Il matrimonio di Marco e Martina a Arquà Petrarca, Padova
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M&M
08 Ago, 2020Il racconto del nostro matrimonio
La nostra prima data era segnata per il 12 giugno 2020, abbiamo scelto l'anno in cui mai nessuno si sarebbe aspettato un virus che ha messo in ginocchio tutto il mondo in una situazione di lockdown. Fino a maggio pensavamo di mantenere la data, avevamo già scelto tutti i fornitori e mancavano da decidere i dettagli e fare la prova vestito... per la sposa perché lo sposo "essendo maschio" il "cercare il vestito" è una passeggiata secondo i suoi pensieri. Abbiamo deciso di affidare la decisione se confermare o cambiare la data, basandoci sul viaggio di nozze, avevamo prenotato un bellissimo viaggio alle Maldive, quel viaggio che si fa in questa occasione! Purtroppo ci hanno rinviato il volo e così abbiamo scelto la data in base alla nuova possibilità di viaggio e soprattutto che potesse coincidere la disponibilità di tutti gli altri fornitori. Dopo una sequenza di numeri che sembrava di giocare a tombola... ci siamo Habemus la data, la seconda data, quella di scorta scelta per forza, che non avremmo mai preso in considerazione. Sabato 8 agosto 2020. Non ero entusiasta, non amo il caldo e avrei preferito una data invernale, avevo nella mia mente già ideato il 6 dicembre 2020, ma poi per la preoccupazione che a dicembre sarebbe stato un ritorno maggiore del virus, avevamo paura entrambi di come sarebbe potuta continuare la situazione. Rinviare fino a quanto non ne avessimo potuto più non era la nostra idea, anzi era diventato un peso organizzare il tutto, per tutte le problematiche che il virus ha portato, non era per nulla semplice uscirne vivi, ma insieme e con forza, giorno per giorno siamo riusciti ad arrivare ad agosto. Quest'anno è stato un anno molto particolare, ne abbiamo affrontate veramente molte, come se dovesse essere una prova se veramente eravamo in grado di affrontare il tutto noi due, insieme e ne siamo usciti più forti di prima, alla fine quello che non uccide, fortifica, così dicono. Molti invitati hanno scelto di non venire, dando la precedenza a vacanze già prenotate, alla scusa originale del Covid e altri per motivi banali per paura dell' assembramento. Ma nonostante le persone che si sono autoeliminate non abbiamo mai pensato di cambiare data, perché voleva dire che non ci tenevano, il matrimonio non è un giorno come un altro, un compleanno che arriva ogni anno... è un giorno unico e indimenticabile che non potrai mai sostituire o rifare. Però c'è stato un momento duro da affrontare, un mese prima il nostro migliore amico e testimone ci avvisa che la mamma dopo due anni di lotta contro il tumore stava per perdere quella battaglia per riavvicinarsi a Dio. I dottori le diedero un mese e così fu... Venne a mancare quella settimana e il funerale fu sabato mattina 8 agosto. Non è stato facile, scrissi un post in questo sito qualche giorno prima, anche per autoincoraggiarmi e per darmi forza dalle risposte di altre spose che da distante e virtualmente mi stavano vicino. Per lui sì, avrei rinviato il tutto ad un altro giorno... ma così non è stato. Ho deciso di includere alla nostra cerimonia anche una preghiera per lei e per il nostro amico non presente alla cerimonia. A volte il destino riserva delle coincidenze che fanno paura... avevamo deciso di farlo di pomeriggio già prima di sapere, alla mattina siamo riusciti ad andare al funerale e poi ricomporci per la nostra giornata. Non a tutti capita di avere un funerale alla mattina e il proprio matrimonio di pomeriggio, hai un insieme di emozioni che fai fatica a spiegare e soprattutto a riassumere. Il trovarsi dalla parrucchiera a piangere dal dolore per il tuo amico e per sua mamma... la tensione del matrimonio nemmeno la percepivo, era un giorno