Il matrimonio di Flavio e Milena a Erba, Como
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F&M
29 Apr, 2016Il racconto del nostro matrimonio
Quando organizzi il tuo matrimonio speri sempre cha vada tutto bene e che il tempo sia bello, fai qualche ballo propiziatorio affinchè avvenga, ti rivolgi ai maghi, alle streghe e spesso accade il contrario. Noi siamo stati baciati dalla fortuna, avrei firmato per avere una giornata così ma ora passo passo vi racconto cosa ci è successo!
Fino al giorno prima tutto di corsa, i preparativi ti assorbono al 200%. Noi non eravamo tesi per la cerimonia, ma per l’apparato organizzativo. Abbiamo fatto tutto da soli e in soli 2 mesi, ma siamo stati bravi. Logico, la sera prima manca qualcosina, qualche sciocchezza: i petali delle rose da buttare al posto del riso nel prato del castello e i fiocchi per le auto; i primi erano stati l’ultimo dei miei pensieri e quando mi sono informato, wow, avevano dei prezzi assurdi!
Avevo pensato di fare razzia nelle aiuole dei vicini, ma all’ultimo momento ho trovato un fiorista che preso da pietà, con i miei occhi alla John Belushi (v.di The Blues Brothers quando prende in braccio la sua ex moglie in procinto di ucciderlo, si toglie i famosi occhiali da sole neri, la guarda intensamente e poi la lascia cadere per terra nel fango delle fogne dove stavano correndo), mi ha riempito un sacchetto di splendidi petali di tutti i colori; per i fiocchi invece i miei amici hanno insistito, alla “facciazza” loro e con il papà di Milena la sera prima abbiamo imparato a fare le coccarde, potrebbe essere il prossimo lavoro!
Continua a leggere »Alle 23.30 a letto, la mattina sarebbe arrivata presto ed infatti senza neanche accorgersi la sveglia già suonava. Aveva un rumore diverso, non era come in un giorno lavorativo quando la vorresti spaccare, quando non ti vuoi alzare mai, ma un suono più dolce ed emozionante: ti ricordavi che c’era qualcosa di diverso! Oggi ti devi sposare.
In piedi alle 6.30 con Milena e i suoi genitori che si stavano preparando, alle 7.30 partenza da casa, passaggio per prendere Alessia, la testimone della sposa e diretti verso il Castello di Casiglio. Li alle 8 arrivavano le ragazze per trucco e parrucco e già che c’ero ne ho approfittato anche io: di corsa in camera, fuori la giacca, la maglietta, le calze, con i pantaloni arrotolati come quando cammini in un fiume e lavaggio veloce dei capelli. Pettinatura selvaggia, con i capelli sbarazzini come piacciono a me e sprint per tornare a casa. Milena si è preparata li al Castello mentre io non potendo vederla ritorno tra le mura amiche. Come spesso capita quando corri e devi fare qualcosa di “appena un poco importante” capitano gli imprevisti: uscendo di corsa dalla camera ho lasciato la giacca, ma ahimè le chiavi di casa!
No! E adesso! Io mi dovevo cambiare. Fortuna che ci sono i genitori e mio padre (scommetto che quando mi ha sentito si è messo a ridere) mi ha portato con urgenza le chiavi di scorta.
Dei preparativi di Milena non vi posso parlare, non c’ero, ma vi racconto in breve i miei. Con l’arrivo dei testimoni Danilo e “Dese” Alessandro, ho cominciato a cambiarmi con un brindisi volante e qualche foto fatta da Vezzo. Tutto procedeva nei migliori dei modi. Orario perfetto per arrivare in anticipo al Municipio di Cucciago dove alcuni invitati erano già arrivati: primi saluti, un abbraccio, qualche parola e poi subito nella sala cerimonie. Li mi aspettavano Laura e Cristian, i nostri angeli custodi che ci hanno permesso di sposarci nello stesso giorno del pranzo nonostante fosse festa nazionale: oggi è il 25 Aprile, la Festa della Liberazione. E la sposa?
Be, lo sapete anche voi. Quando mai si è vista una sposa arrivare in orario? Già è donna e sono quasi sempre in ritardo, in più oggi è sposa e quindi il ritardo raddoppia, ma io aspettavo, impaziente, forse un po’ di tensione c’era, ma quella positiva. Non vedevo l’ora di vedere Milena e quando si è aperta la porta un raggio di sole, no il sole intero è entrato in sala! Era stupenda, radiosa, bellissima, col suo vestito con gonna pomposa di tulle ed un corpetto nero pieno di luccichii che ne esaltava la sua sensualità, eleganza e bellezza. Era una principessa ed io mi sentivo dentro una favola, la nostra favola e lei era la mia principessa!
La cerimonia è stata molto semplice ma empatica, i click delle foto erano la musica che ci accompagnava nelle parole di lettura ed il nostro SI il ritornello della nostra canzone: applausi, baci, saluti, riso, tanto riso che lanciato in area ricadeva su di noi.
Il primo passo, quello più importante era appena stato sancito, ora non si parlava più al singolare ma sempre di noi! Eravamo sposi.
Stupendo, siamo solo all’inizio, tutti in macchina e direzione Erba, al castello ci aspettano. La serpentina di macchine si spezza tra i vari sensi unici di Cantù, ma senza difficoltà ci troviamo nelle vicinanze della metà. La macchina della sposa, la Opel Mokka rossa fuoco guidata da Gaia si ferma poco prima del castello dove una carrozza nera con interni in pelle chiara e splendidi cavalli bianchi la aspettava. Salita coi suoi genitori, il cocchiere da il segnale e il viaggio continua. Con un’entrata regale, come in una fiaba , il leggero trotto li porta alla corte del castello dove io insieme a tutti gli ospiti la stavamo aspettando.
La giornata è sempre più viva, sono le 11.30 ed il sole bacia il viso di Milena. Gli invitati rimangono affascinati dalla bellezza della sposa e si portano nel green dove regali sedie bianche poste su due colonne creano uno splendido tappeto verde di erba accarezzato da petali bianchi per indicare la navata principale dove con un passo musicale Alexander, il padre, accompagna sotto braccio la sposa. Avete in mente quando suonano le trombe, si aprono le porte ed il re e la regina vengono presentati? Noi ci sentivamo speciali, gli unici protagonisti di questo momento. Mio cugino Luca ci ha sposato con una cerimonia vera, piena di momenti di gioia. Con le sue parole ci ha fatto battere il cuore fino alle splendide frasi dette dai testimoni. Alessia, Milena e altre invitate hanno lasciato libero sfogo alle emozioni e le lacrime piene d’amore si sono viste sugli occhi di molti, ma vi assicuro che nessuno ha tagliato le cipolle. Da qui è iniziata la festa: il servizio del Castello di Casiglio è stato super come il lavoro del giornalista, dei fotografi. Grazie a tutti per la splendida giornata, voi siete stati i nostri protagonisti.
La giornata è continuata nel migliore dei moli, ma ora il sonno mi distrugge e domani si parte per viaggio ei nozze. Ci sentiamo dopo il ritorno
Grazie
Flavio e Milena
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