Il matrimonio di Chienyewa e Giuseppe a Roma, Roma

Il racconto del nostro matrimonio

Sveglia all'alba, ma poco male, l'emozione c'era ma non si percepiva, in famiglia quasi fosse un gioco, foto, scherzi, risate. L'abito indossato come se lo si stava scegliendo per la prima volta, poi direzione chiesa. Arrivato tra i primi, si da il benvenuto un po'a tutti, quasi fossi l'intrattenitore in attesa dell'ospite d'onore. Il tempo scorre veloce ed in pochi minuti percepiti arrivano le 11, le 11.10, le 11.20, la sposa si sa, è sempre un pò in ritardo. Iniziano le battute di rito: "Ci avrà ripensato, ma sapeva l'orario?". Tutto è gestito con una serenità figlia dell'età. All'improvviso un silenzio assordante incombe sulla chiesa e capisci che è il momento, in un attimo cambia tutto, sembra come se il prete abbia dato l'ordine telepatico di mettersi tutti al posto di combattimento, ma non è una guerra si sa, quella inizia dal giorno dopo, con la vita matrimoniale. Inizia la marcia nuziale ed eccola lì, la sposa, la mia sposa percorrere quei metri. Ora si che l'emozione si fa sentire e si porta via la voce. Io, un omone con un filo di voce e gli occhi lucidi, sta stuccedendo davvero? Mi sento sicuro, forte, ci sono i miei amici di sempre, la mia famiglia, ma in quel momento sei solo a cavalcare l'onda, dopotutto essere soli è il collaudo di un surfer della vita. Ti gusti la cerimonia, un po'da protagonista, un po'da ospite, ma va bene così, del resto tutti i riflettori non sono per te. Finita la cerimonia inizia il tran tran di foto, auguri, coriandoli e ci si ritrova a fare l'ingresso nella location. Il pranzo vola, ovviamente per chi mangia, per gli sposi giusto qualche assaggio e tante foto, i tavoli ci reclamano, gli amici, i parenti, tutti vogliono foto e chiacchiere e noi ovviamente vogliamo che tutti abbiano la stessa importanza che abbiamo noi. Del resto la frase di tutti è stata: una festa di tutti, il clima giusto per divertirsi tutti, come se fosse un giorno di festa collettivo, tipo il Natale e Capodanno messi iniseme con il Ferragosto e la Pasquetta.