Il matrimonio di rossella e giuseppe a Roma, Roma
Di sera Estate Viola 6 professionisti
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31 Lug, 2015Il racconto del nostro matrimonio
Ho conosciuto Giuseppe 7 anni fa all'età di 36 anni, quando pensavo che sarei rimasta single nella vita per le varie vicissitudini. Io romana ma domiciliata a Parma e lui romano domiciliato a Roma. Ci siamo conosciuti durante le mie vacanze "romane". Non è stato amore a prima vista, un semplice buon ferragosto, mandato come risposta ad un suo SMS per ben 15 volte è stata la nostra prima conversazione. Da li è cominciato il nostro conoscersi lungo un filo di telefono, fino al primo bacio il 9/09/2008. I primi due anni sono stati duri avanti e indietro per ambedue Roma Parma, ma poi finalmente ho avuto il trasferimento e sono tornata a Roma e da qui cominciamo a convivere. Lui non mi aveva mai regalato un anello o fedina ed io scherzavo sempre su questa cosa, fino a quando una domenica, tornavo da lavoro e mi fa una sorpresa,una crostata con sopra scritto "mi vuoi sposare" con anello con brillante annesso.,Giuro mi sono emozionata è stato bravo mi ha fatto credere che io e lui avremmo sempre convissuto e invece mi sono sbagliata.
Continua a leggere »Il giorno del nostro matrimonio all'appello mancavano i suoi genitori e sorella perché non mi hanno mai accettata, la storia è lunghissima ma noi incuranti e dispiaciuti della loro assenza ci siamo sposati perché ci amiamo, abbiamo lottato per il nostro amore. La notte prima del matrimonio ho dormito con lui ed è stata l'ultima da fidanzati.
La mattina con calma mi sono alzata e sono andata a casa da papà e mamma e da li sono cominciati tutti i preparativi. Niente lacrime, anche se di felicità, solo sorrisi, la gioia era talmente tanta che niente avrebbe potuto cambiare le cose, la nostra festa da dividere con chi ci ama. Il caldo ha fatto sciogliere tutti gli invitati e lui la prima cosa che mi ha detto quando mi ha visto, sull'altare è: "sono tutto sudato" con un sorriso immenso.Tutto è stato semplice, caldo, in famiglia.
All'uscita della Chiesa il solito lancio del riso, no, mio fratello aveva un pacco da 2 kg a parte. Per l'evento ho scritto una poesia" l'amore è" ed ogni tavolo c'era un aggettivo che lo definiva, impresso su un palloncino. Alla fine della cena tutti fuori a l'aria aperta tutti i palloncini fuori, in mano gli invitati avevano un palloncino con una luce dentro, noi sposi due a forma di cuori dove apporre un desiderio e via tutti i palloni al cielo, con la canzone del volo come sottofondo. Il matrimonio è finito con gli invitati giovani tutti con la parrucca anche lo sposo. La sera, finita la festa, siamo saliti nella stanza nell'hotel una bottiglia in mano di champagne, sul bordo piscina, con il lago di Castel Gandolfo come sfondo, con la luna e le stelle che ci guadavano mentre brindavamo agli sposi. Auguro a tutti di trovare l'Amore così, con la A maiuscola.
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