Il matrimonio di Giusy e Giuseppe a Piazza Armerina, Enna

La mia parrocchia è vicinissima e quindi mi tocca una standing ovation del vicinato, la maggior parte sono invitati al matrimonio visto che siamo cresciuti come una famiglia, la rimanente parte mi strilla gli auguri per strada. Arrivo in Chiesa alle 11.15.

Lì tutto scompare, so che sono passata tra numerose persone ma ho visto e ricordo solo lui, lo vedo ancora, il suo sorriso, la sua emozione.

Salgo le scale con in mano bouquet, mentre paggetto e damigella avanzano con le fedi e Giuseppe mi aspetta già sull'altare, e io ringrazio tra me e me per quella giornata meravigliosa di sole. Ed ora eravamo lì, a guardarci negli occhi e da lì a poco prometterci la fiducia, l’amore, il rispetto per tutta la vita.

E finalmente eccoci pronti, con un almeno mezzora di ritardo. È arrivato il momento di entrare, sono al braccio di mio padre, i bambini camminano piano davanti a noi ed io con gli occhi lucidi intravvedo la gente che mi sorride, è emozionante pensare: “Tutta questa gente per noi.”

Alla fine vedo il sacerdote, che è un nostro amico, Giuseppe saluta e bacia me, ci sediamo. È emozionante quando leggiamo e animiamo insieme la Messa. Poi è arrivato il momento delle promesse, tutti si aspettavano che ci saremmo impappinati, tanta era l’emozione che, soprattutto io, emanavo, ma non è successo, eravamo solo felici!

Non ci siamo fatti tradire dall’emozione e ricordo anche di averlo guardato negli occhi mentre gli giuravo amore eterno.Finalmente dopo le firme e le foto di rito coi parenti siamo usciti mano nella mano, pioggia di riso su di noi, tutti che ci baciano e ci abbracciano… credo di non aver mai ricevuto così tante dimostrazione di affetto.

E poi, bollicine! È sbucato dal nulla (ad oggi non abbiamo ben capito chi ce lo abbia messo in mano!) spumante con i bicchieri, ahimè! Il primo brindisi di una lunga serie!Mentre gli invitati andavano a rinfrescarsi nel Ristobar fronte chiesa con un aperitivo, mio marito mi presenta una bella sorpresa! La macchina non l'avevamo prevista e invece era lì, nel piazzale piena di fiori è stata dura entrarci col mio abito, ma alla fine ce l’abbiam fatta.

Sono arrivata in agrituriosmo tra l’euforia e la gioia. Devo dire che mi sono goduta appieno il pranzo, non volevo mi accadesse come a tutti gli sposi che alla fine non riescono a mangiare niente, ma per noi è stato lo stesso!

Abbiamo per lo più fatto da padroni di casa e mangiato pochissimo. Peccato! Era un pranzo godurioso! Divertentissimo grazie all'animazione di Antonio, e che dire della torta a tre piani? Tutti ci hanno fatto i complimenti per la sua bontà, e il tocco di classe: isola caramelle e isola sigari!

Probabilmente mi giudicherete poco obiettiva, ma credetemi se vi dico che il matrimonio dove mi sono divertita di più è stato il mio!Un giorno meraviglioso il mio matrimonio tutto perfetto, nonostante i piccoli intoppi e ancora oggi, a più di quattro mesi di distanza l'emozione è ancora viva dentro me.