Il matrimonio di Marco e Francesca a Ceri, Roma
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M&F
16 Set, 2017Il racconto del nostro matrimonio
Il 16/09/217, il nostro giorno, è arrivato quasi all'improvviso, nonostante lo attendessimo da 11 mesi! È stato preceduto da un po' di frenesia per la conclusione dei preparativi e di agitazione per gli ultimi dubbi ed intoppi, ma anche da grande emozione ed impazienza. L'alba del gran giorno, però, si è portata via qualsiasi preoccupazione e io mi sono svegliata con un enorme sorriso, una tranquillità e una gioia mai provate! Ero veramente avvolta da una bolla di serenità, che mi ha accompagnato per tutta la giornata.
Dalla parrucchiera, la preparazione è passata chiacchierando allegramente, poi a casa ho indossato con grande felicità il mio bellissimo abito ed ho sentito le mani di mia madre trermare un po' mentre chiudeva i lacci. Ormai vestita di tutto punto, ho fatto le foto di rito con parenti e conoscenti passati a casa a salutarmi, ho visto gli occhi lucidi di mia nonna ed il sorriso delle mie sorelle, tagliato il simbolico nastro per l'uscita dal "nido" e poi, approfittando della partenza degli invitati alla volta della chiesa, hottinto al piccolo rinfresco che era stato preparato per loro! Non c'era alcuna ansia ad annodare il mio stomaco, quindi la fame si è fatta subito sentire e nemmeno l'abito bianco mi ha impedito di asseggiare una pizzetta!
Continua a leggere »Il viaggio verso la chiesa, insieme al mio papà e a mio zio che guidava, è stata bellissimo! È continuato infatti il clima di serenità e di piacevole condivisione che c'è stato sin dal primo minuto di quella giornata. Arrivata fin troppo presto, ho aspettato cinque minuti in macchina che tutti gli invitati si sistemassero ai loro posti e poi ho cominciato a salire le scale verso il portone che mi avrebbe permesso di vedere il mio amore, che mi stava attendendo all'altare. Peccato che al terzo gradino mi si è tolta mezza scarpa ed il vento mi ha sconvolto il velo, ma non c'era nulla che posse rovinare il mio umore quel giorno! Così, nonostante l'acconciatura un po' provata, sono entrata in chiesa sotto braccio di papà ed ho visto lui laggiù, con gli occhi lucidi, bellissimo e super emozionato: credo sia stato il momento più bello della giornata!
Dopo la brevissima navata, nella quale non ho visto né sentito nulla, ero già da lui. Papà mi ha sollevato il velo, baciato teneramente la fronte e "consegnato" al mio quasi marito, che quasi non riusciva a guardarmi per paura che gli scappasse la lacrimuccia: io, nonostante la grandissima emozione, non ho pianto neanche per un attimo, ma solo sorriso tanto, tantissimo. Il piccolo santuario che ci ha accolti era pieno dei nostri invitati, nonostante non fossero molti, e sembrava che con la loro presenza abbracciassero noi sposi. La cerimonia è stata toccante, partecipata, personale, celebrata dal sacerdote che ci conosce da sempre e che ha ricordato nelle sue parole anche i miei cari nonni che hanno assistito da lassù.
Allo scambio delle promesse la mia voce ha tremato un mimimo, mentre stringevo forte la sua mano, e lo scambio degli anelli, che ha sancito la nostra unione mentre lo guardavio negli occhi, rimarrà sempre nella mia memoria e nel mio cuore. La mia bella sorellina più piccola, damigella, era lì vicino a noi mentre le altre due testimoni insieme ai migliori amici di mio marito, erano poco più in là.
L'organo che ci ha accompagnato durante la cerimonia è stato suonato dello zio di mio marito: l'ave verum e l'ave maria finale, meravigliosa, sono state cantate dalla mia più cara amica, soprano per passione, dalla voce angelica. Un regalo meraviglioso da parte loro. L'uscita dalla chiesa è stata segnata dalle campane che suonavano a festa, da tanto riso ed abbracci. Poi è arrivata la storica Fiat Uno di famiglia, addobbata a sorpresa dalle mie sorelle e da mio padre: era fantastica! Non sarà un'auto di lusso, ma con i palloncini, il bouquet, i cuori su cofano e parabrezza, il cartello "just married" e perfino i barattoli rumorosi faceva la sua scena!
