Il matrimonio di Stelvio e Giulia a Siracusa, Siracusa
All'aperto Estate Giallo 9 professionisti
S&G
01 Set, 2019Il racconto del nostro matrimonio
4.45 ti svegli e non riesci più ad addormentarti. Riguardi le previsioni meteo compulsivamente come fai da luglio circa, quattro siti diversi più il satellite... coperto! Che palle... Riguardi, non è cambiato e il cielo al sorgere del sole è un tappeto di nuvole a pecorelle. Primo settembre Sant'Egidio come mio padre, 1.09.2019 la numerologia dell'inizio e della fine che si ripete per due volte nella data, il sole è nel segno della Vergine, passeggio nervosa nel giardino dell'albergo dove mi preparerò e spero le lancette scorrano veloci. Oppure no... sono le 8.45 e nel gruppo delle testimoni iniziano ad arrivare notizie pessime: otite peggiorata e un aereo domani, tutore al polso per una caduta rovinosa con crumble di placche in gola, raffreddore smocciolante... Solo una ancora integra arriva alle 10.15 portandomi il caricabatterie e non poco sollievo. Piove. Le ore iniziano a prendere velocità, arrivano le testimoni, ci si prepara, la mamma tutta bella impupata, mi accomodo alla sedia del restauro dopo qualche ora passata con bigodini in testa stile zia Assunta. Alle 14.30 arrivano i fotografi mi sento come poco prima dell'esame. Ma non ho nulla da ripassare, solo mille tarli in testa, non sono riuscita a dimagrire come volevo, mi sento bruttissima nonostante il trucco, non devo mettermi di profilo, il mio naso è osceno, le braccia ben larghe perché sembrano due cotechini. Piove ancora. Iniziano le foto e sono in piena rigor mortis. Uno stecco, proprio io che amo fare le foto. Agli altri... Impacciatissima... È il momento di infilare il vestito. "Maci" (espressione messinese) che complicato. Ok guarda lì, naturale, non così seria, accarezza lo specchio, affacciati. Brava dai ti stai sciogliendo (ma unni!) Oh, che bello stanno arrivando le mie amiche anche, la zia, la cugina con la piccolina. Piove. Ecco finalmente lo zio che mi accompagnerà da lui. Ma lui come sta? I fotografi mi dicono che è serenissimo, meno male, almeno tu amore. Le mie testimoni non sanno più che fare per alleggerirmi: cantano, ballano, mi fanno bere spumante e improvvisano sketch. Ma è arrivata la macchina. Cavolo ma sono le 16.55, è tardissimo! Presto andiamo, che palle voglio un po' di luce per le foto così non ci arriviamo. Uffa! Dai, dai! Più veloce... Oh arrivati finalmente! Ehi, ma sta uscendo il sole, andiamo zio. Ecco la mia nipotina bellissima e raggiante; sento la mia musica: "Your love" di Ennio Morricone, ricordo che quando l'ascoltai cantata da Desirée Capaldo ne fui rapita. Il mio passaggio preferito è nella seconda strofa, ma per comodità andrò all'altare con la prima. Andate bambine cominciate pure, intravedo gli ospiti, ma la piccolina si imbarazza e mi corre incontro. Quanti sguardi estranei su di lei, la congedo dolcemente e rassicuro mia nipote dicendo di proseguire sola, ormai sono tutti qui, li vedo tutti, riconosco occhi, sorrisi, ma lui è nascosto, devo girare l'angolo. La musica è arrivata alla mia strofa, "I woke and saw you there beside me as before, my heart lept to find you near, to feel you close once more, to feel your love once more" sotto un arco di fiori e limoni illuminato dal sole tu sei lì, hai un sorriso spaziale. Ti piaccio e immediatamente mi piaccio anch'io, mi vedo nei tuoi occhi bellissima, leggera, eterea come sognavo di essere. Sono davanti a te, lo zio ti dice "mi raccomando" e tu mi fai accomodare. Come siamo strettini, inizia la cerimonia e ti cerco spesso, cerco la tua mano mentre si alternano le nostre canzoni e i nostri amici che leggono lettere bellissime, come siamo fortunati, abbiamo seminato bene, le loro voci si rompono frequentemente, sono emozionati ed emozionanti. Il rito dei nastri, l'abbiamo scelto a sensazione come un po' tutto. Poi lo facevano pure in Got! Ora però tocca a noi, ci sono le nostre promesse. Vediamo che hai scritto, tu che sei sempre stitico con le parole, sono curiosa come una scimmia! Parli delle guide, della nostra amicizia, dei nostri progetti, dei nostri valori e ti guardo ammirata, non me l'aspettavo... Sei stato bravissimo! Ora tocca a me. Quasi non la ricordo più. Ah sì, sì mi ricordo "una promessa poetica" come la definì la mia testimone. Incentrata sugli astri, sull'universo, un po' scientifica