Il matrimonio di Francesco e Filomena a Pompei, Napoli

Il racconto del nostro matrimonio

A quasi un anno dal matrimonio ogni ricordo è ben saldo nella mente. Se passeggiamo a Portici sentiamo ancora il sapore del mare a ogni scatto fotografico. Quando entriamo nella basilica di Pompei gli occhi si rivolgono spontaneamente all'altare, e le note dell'organo rimbalzano alle orecchie scandendo i miei passi verso di lui. Sveglia alle 4.30, per chi avesse dormito nel mentre; un caffè veloce, l'ansia a mille, la mia testimone e la mia mamma sempre vicine. Anna inizia l'acconciatura, ridiamo tutte. L'ansia inizia a diminuire, si respira la felicità nell'aria. Arriva la visagista, prendiamo un altro caffè, questa volta sono le sette e ci sta tutto un bel cornetto."Se non mangio, non arrivo all'altare". Sorridiamo ancora, e in un battito di ciglia arrivano i fotografi... Scatti ovunque! Gira la testa, alza le braccia, cammina, sorridi, un bacio a mamma, la foto con la mia cucciola di rottweiler. La mia migliore amica arriva nel momento cruciale, chiudiamo l'abito e scoppiamo in lacrime. Ero stata tanto brava a non emozionarmi, ma lei che arriva da una notte in pullman, un viaggio di 12 ore da Mantova solo per me, come si fa a non piangere! Finiscono le foto, almeno la prima parte è fatta, arriva l'auto: è il momento di andare. Il viaggio per arrivare a Pompei non è tanto lungo, 20 minuti che a me sembrano un'eternità. Scendo dall'auto e mi incammino verso l'altare con il mio papà che mai come in quel giorno mi ha sorretto con la mente e con il corpo. L'emozione toglie il fiato, le note ti martellando la testa, la navata non finisce mai. Poi lo vedi, lì, spalle dritte, il vestito di quel blu che lo rende ancora più bello; è emozionato, riconosco nei suoi occhi l'amore... Il mio amore. Mi alza il velo... e mi sfiora la fronte con un bacio. Le mani si uniscono e saliamo l'ultimo gradino che ci porta davanti al prete. Tre anni e otto mesi dove abbiamo sognato sempre quel momento e ora quasi non ci sembra vero. La cerimonia inizia, il prete legge le sacre scritture, ci benedice e poi arrivano le nostre promesse: pensavo che non ce l'avrei mai fatta a dirle ad alta voce per l'emozione e invece, le parole venivano scandite dalla mia voce con una sicurezza tale che in quell'istante ho compreso che quello era davvero l'uomo che avrei voluto per sempre al mio fianco! La giornata prosegue con le foto a Portici, ci siamo portati dietro una carovana di amici... le foto serie ci sono ma condividere quei momenti con le persone care dà tutto un altro ricordo. È tardi, sono le 15:00, corriamo al ristorante, tutti ci aspettano e tutti hanno fame, compresi noi. Inizia il banchetto che dura fino a tarda sera... I balli, le canzoni stonate al vento, le nostre famiglie... Siamo tutti felici! La torta, i dolci... È arrivato il mio momento preferito per far carico di zuccheri e ghiottonerie, la confettata e il sax da sottofondo ci accompagnano nell'ultimo brindisi di una giornata indimenticabile.