Il matrimonio di Marzia e Fabrizio a Cavour, Torino
Rustici Estate Verde 2 professionisti
M&F
21 Giu, 2014Il racconto del nostro matrimonio
20 GIUGNO:Ore 20.00 Allestimento Chiesa, coprisedie, fiori, libretti stampati due ore prima e assemblati al momento.Ore 21.30 Allestimento casa, fiori sulle scale, sull’auto.Ore 23.59 Manca qualcosa di blu, io e mamma cuciamo il fiocco blu sulla giarrettiera.
21 GIUGNO:Ore 1.00 si va a dormire per poche oreOre 3.00 occhi sbarrarti nel letto, sarà tutto a posto? Farà bel tempo?Ore 5.00 sveglia. Attendo l'acconciatrice in accappatoio, mentre fissiamo i nastri decorativi ai sei bossi davanti a casa.Ore 5.30 arriva la parrucchiera, è ancora buio. Ansia, tensione… inizia l’acconciatura.Ore 7.00 ricci fatti, ora inizia il trucco: “Se vuoi mangiare, mangia ora perché poi non puoi più” mi dice la truccatrice.Ore 8.00 il sole risplende, sento che sale anche la gioia, l’entusiasmo, l’eccitazione di una giornata che sarà indimenticabile.Ore 8.30 arriva la fotografa ed inizia lo show con il servizio stile reportage.
Ora è Monica, la fotografa, a scandire il tempo e a dare le direttive per la giornata, il suo collega è già dallo sposo e tutto procede bene.
Continua a leggere »Arrivano i primi invitati, in anticipo, ed inizia ad essere tutto vero…
Fatto il trucco, i capelli ed indossato il vestito, è tutto perfetto, tutte le ansie e insicurezze su imperfezioni che mi angosciavano, svanite… mi sento una star, un’attrice al suo debutto, ammirata come una diva ed in qualche modo sono entrata nella parte, non per finzione, ma d’un tratto divento “La Sposa” tutta sorrisi e femminilità.
Alcuni scatti in famiglia, solo con i genitori, mentre la sorellina cerca di non far scorgere una lacrima di commozione.
Un saluto ai parenti che hanno quasi paura di sgualcirmi nel salutarmi. Mi riempiono di complimenti, calore, amore.
“È tardi, è ora, lo sposo è già là” dice Monica. Walter, mio padrino e mio autista per un giorno, tira fuori l’auto, la Punto Cabrio rossa, l’auto con cui ci siamo conosciuti. Si parte, è una bella e calda giornata, chiedo a Walter di non correre troppo perché altrimenti il vento mi scompiglia la bella acconciatura.
La carovana di parenti ci segue, salutiamo alcuni vicini al lavoro nei campi, mi sento una principessa sulla sua carrozza…
Attimo di panico… il coprispalle, è rimasto a casa! Fermi tutti! La fotografa dietro di noi, mi presta il cellulare, chiamo mia mamma, non risponde, è tardi, niente coprispalle, “è destino” dice Monica, proseguiamo.
Sento eccheggiare i clacson dietro di me e mi rendono felice. Adoro i clacson ai matrimoni e i miei parenti hanno accolto la mia richiesta.
Ci avviciniamo alla Chiesa, suonate ragazzi, suonate! Arriva la Sposa, con 40 minuti di ritardo!
All’arrivo tutti i presenti sono invitati ad entrare, perché il galateo vuole che la Sposa entri quando sono già tutti in posizione in Chiesa.
Così inizia la solitaria camminata verso la chiesa, verso l’altare. Papà sembra tranquillo, la strada a ciottoli è meno difficile da percorrere di quanto avessi temuto, nonostante i tacchi, procede bene. C’è pace intorno a noi, sembra di essere soli…
Ok, si entra, sono tutti lì, ecco l’altare ecco lo Sposo, la mamma dello Sposo in lacrime. Mi avvicino, cerchiamo di rispettare l’ordine dei saluti, sempre secondo il galateo, studiati appena la sera prima e siamo pronti…
A celebrare la messa é il parroco delle mie montagne, legato alla mia famiglia ed ai più bei ricordi della mia infanzia. Concelebra il parroco che ci ha seguiti nel corso prematrimoniale, giovane, ma davvero sorprendente. Ci ha colpiti da subito con la profondità delle sue parole e l’abbiamo voluto con noi.
È una bella cerimonia, leggera, allegra, tra amici, con amore. Si canta, anche la scelta delle canzoni è stata angosciante, il timore che nessuno cantasse… Invece, anche in questo caso, sono stati tutti bravissimi!
Lo scambio delle promesse, temevo di sbagliare, di non riuscire a leggere, invece è andato tutto bene.
Ad un tratto siamo sposi, l’anello è al dito, le firme sono state fatte, si esce…
Non si può tirare il riso, così abbiamo optato per le bolle di sapone, molto carine e scenografiche. Foto, baci, auguri e abbracci.
I parenti ed amici iniziano a partire per il ristorante, noi restiamo ancora per le ultime foto nella splendida chiesa, nella cripta e fuori.
Partiamo anche noi, con la strepitosa A112 Abarth blu dello sposo, piccola rottura nel seguire la tradizione che vuole che sia l’auto della sposa a condurli al ristorante, in realtà non abbiamo voluto neppure l’autista, l’auto è guidata, con gran soddisfazione ed orgoglio, dallo sposo.
Alcune foto, le più belle, lungo la strada e poi eccoci al ristorante.
È tutto perfetto, è stata una progettazione di mesi, ci ho messo l’anima per realizzare il sogno di creare un’evento unico, speciale.Sono un graphic designer e per questo non volevo lasciare nulla al caso, tutto è stato curato da me, tutto doveva essere tassativamente coordinato.
È stata dura, ma ora è tutto bellissimo.
I camerieri ci trattano come re… “Possiamo iniziare a servire? Possiamo servire il primo?”, sensazioni mai provate e che ti fanno sentire speciale.
Una giornata incantevole, davvero, la più bella della vita.
Immancabili i giochi, i balli e un commovente filmato con le interviste a tutti i parenti.
Così bello da non volere che finisca…
Strepitoso, unico, da ripetere!
Servizi e professionisti del matrimonio di Marzia e Fabrizio
Altre nozze - Torino
Visualizza tutto
Prendi ispirazione da questi reportage
1 commento
Lascia un commento