Il matrimonio di Luciano e Giulia a Erbusco, Brescia

Come "vestiti", ma mamma.... non devo mica indossare un tubino. Mia madre ormai l'avevamo persa, mi chiede scusa, approfitto della presenza di una mia cugina e la mia parrucchiera per farmi vestire, sento, nel frattempo, la voce di mia figlia, allora, dico fra me e me, c'è ancora. Perfettamente in tempo arriva il fotografo e via iniziano le foto, arriva mia figlia che scappa dalla parrucchiera, due foto al volo e da sopra sento una sessantina di persone che si lamentano chiedendosi dove fosse la sposa. Beh, cari, aspettate.

Dopo una mezza oretta la sposa spunta dalla scala e inizio la mia discesa, un applauso interminabile mi accompagna insieme ad alcune lacrime, fra cui quelle di mio padre che sfiorano dagli occhi, dopodiché l'apocalisse: abbracci baci anche da gente che sinceramente nemmeno oggi so chi siano, comunque, eccomi sono pronta. Datemi solo un bicchiere d'acqua. Ore 16 e 10: si parte con la mia Bentley con il mio papi andiamo verso Erbusco. È li, su quella macchin,a che il cuore ha iniziato a battermi forte, pensare che ormai era arrivato il tanto sospirato giorno, che mancava poco, insomma iniziavo ad agitarmi. Ore 16 e 50: arrivo al ristorante Pio IX, ci siamo, lo scorgo in lontananza entrando nel cancello eccolo è li che mi aspetta, col mio bouquet in mano, bello come non mai.

La macchina si ferma, eccolo, mi apre la porta e scorge il mio vestito, capisco subito, dagli occhi, che gli piace, scendo ed eccomi o meglio eccoci io e lui pronti a dirci si. La cerimonia e stata accompagnata da un agitazione infinita ma è stata suggestiva accompagnata dal rito della luce dove i testimoni ci hanno letto la preghiera. Il resto della giornata è stato, come del resto tutta la giornata, indimenticabile. Una vera favola.