Il matrimonio di Luca e Silvia a Padova, Padova
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L&S
13 Set, 2014Il racconto del nostro matrimonio
Mi sento una persona molto fortunata, sono stata accompagnata all’altare dai due amori della mia vita, la mia eroica mamma e il mio stoico fratello e andavo incontro all’uomo della mia vita, era li che mi aspettava tranquillo e in lacrime e la cosa bellissima era che non gli importava di piangere, non gli importava dell’immagine da uomo forte e duro, piangeva lui, come solo le persone felici sanno fare e io sorridevo, sorridevo ai miei ospiti alla mia agitazione, al parroco, ma soprattutto sorridevo a lui, lui che mi aspettava sereno ed emozionato.
Arrivare a questo matrimonio è stata una corsa ad ostacoli, ho passato mesi al capezzale di mia mamma, le raccontavo del matrimonio dei miei progetti delle mie idee, cercavo di raccontarle cose belle e dentro tremavo, mancavano sei mesi e lei poteva non farcela. Ho passato giorni seduta sul letto di ospedale di mio fratello, pure a lui raccontavo del matrimonio di come si sarebbe dovuto vestire di che musica ci sarebbe stata di come sarei stata io e lui annuiva, annuiva alla sua pazza sorella, ci stringevamo la mano come sempre, io gli infondevo forza lui mi dava coraggio.
Continua a leggere »Bella la mia famiglia, strana la mia famiglia e l’uomo che è entrato a farne parte è come noi, sa amare con quella qualità di amore che io cerco e voglio, quell’amore caldo, a volte irruento, che è sempre stato presente nella mia vita.
Come posso descrivere quel giorno, è stato il coronamento di un anno di preparativi, di cura, di lavoro sui particolari. Volevo creare io molte cose, perché lo volevo sentire mio, fatto a mia immagine, volevo condividere con il mio compagno la preparazione di questo giorno. Abbiamo riso, ci siamo arrabbiati, ci siamo presi in giro, ci siamo stancati a cercare il colore giusto la forma giusta il contesto giusto, è stato bellissimo, ore trascorse seduti sul divano a guardare fiori, ristoranti, ad ascoltare canzoni, a leggere opinioni e pareri, e a guardare pagine e pagine di vestiti, ahhhhh il vestito, quanto amo il mio perfettissimo vestito, cosi particolare, cosi inusuale, così me.
Il giorno prima del matrimonio ho pensato bene di uscire di strada con la macchina mentre andavo a finire i preparativi al ristorante, una signora è venuta ad aprire la portiera della macchina per chiedermi se andasse tutto bene, io l’ho guardata e gli ho detto, domani mi devo sposare non ho tempo per farmi male…lei ha sbarrato gli occhi ha guardato le cose in macchina, cartoni, palloncini, nastri e ha detto, va bene signora domani lei si sposerà.
Al mattino sveglia presto e parrucchiere, non mi lasciava più andare, sistema il riccio e infila la forcina, lucida. Sono arrivata a casa di mamma e mi sono rilassata. Mentre la truccatrice faceva il suo capolavoro le amiche giravano per casa sistemando fiocchi, parlavano con mamma e infilavano fiori all’occhiello di mio fratello. Ho ricordi meravigliosi.
Un’amica mi ha aiutato a vestirmi, lei ha avuto un matrimonio sfumato a 40 giorni dalla data e mentre mi stringeva il vestito piangeva e rideva, che tenerezza. Ho amato ogni singolo momento dei preparativi, l’agitazione il caos, mia mamma che non capiva più niente, mio fratello attorniato di donne che lo coccolavano e vezzeggiavano.
Quando siamo arrivati in chiesa ero concentrata, immaginavo che mi sarei bloccata, o vergognata, invece mi sono ritrovata sorridente, decisa, convinta. Che emozione, che spettacolo guardare i miei invitati, i fiori, la chiesa che mai mi era apparsa più bella, non mi sentivo una principessa, mi sentivo una regina, padrona di me stessa, del mio futuro, della mia felicità. E il mio futuro marito era li che mi aspettava emozionato in lacrime e bello come non mai.
La cerimonia è stata emozionante, intensa io cercavo di imprimere nella mia memoria ogni particolare ogni colore, odore, luce.
La mia testimone mi disse che ero stata la sposa meno romantica della storia, ma la più gioiosa, in compenso mio marito era stato lo sposo più commosso che avesse mai visto, questo rispecchia le nostre personalità.
Alla fine ce l’abbiamo fatta, non so come, ma è stato fantastico, il viaggio è stato meraviglioso, ma il matrimonio, non ho parole per quello, vorrei rifarlo anche domani, anche tutti i giorni, per avere vicino i miei amici venuti da tutti Italia e anche dall’America per condividere quel giorno con me, per vedere il vestito della mia mamma, per guardare mio fratello stringersi la camicia, per essere truccata e coccolata, per sentirmi il centro del mondo di tutte quelle persone che mi guardavano e sorridevano, ognuno di loro amplificava la mia felicità del doppio, e io faticavo a contenerla tutta, era gioia, gioia pura.
Un’esperienza che vorrei fare mille volte, infatti ho detto a mio marito che voglio sposarmi in ogni luogo in cui andremo in viaggio in futuro, voglio dirgli si in tutte le lingue del mondo.
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