come un altro, facevo fatica a ridere e a pensare che da lì a qualche ora mi sarei sposata. Trovai un po' di pace quando arrivò la truccatrice, non potevo più piangere, altrimenti sarei arrivata in chiesa con occhi da panda e lacrime nere fino al décolleté! Mentre mi truccavano arrivò il fotografo, amici e famiglia... fu lì che misi a fuoco che sarebbe stato quel giorno... che mi sarei dovuta vestire con quello stupendo vestito bianco a sirena che aspettavo da mesi infiniti. Dopo la vestizione il tempo corse in fretta, il tempo di salire in macchina ed ecco che alla mia mente arriva un pensiero "mi manca qualcosa tra le mani": era il mazzo di rose bianche comunemente chiamato bouquet, un ridere, per riscendere dalla macchina e aprire casa e prenderlo. Adesso ci siamo, era la volta buona che potevamo partire con già dieci minuti di ritardo. Abbiamo fatto la strada con calma nonostante i minuti che correvano e il nostro già chiaro ritardo di ben 20 minuti! In macchina pensavo che dovevo stare tranquilla, mi stavo squagliando perché mio papà, che faceva l'autista, ha ben pensato di non accendere l'aria condizionata ma di tenere aperti i finestrini! Non posso aggiungere altro... volevo arrivare in chiesa per uscire dalla macchina, non più per l'immenso ritardo. Arrivati davanti alla chiesa il fotografo mi dice di aspettare in macchina. La mia espressione è inequivocabilmente impressa in una foto, che per lui doveva essere bellissima e per me era una coltellata. Io che pensavo di trovare già tutti dentro... invece erano ancora tutti fuori compreso lo sposo! Per cui ho dovuto aspettare l'entrata di tutti... I miei puntini posso far immaginare il mio stato. Arrivato il momento di scendere dalla macchina, ci siamo, è arrivato il mio momento, possiamo entrare, mio papà alla mia destra, si ricordò forse che eravamo arrivati in ritardo per cui la fece molto velocemente che arrivai davanti all'altare prima della fine della musica di accompagnamento. Trovata tra mio papà che non sapeva che fare e il mio futuro marito che non mi alzava il velo, decisi di salutare mio papà per farli capire che era il momento di sedersi e mi alzai il velo da sola. La messa fu veramente bella e emozionante. Dimenticai ogni frase che avrei dovuto dire e fortunatamente il sacerdote aveva stampato in grande il libretto così da leggersi bene tutte le frasi da dire, mio marito fu bravo, le sapeva tutte senza leggere, è stato impeccabile, invece la mia tensione ed emozione la percepirono tutti gli invitati. I violini fantastici, mi resi conto di aver scelto dei brani fantastici e trovai tutti a fine cerimonia con la lacrima e gli occhi lucidi. Tralasciando il gruppo giovanile degli amici già pronti a festeggiare! Un pit stop veloce al bar vicino alla chiesa per gli assetati e in partenza per fare le foto. Il momento più simpatico tra mio marito che mi teneva il velo e il fotografo lo strascico del vestito, salendo in salita tra i ciottoli con i sandali con il tacco 15 a spillo, una goduria che mai e poi mai riproverò! Però Arquà Petrarca bellissima e anche le foto, meritavano la fatica fatta. Era il momento di mettere sotto i denti qualcosa, non avevo mangiato assolutamente nulla fino a quel momento. Arrivati, fummo accolti tra gli applausi e i sorrisi di amici e parenti, le persone che ci tenevamo esserci erano presenti tutti, volò velocemente il tutto.... se tornassi indietro lo rifarei dalla mattina per godermi più momenti ma con il senno di poi la Mattina era dedicata per stare accanto a quell'amico sempre presente che aveva bisogno di noi! Non rileggerò il tutto perchè penso di aver scritto stratantissimo, ma so che quello che ho scritto è stato pensato con il cuore e sentimenti che hanno saputo riportarmi a quel bellissimo insolito giorno insostituibile.
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