Il matrimonio di Andrea e Sabrina a San Lazzaro di Savena, Bologna
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A&S
13 Lug, 2019Il racconto del nostro matrimonio
Caro diario,
oggi ti parlerò di Andrea e Sabrina, lui gelataio e lei una semplice impiegata d'ufficio.
Dopo 2 anni di fidanzamento ufficiale, il 31 ottobre 2018 finalmente è arrivata la fatidica proposta di matrimonio. In pigiama, davanti a una bella fiorentina e una bottiglia di chianti. Che dire, non la classica proposta di matrimonio che sognano tutte le ragazze, ma questo è Andrea e io ho deciso di sposarlo anche se non è un romanticone; da lì tutti i preparativi per un giorno davvero indimenticabile.
Il tema del matrimonio? Viaggio. Lo abbiamo scelto in virtù della nostra grande passione. Il giorno prima del matrimonio? Ovviamente, come da tradizione, a casa dei miei genitori.
Ore 23.30: mi sono stesa sul letto della camera in cui ho passato i momenti belli e brutti della mia infanzia, pensando che il giorno dopo sarebbe stato uno dei giorni più importanti della mia vita. Ho provato ad autoconvincermi e di dormire per essere più fresca il giorno dopo e per non portare i segni di una notte insonne ma, non so come, mi sono ritrovata con in mano il mio cucchiaio preferito e il mio amico di sempre: il barattolo di nutella da chilo. Stranamente non ho avuto sensi di colpa nel mangiare quella buonissima crema marrone, ma è anche vero che questa volta non era sufficiente a calmarmi.
Continua a leggere »Dopo un pò di bruciore di stomaco e aumento della glicemia, sono riuscita a entrare in una sorta di dormiveglia. Verso le 6.00 in casa si respirava già la frenesia del fatidico giorno e tutti i componenti della famiglia erano in piena attività già dall'alba.
Già iniziavamo male! Le previsioni del tempo indicavano temporali proprio nella fascia oraria scelta per l'aperitivo e questa per una persona così tranquilla come me non è stata sicuramente una bella notizia; mettiamoci anche un principio di brufolo dovuto alla nutella della notte prima, direi che eravamo in una botte di ferro.
La casa incominciava a riempirsi di amici e parenti e questo non mi rilassa per niente: una sorella che più in ansia di me passeggiava avanti e indietro con il suo abito da cerimonia, un padre che non trovava i calzini dello stesso colore e che si è annodato un paio di volte il dito per fare il nodo alla cravatta e una madre che faceva anche lei avanti e indietro in salotto con i tacchi per cercare di avere una camminata fluida.
In lontanza iniziavo a sentire il suono delle campane, la casa è svuotata e siamo rimasti io e mio padre a scambiarci qualche lacrimuccia. Nel frattempo è arrivata anche la macchina dalla quale è sceso Pierino, che si è calato nella parte di conducente personale indossando papillon e cappello da autista.
Ragazzi, il momento era giusto, eravamo partiti e non avevo portato con me il sacchetto per la ventilazione; i tragitto è stato breve. Siamo arrivati davanti alla chiesa e sul sagrato ci attendevano il parrocco e i fotografi; parenti e amici si sono accomodati all'interno della chiesa.
L'ansia era a mille, nel momento in cui stavo per entrare mio padre mi ha ceduto il braccio e poi l'ho visto lì, all'altare, che mi attendeva. Andrea, l'uomo che aspettavo da una vita, tutte le mie ansie sono sparite.
Nel momento delle promesse, con le lacrime agli occhi, l'ho guardato e ho capito che è lui l'uomo per me. Eh sì, che dire, adesso siamo proprio marito e moglie. Insieme, mano nella mano, siamo usciti dalla chiesa tra chicchi di riso e petali di rose, per salutare tutte le persone presenti al nostro fatidico giorno del sì.
Tra file chilometriche di parenti e amici, siamo risaliti in macchina per andare verso il luogo del ricevimento.La festa è iniziata con un ricco aperitivo nel giardino del relais con piatti semplici, del territorio, di prima scelta, con polaroid e photoboot. La cena si è tenuta di fronte alla piscina del relais.
Al termine della cena, tra scherzi vari e video fatti dagli amici, ci siamo spostati al buffet di dolci e frutta e accanto è stata allestita la confettata, l'angolo rum con cioccolata e sigari che è stato molto apprezzato dal genere maschile.
E dopo così tanto zucchero cosa mancava? La torta nuziale fatta da mio marito con tanta fatica ma molto apprezzata da tutti gli invitati.
Al momento del ballo padre e figlia ce l'abbiamo fatta, abbiamo lasciato senza parole tutti tra WMCA, Gnam Gnam Style e latino americani. Siamo riusciti a non farci beccare da nessuno.
Un evento raro sapete quale è stato? Far ballare mio marito. Eh sì, ci sono proprio riuscita, non so come ho fatto; secondo me è stato l'alcol.
Che dire: tra risate, foto e balli, la serata è giunta al termine.
Grazie a tutti per aver partecipato al giorno più importante della nostra vita.
Sabrina e Andrea
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