’arancione, con piante verdi bandiera. La nostra richiesta era stata colori vivaci per richiamare il Brasile. I dettagli della stationary erano sul verde e ispirati invece agli ulivi toscani. Volevamo combinare la cultura italiana con quella brasiliana e così è stato.

Appena arrivati gli ospiti sono entrati dalla sala zodiaco della villa, una sala con affreschi appunto dedicati ai segni zodiacali, un soffitto da togliere il fiato. Qui il welcome drink.

Noi intanto eravamo a fare le foto di rito in giardino con la luce del tramonto.

Appena finito abbiamo aperto le porte della sala lasciando così finalmente visibile il giardino e il tavolo della cena agli ospiti.

Tutti avevano il proprio posto assegnato ma la cena era a buffet, per cui ognuno era libero di alzarsi e farsi servire dai camerieri ciò che desiderava.

La tradizione brasiliana quasi non prevede “cene sedute” per cui abbiamo deciso di adattare la cena a entrambe le culture e devo dire che a tutti è piaciuta l’idea.

Dopo la cena abbiamo trasmesso un video fatto da noi che includeva gli invitati e poi abbiamo aperto le danze con i grandi classici della musica brasiliana e italiana.

A seguire il taglio della torta che però non era una torta ma bensì un gelato, tanto che abbiamo usato i cucchiaini al posto del coltello. Sono celiaca e amo il gelato, è stato quindi facile scegliere cosa fare.

Dopo il gelato la festa è continuata con musica e drink, abbiamo lasciato libertà musicale al Dj ed è stato bellissimo vedere brasiliani e italiani ballare insieme hit internazionali e italiane.

Abbiamo un bellissimo ricordo di questo giorno e soprattutto siamo molto felici di essercelo goduto in ogni momento.