Il matrimonio di Luca e Eleonora a Caprino Veronese, Verona
All'aperto Primavera Verde 4 professionisti
L&E
14 Apr, 2021Il racconto del nostro matrimonio
Io ero radiosa, indossavo un abito che mi faceva sentire una dea greca, in stile boho con corpetto in pizzo, la schiena scoperta e una coroncina di fiori e perle sui capelli. Le sneakers in pizzo davano un tocco glam-rock all'outfit. La giornata era luminosa e soleggiata, dopo giorni di pioggia, e il vento mi scompigliava i capelli e sollevava la gonna in una nuvola di chiffon. Un lungo bouquet campestre portato a strascico mi accompagnava, con il testimone che portava un elegante cappello Borsalino nero in testa. Sono arrivata puntuale, entrando da una porticina laterale del comune di Caprino, la bella e affrescata Villa Carlotti del '600. Nel parco verde con colonnati e una fontana zampillante mi aspettava mio marito, elegante in nero, abito taglio slim fit e una cravatta argento e nero a losanghe strette, molto delicata e moderna. Ero puntuale, senza saperlo. Il fisarmonicista seduto su una pietra di Rosso Verona mi sorride, accompagnandomi con musiche balcaniche da sposalizio popolare. Bravissimo. Suo figlio alle percussioni lo segue ritmato. Mi fermo, saluto tutti con lo sguardo. Non pensavo di emozionarmi così. Una quarantina di amici e parenti selezionati mi abbracciano da lontano. Li ringrazio con un inchino, ne farò mille. Bacio mio marito. Saliamo nella sala civica per una cerimonia breve e fresca. Lettura del codice civile, scambio degli anelli, lettura di una breve poesia giocosa e primaverile in rima baciata che ci dichiara marito e moglie. Mi affaccio dalla balconata del comune come una comune Giulietta e faccio ridere tutti. Scendiamo e il riso mi entra nella scollatura sotto una cascata benaugurale di applausi e chicchi preparati in conetti di carta a stampa floreale. Distribuisco personalmente le bomboniere solidali, una scatolina di confetti per ognuno dei miei ospiti, e così li saluto di persona. Gli amici distribuiscono a tutti un asporto mollto curato nei dettagli con una mignon di prosecco per brindare. Ognuno si accomoda informalmente sui sedili di pietra e sui muretti del parco della villa, mantenendo distanze e mascherine. È tutto programmato, ma deve sembrare non organizzato e casuale. Sgranocchiamo e beviamo così arrangiati in un clima di festosa baldanza. Gli scatti vengono presi così spontaneamente senza pose dall'amico fotografo. Le attendo con trepidazione, anche se di solito in foto non mi piaccio mai. Io ero radiosa, e la mia felicità totale dimostrava a mio marito quanto ci tenessi. Tutto è finito in un'oretta, poi il sindaco ci ha chiesto di liberare lo spazio pubblico, siamo stati bene, ce n'era bisogno per scacciare con la luce il clima fumoso di questi tempi da Covid-19. Alcuni amici si sono attardati con noi e siamo scesi sul lungolago di Garda per bere un caffè da asporto e fare le foto più belle con San Vigilio sullo sfondo. Alla fine lancio il bouquet nel lago per ingraziare la Divinità del Benaco e consegno un piccolo bouquet ridotto del mio, alla prossima sposa che verrà, di ottobre. Siamo tornati oggi, dopo 4 giorni di luna di miele goduta in Valpolicella, proprio dietro a casa nostra. Passeggiate a cavallo giornaliere e visita personalizzata a una cantina vitivinicola della zona, un delivery di pesce per la sera, tutto in zona arancione. In casa resistono i bouquet in regalo, e solo oggi toglierò il fiocco che decorava la mia auto rossa, l'auto della sposa. Budget ridicolo, matrimonio al top!
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