Il servizio fotografico per i vicoli del borgo medievale nel quale ci siamo sposati è stato piacevole, come non avrei creduto, naturale e rilassato non appena vinta l'iniziale timidezza. Il vento, a tratti molto forte, ha messo ancora a dura prova il mio velo, ma ci ha dato anche l'occasione di fare foto particolari. Due minuti di leggerissima pioggerellina hanno poi fatto di me una sposa appena appena bagnata, ma fortunata, per poi lasciar spazio ad un bel sole. Quindi siamo partiti alla volta dalla location ed io in macchina ho detto al mio ormai marito che potevamo anche andarcene via noi due soli perché la mattinata era stata già talmente piena, significativa e meravigliosa che mi sarebbe potuto bastare così.
Anche il ricevimento che ne è seguito è stato veramente bello! Quando siamo arrivati gli invitati erano impegnati con il buffet di antipasti, allestito sotto un gazebo in mezzo ad una meravigliosa pineta: al nostro ingresso sono arrivati immediatamente due calici per il brindisi e le note della marcia nuziale, suonata per noi dalla mia sorellina-damigella, ora in veste di nostra personale violinista.
La location era addobbata in stile "rustico", con fiori colorati, cuori di vimini, nebbiolina, legno, juta, pizzi, dettagli gialli e arancio che ben si armonizzavano con il contesto, il prato, il verde, gli alberi, le piante da fiore, i divanetti, la veranda e, soprattutto, con l'idea di semplicità e allegria che avremmo voluto per il nostro giorno. Con noi c'erano solo le persone davvero importanti nella nostra vita e questo ha reso tutto molto vero e significativo ed il tempo insieme veramente piacevole.
Il pranzo, al coperto per paura di scherzi del tempo (che però è stato più che clemente), è stato ottimo! Ogni piatto era squisito, gli invitati si sono concessi bis e tris, ed io alla fine ero davvero sazia. Dopodiché siamo tornati all'esterno, dove è arrivata una torta bellissima, particolare e squisita; dopo il taglio, ho radunato tutte le invitate e fatto, per il terrore di alcune e la gioia di altre, il lancio del bouquet, che però è stato preso dalla più giovane di tutte, una bimba di 9 anni, fierissima della sua impresa, ma che certo non pensa al matrimonio né ci penserà per molti e molti anni.
Con la torta è stato aperto un angolo bar con caffè e amari a volontà, biscotti, piccoli dolcetti e della frutta, nonché la confettata fai-da-me, che ha avuto molto successo, mentre in sottofondo c'erano le musiche da noi prescelte. Non abbiamo voluto una festa danzante o una discoteca dopo il taglio torta, ma ci siamo semplicemente voluti godere il posto, l'angolo bar, il sottofondo e gli invitati, dedicandoci a tutti con entusiasmo. Abbiamo comunque fatto qualche foto "pazza" con gli accessori del photobooth.
Al momento di consegnare le bomboniere i miei piedi cominciavano appena appena a risentire delle ore in piedi, ma il cuore era colmo di felicità! Lasciando la location, alcuni parenti stretti sono venuti con noi nella nostra nuova casa e ci hanno tenuto ancora un po' compagnia. Poi però siamo rimasti solo noi, raggianti anche se stanchi, e finalmente ci siamo resi veramente conto, con gioia, di essere marito e moglie!
Se ripenso a quella giornata sento che non cambierei nulla. Non importa che qualche piccola sbavatura ci sia stata, come il velo che non voleva stare al suo posto, qualche menù fai-da-te che ho dimenticato di incollare dietro ai segnaposto e un po' troppe poche musiche portate in location. L'importante è che la nostra giornata ci abbia rispecchiato in pieno, ci abbia fatto stare in allegria con le persone che amiamo, ci abbia permesso di vivere a pieno le nostre emozioni e, soprattutto, è stato il giorno in cui io e lui ci siamo giutrati amore eterno, e questo sarebbe già bastato a renderlo semplicemente perfetto.
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