Il matrimonio di Michele e Graziana a Catania, Catania
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M&G
06 Ott, 2012Il racconto del nostro matrimonio
Raccontare il proprio matrimonio non è cosa semplice, per chi come me è abbastanza timida, ma cercherò di riorganizzare le idee, mettendo da parte le cose spiacevoli e raccontandovi ciò che di bello ho vissuto.
Ma prima di dirvi cosa mi è successo quel giorno vorrei raccontarvi come ci siamo arrivati.
Io e Michele ci siamo conosciuti una sera tra amici e da subito è scattata la scintilla... Subito insieme, abbiamo lasciato i nostri rispettivi fidanzati e diventati una cosa sola. Dopo appena 4 mesi abbiamo deciso di avere un bimbo. Tutti increduli, ci dicevano "siete due incoscienti non sapete che state facendo, proprio tu Graziana che hai i genitori separati come pensi di dare stabilità ad un bambino". Il 24 giugno 2006 ci siamo sposati con rito civile e il primo dicembre dello stesso anno è nata la nostra piccola meraviglia.
Cominciano a passare gli anni e con loro anche la consapevolezza che quel giorno non lo avrei mai vissuto. Ad ottobre 2011 arriva un'altra piccola meraviglia in casa nostra e a febbraio 2012 decidiamo di sposarci in chiesa e battezzare la piccola. Al solito quando annunciamo qualcosa in famiglia tutti rimangono di sasso: "ma c'era bisogno, siete già sposati, ma è ridicolo, avete già due bimbe", e chi più ne ha più ne metta.
Continua a leggere »I mesi successivi per me sono stati come viaggiare sulle montagne russe: un continuo di alti e bassi, ma con assoluta gioia per due motivi principali: quel giorno mio padre mi avrebbe accompagnato all'altare (non ci vedevamo da almeno 6 anni) e la mia famiglia sarebbe stata benedetta da Dio.
Quel giorno è arrivato in un baleno!
Sveglia alle 8, colazione tutti insiema, doccia alle bimbe e poi mio marito va con la piccola! Rimango sola con la pupa grande che si piazza a guardare i cartoni. Tutto sotto controllo: faccio i letti, pulisco il bagno, passo l'aspirapolvere, ed ecco che arriva la mia "cuginsorella". Appena la vedo realizzo che quel giorno è IL GIORNO! Leggo nei suoi occhi gioia, amore, emozione, tutto in una frazione di secondi. Ci abbracciamo e piangiamo... Poi un caffettino per riprenderci e via ad addobbare la scala,lei, la pupa ed io.
Doccia e lei mi aiuta passandomi la crema sulle spalle, proprio come quando ci preparavamo per andare a ballare! ;)
Via col trucco e parrucco. Pian piano arrivano tutti: mamma, papà, fratelli, damigella, zio, vicini... E io lì a far foto come una diva senza curarmi del trambusto che regnava attorno. Mettiamo il vestito, ma "opsss", non trovo gli slip e reggiseno! Ok, niente panico! Chiamo la mia migliore amica e mi porta il reggiseno che ha usato lei 15 giorni prima per il suo matrimonio (anzi anche meglio ha riempito un po' di piu' il vestito) e ho messo uno slip semplice in microfibra senza cuciture. Ok, sono pronta! Esco dalla camera e mi sento una vera sposa: in quel momento tutte le persone più importanti della mia vita erano lì a sorridere e a farmi complimenti! Mio padre con gli occhi lucidi, il mio fratellone tutto orgoglioso, mamma non vi dico. Facciamo altre foto e giù in macchina! Non so perchè ma per tutto il tragitto mi sono preoccupata dei capelli!
100 metri prima della chiesa fermiamo la macchina per dare il tempo al fotografo di posizionarsi. Mi agito, balbetto qualcosa a mio padre, tiro giù il velo sul viso e riparte la macchina.
Arrivo! Lui, lì, bello come mai in vita sua... Ho occhi solo per lui... e per le composizioni del fioraio lungo la scalinata (lo ammetto ho controllato se le aveva fatto come gli avevo detto io!)! Inciampo un paio di volte nel vestito e mio padre mi guarda e mi dice "tranquilla ci sono io!".
Eccomi sono sana e salva davanti al mio amore che mi alza il velo mi dà un bacino. Scoppio a piangere: mi blocco, non so se sono passati pochi secondi o un quarto d'ora... Vedo solo lui che piange e mio padre che gli asciuga le lacrime. Poi il fotografo mi tira via il mazzo e mi dà quello dello sposo! Mi riprendo, entriamo ma non ricordo nulla se c'era musica se ridevo o ero seria nulla!
Inizia la cerimonia, me la sono goduta passo passo, ogni tanto tremavo... Ma era la fame! XD Pronunciamo le promesse senza sbagli e subito il battesimo del mio angioletto.
Usciamo dalla chiesa. Riso, auguri, baci, complimenti. Io guardo la mia migliore amica e me l'abbraccio... Mi tolgo il velo e le dico: "che me lo tieni un attimo?". Andiamo a far le foto. In macchina mio marito con una faccia splendida ripeteva "ma sei bellissima, ma quanto sono fortunato, ma io ti amo troppo, ma che odore che hai (sì di solito mi lavo una volta al mese)..." Insomma, era rincitrullito.
Per le foto siamo andati in un campo. Bene! I piedi neri e io idiota a camminare con tutto lo strascico sulla terra come se niente fosse... Fin quando non sento pungere: "Amore hhhaaaaaiiiii, mi punge qualcosa...". Risponde lui: "Ma no, sei esagerata...". Io continuavo: "No tesoro, davvero ho qualcosa che mi punge...". E lui: "E va bene, aspetta che guardo...". Avevo un RAMO spinoso, non ramoscello, attorcigliato nella sottogonna del vestito! Lui molto delicatamente per toglierlo ha dovuto strappare un po'. Ma va bene comunque, tanto non si vedeva!
Arriviamo in location ed è tutto come immaginavo: candele, tableau, macchina da scrivere... tutto tutto! Ancora foto con i cugini, scherzi, abbracci e finalmente si apre i buffet di antipasti! Poi la cena: era tutto buonissimo. I giri nei tavoli brindisi e campanelle tirabaci. Tutto carinissimo. Andiamo di nuovo al palmento per i dolci confettata, torta, angolo liquori, e rosoli. Subito inizia la processione di chi doveva andare. Baci, bacetti, bomboniere e ci dimentichiamo il lancio del bouquet e le lanterne volanti!
Alla fine con gli amici ne abbiamo fatta volare qualcuna...!
Che dire, il mio giorno è stato atipico come atipici siamo noi... Ci son rimasta male per tante ma tante cose, ma adesso ho imparato a vedere ciò che di buono c'è stato... L'unione di una famiglia, l'unione di Graziana, Michele, Swami e Maila.
Ecco ragazze, questo è il mio racconto... Lo so, un tantino lunghetto ma ci sono così tante emozioni che è difficile riorganizzare e comprimere in un testo.
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