ma molto romantica, la scrissi di getto un pomeriggio a casa, piansi un botto e i gatti iniziarono a farmi le fusa. Spero ti piaccia... invece no. Non ti sta piacendo, stai piangendo, amore mio la stai sentendo proprio come l'ho sentita io. Che meraviglia. Ti sei sciolto! Sono felicissima, ci baciamo e intorno vedo tanti fazzoletti su volti sorridenti. È piaciuta la nostra cerimonia non convenzionale, la celebrante è stata bravissima, mi sento benedetta da questo albero di ficus, dalla Terra, dal Sole, sento Dio in ogni foglia, in ogni raggio che ci sta mandando per illuminarci, è intorno e dentro di noi, è Amore. Sento così "Celeste" di Zucchero scelta per caso, perché ami Zucchero, perché il testo parla di noi e di questo momento ed è tutto così bello, sembra un cielo pieno di stelle. Arieccoli i miei amati Coldplay è tempo di dare ritmo! Hop hop, volano i palloncini in cielo e scappiamo per usufruire dell'ultima ora di luce. Abbiamo fretta, forza toglietevi dalla strada, al solito smette di piovere ed escono tutti come i "vavaluci"! Basta, troppa fila, andiamo a piedi e saliamo in barca con la troupe. Spero di non soffrire il mal di mare, il cielo è di nuovo coperto. E va be' non mi importa più, qua ci chiedono di fare i sexy, i romantici, non sanno che non è esattamente il tuo stile. Però ce la caviamo... chissa come verranno queste foto vicino il castello. Al ritorno il nostro team di single ci attende, loro non hanno pupetti affamati, "zite" con le caviglie gonfie, "ziti" stanchi. Ci seguono, ci dissetano porgendoci ognuno il loro drink, tenendomi lo strascico. Sento che saranno gli ultimi e usciranno con noi e lo dico ad alta voce. Camminata in Ortigia di domenica sera post pioggia. Tra auguri, sguardi strani, battute trite e ritrite, gente che ci saluta, "congratulations" degli stranieri, la nostra bella isoletta si illumina con i lampioni, siamo al centro dell'attenzione, ma inaspettatamente sei tu quello più disinvolto. Oggi sei proprio una sorpresa continua! Iniziano ad arrivare foto di coppe, maschi vestiti da femmine... Ma che sta succedendo al castello? L'animazione intrattiene gli ospiti con giochi e caccia al tesoro. Abbiamo fatto bene ad affidarci a loro, sembrano tutti divertiti. Ma presto, è tardi sono già le 21, rientriamo per la cena. Mi dici che alla fine hanno allestito dentro perché fino a un minuto prima che arrivassi pioveva e non si poteva rischiare... E va be'... Dopo il buffet però mi rendo conto che la scelta è stata provvidenziale, siamo tutti vicini, i climatizzatori attenuano l'umidità che sta salendo dopo la pioggia. Sì sì meglio dentro, è tempo di giocare, brindare, cantare, cenare, leggere i segnaposto, che bellini, che bello il tableau, la mia wedding planner è stata bravissima. Dal primo momento che l'ho conosciuta per via di una promozione online, mi ha dato la sensazione di essere sveglia, attiva, creativa e poi sempre così educata; la vedo muoversi svelta per il locale con suo marito e il loro cucciolo nel passeggino. Ma tutto ha iniziato ad accelerare da quando siamo tornati, mi ritrovo a ballare il nostro "lento" quella canzone di discoteca dal nome impronunciabile che nell'ottobre del 2013 ti dissi sarebbe stata la nostra canzone! Dopo parte il trenino ed è la fine, tutti sono in pista, la musica è quella che piace a noi, un po' truzza ma trascinante, si balla, si suda, non smetterei mai! Ma arriva il momento della torta nel cortile interno, davanti un tavolo da confettata splendente con i nostri, colori, e quanti fiori! Luccica tutto e i nostri occhi sopra tutto. È tempo di conti e saluti e tu da bravo neocapofamiglia ti dividi tra saluti agli zii, ai parenti, agli ospiti forestieri che stanno andando tutti via. Ma perché? Cavolo sono le 2.30, il tempo è collassato. Lo staff inizia a smontare pian piano, restano solo i testimoni, saluto i fotografi, il catering, la fioraia, la wedding planner. Ci avviamo alla macchina e siamo noi e 4 i testimoni single. Te l'avevo detto io! Hanno resistito imbottiti di cortisone, antibiotici e vinello! Sono lì sempre sorridenti, sempre con noi! Salutiamo, lasciamo tuo papà a casa con il materiale recuperato e finalmente andiamo in camera. Leggiamo i biglietti e continuano a scendere le lacrime ma ora sì, siamo stanchi. Ci addormentiamo mano nella mano. Sono le 4.45.
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