Il matrimonio di Riccardo e Marta a Vicenza, Vicenza
Eleganti Inverno Bianco 5 professionisti
R&M
28 Dic, 2014Il racconto del nostro matrimonio
Una volta decisa la data abbiamo cominciato a cercare la location, volevamo qualcosa di romantico ed elegante quindi la villa ci è sembrata la scelta adatta. La cosa più importante per me era che non ci fossero riferimenti al Natale perché lo trovo un tema troppo usato e di certo non avrebbe stupito gli ospiti.
Tenendo conto della stagione, abbiamo deciso di utilizzare il bianco e il marrone come colori chiave. Con il marrone la scelta più ovvia era il legno che abbiamo utilizzato nelle composizioni floreali, nelle bomboniere, nel tableau mariage e nei segnaposti. Per i fiori abbiamo usato amarillis e tulipani bianchi in chiesa, rose bianche in villa. Il mio vestito era stile principessa color rosa cipria, con il corpetti di swarovski e la gonna in tulle piena di brillantini. Ho abbinato le scarpe, una stola di pelliccia, un coprispalle in tulle e nei capelli ho messo due fermagli di swarovski. Lo sposo invece aveva un completo gessato in nero e viola con la camicia viola chiaro, molto elegante.
Continua a leggere »Il momento per me più emozionante durante i preparativi è stato quando ho trovato il vestito giusto, ne ho provati parecchi e quando li indossavo mi piacevano, ma non mi emozionavano e non mi trasmettevano nulla, quello che ho scelto invece appena me lo sono vista addosso nella mente, ho immaginato il mio futuro marito sull'altare che mi guardava percorrere la navata della chiesa emozionatissimo. In quel momento ho capito che era quello il mio vestito e che non ce n'era nessun'altro che mi avrebbe reso felice.
Il momento più difficile di tutta l'organizzazione è stato sicuramente gestire lo stress la settimana prima delle nozze, perché per quanto tu ti prenda in anticipo (io per fare le cose con calma ho cominciato 13 mesi prima) ci sarà sempre qualcosa di cui ti sei dimenticata, che non avevi calcolato o che è capitato per caso. Nel mio caso, 3 giorni prima delle nozze, non avevo ancora il numero definitivo di invitati e, nonostante avessi già ingaggiato dei musicisti per suonare in chiesa, il mio parroco mi ha detto che durante il matrimonio avrebbe cantato il coro della parrocchia. Sono andata in tilt! Fortunatamente il mio futuro marito mi ha calmata e insieme abbiamo trovato una soluzione e abbiamo sistemato tutto in tempo. Insomma, tra intoppi vari: cuccioli indemoniati che ti distruggono la casa, parenti francesi da ospitare che risultano più del previsto, bufera di neve del giorno prima, scleri dell'ultimo minuto e un quarto degli invitati ammalati siamo arrivati alla mattina del 28 dicembre.
Apri la finestra e per terra è tutto bianco (e buio dato che sono le 5:45 della mattina) però il cielo sembra sereno. Si parte dall'acconciatura e si passa al trucco, con una calma innaturale. Arriva anche il fotografo che continua a scattare maniacalmente. Succedeva tutto in fretta intorno a me e mi sembrava come di fluttuare, avevo la testa vuota e leggera, mi muovevo meccanicamente come una bambola. Dieci gocce di valeriana per sicurezza e si scende dagli ospiti che mi guardano a bocca aperta e mi abbracciano, mi baciano, io non capisco più niente. Non mi accorgo nemmeno di salire in macchina.
Mi sveglio da questa specie di coma e mi ritrovo davanti alla chiesa, con in mano il mio bouquet che non so da dove sia sbucato e con accanto mio papà che mi sta stritolando il braccio da quanto stringe. Mi rendo conto di cosa sta per succedere e mi prende il panico.Stringo mio papà ed entro in chiesa ondeggiando. Solo a metà navata mi rendo conto che stanno ancora suonando la Primavera di Vivaldi con cui è entrato lo sposo, dovevo aspettare ma ormai. Arrivo all'altare, vedo Riccardo e mi calmo un po'. Parte il Canone di Pachelbel (con cui dovevo entrare io) e nessuno sembra essersi accorto di niente per fortuna. Ci sediamo e cominciamo.
La liturgia è volata, sembrano passati 5 minuti che ci ritroviamo sopra all'altare per scambiarci le fedi e dopo altri 5 minuti siamo sopra di nuovo e stiamo firmando un grande librone. Mi sento un po' stordita ma sicuramente più cosciente di quando sono entrata. Scendiamo dall'altare ed una folla di persone ci travolge con baci e abbracci. Mi gira la testa. Un paio di foto e siamo pronti ad uscire e riempirci di coriandoli dalla testa ai piedi. Cavoli sono sposata.
Arriviamo alla Villa, facciamo un po' di foto all'esterno e un po' all'interno, i minuti volano. Ci viene a chiamare il caposala, gli invitati sono già seduti, è il momento di fare il nostro ingresso. Entriamo e veniamo inondati da tutto l'entusiasmo e la felicità che trasmettono i nostri invitati. Il ricevimento trascorre piacevolmente tra ottimi piatti e divertenti sketch comici. Lo sposo garantisce che il cibo era ottimo, io non ho mangiato quasi nulla: essendomi ripresa dal torpore era cominciata l'ansia ed il mio spirito di organizzazione ha prevalso sul mio stomaco che quindi era completamente chiuso.
E' stata una giornata bellissima che non dimenticherò mai. Vedere i tuoi ospiti che si divertono e che apprezzano tutti i tuoi sforzi dell'ultimo anno ti riempie di orgoglio e il pensare che finalmente sei legata al tuo lui per sempre ti riempie di gioia. E quando se ne vanno tutti (noi avevamo una suite in villa) e rimanete solo tu e lui, distrutti e con la voglia solo di dormire, ti viene quasi da piangere per quanto sei grata di aver potuto passare una giornata così, in cui sei tu la stella, e contemporaneamente, aver sposato l'uomo della tua vita. In quel momento sei veramente felice.
Servizi e professionisti del matrimonio di Riccardo e Marta
Altre nozze - Villa Tacchi
Visualizza tutto
Altre nozze - Vicenza
Visualizza tutto
Ristorante La Veneziana
Villa Selvatico
Villa Canal
Prendi ispirazione da questi reportage
6 commenti
Lascia un commento