Il matrimonio di Chiara e Andrea a Pezzaze, Brescia

Un clacson suona sono due amici di infanzia che a mia sorpresa con un carretto di nostra invenzione che fu accantonato mi vengono a prendere per portarmi alla chiesa, il carretto è molto bello ridipinto e tirato a festa. Ci incamminiamo e il corteo per il paese mi fa vedere molte persone affacciate che salutano dal balcone, arrivo alla nostra chiesa che con la sua visuale mi permette di vedere la casa della mia allora promessa sposa. Cerco di vedere se sta arrivando sulla sua bellissima Bmv bianca ma, niente non vedo abbastanza. I minuti sembrano ore, ma arriva, lo capisco da tutta la gente che si affolla sulla salita che porta alla chiesa con cellulare impostato sulla fotografia, tutti pronti a immortalare l’attimo della scesa. Eccola è semplicemente bellissima. Un bacio sulla guancia e tutta la gente già ci circonda, fatichiamo a entrare in chiesa. Il don accelera i tempi entro io con mia madre e poi lei con il padre davanti i pargoletti degli amici che fanno cadere petali di rosa sul tappeto bianco messo dalla nostra gentile fiorista. La cerimonia è un mix di forti emozioni, la predica del nostro amato don di infanzia fa riflettere e i nostri occhi si gonfiano un poco ed ecco con un si lo voglio e gli anelli sul dito. Siamo marito e moglie, Andrea e Chiara oggi sposi. L’uscita dalla chiesa è un classico con lanci di riso, tubi spara petali e bolle di sapone, anche se a differenza dal solito mi trovo i miei 10 atleti di sci alpino di 8-11 anni che hanno tutti la maschera da sci indosso è stato per me molto bello. La primissima tappa la facciamo dalla nonna anziana di Chiara, è al ricovero del paese. Nella sala di svago i nonni, vedendoci entrare furono sorpresi. I loro sorrisi sembravano per un attimo averli riportati nel passato. La nostra nonna ci squadrò e una volta capito ci baciò in continuazione, anche questo per noi sarà un suo piacevole ricordo proseguendo verso il ristorante da noi scelt. Saliamo lungo la strada che passa per Polaveno proprio in centro al paese si presenta una stretta e lì compare un cartello con la scritta STOP ed eccoci alla prima stappata un traffico bloccato, un tavolino la bottiglia e due bicchieri! Si brinda tra applausi e macchine che suonano, moto che rombano. Si riparte per il ristorante, in pochi minuti siamo arrivati. Il posto col sole si presta benissimoe risalta tutta la sua bellezza, dal giardino alla vista su tutto il lago di Iseo, è mozzafiato!

Il sole è al momento complice. Il buffet e la filatura artigianale in loco della mozzarella, ( fatta da un caro amico ) attrae molti ospiti e la degustazione non lascia scampo a qualche scambio di opinioni con il casarosi. Si scende in sala e inizia l’abbuffata, 8 tipi di antipasto carne e pesce, due primi due secondi dolce e si arriva in un batter d’occhio, nella pausa sorbetto gli ospiti escono per una boccata d’aria noi ne approfittiamo per far arrivare a ognuno di loro la nostra bomboniera. Un barattolo con i confetti è un nasino rosso la nostra è una donazione ad una ssociazione che lavora nel campo della pediatria degli ospedali limitrofi. Alle 19 si sale nella sala alta del roccolo dove ahi noi inizia a piovere! Giusto in tempo perché niente paura siamo all’interno della struttura ermeticamente sigillata. 200 persone che si danno al ballo, agli scherzi e all’open bar e alla confettata messa a disposizione. Verso le 19:30 smette di piovere si riaprono le porte e l’aria fresca non dispiace a nessuno. La torta arriva, la nostra canzone, la bottiglia e tutti in coro bacio, bacio, bacio ci guardiamo e per un attimo sognamo e via da lì il delirio, canzoni su canzoni molte in karaoke, ancora un break arriva il turno della pasta Party! La serata si conclude verso l’una di notte, il pullman degli amici riparte per casa noi restiamo nella bella camera messa a disposizione per noi sposini. Il resto è top secret. Sposarsi è per sempre! Se si è convinti è davvero bello!