Il matrimonio di Federica Papotti e Domenico Geria a Medole, Mantova
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F&D
13 Giu, 2015Il racconto del nostro matrimonio
Ciao a tutti/e,
A quanto leggo dai post precedenti, la maggior parte dei racconti, e le richieste di informazioni, relative ai matrimoni sono firmati dalla sposa. Io e la mia neo-moglie Federica, ci siamo pacificamente accordati per fornirvi un'altra prospettiva...quella del matrimonio vista dallo Sposo!
La nostra è una storia un pò particolare, e vi spiego subito il perchè....Io sono originario di Reggio Calabria, Federica della provincia di Mantova, ci siamo conosciuti, messi insieme, e abbiamo convissuto, a Milano. Lo scorso Agosto 2014 io ho iniziato a lavorare a Monaco di Baviera con termine di un anno, Federica invece ha mantenuto il suo lavoro a Milano. In tutto ciò, avevamo precedentemente deciso di sposarci a Luglio 2014 a Mantova, città d'origine della sposa appunto. Da allora, è iniziata una girandola di eventi e viaggi avanti-indietro Monaco-Milano-Mantova e ritorno, con cadenza di quasi 15 giorni, perchè sin da subito eravamo d'accordo che dovevamo essere entrambi vicini, e l'organizzazione del Nostro giorno era una cosa che doveva essere affrontata Insieme. Non abbiamo perciò voluto dividerci i compiti in maniera tradizionale, ad esempio Federica ha sbrigato le pratiche per il pagamento della SIAE e io ho preteso di esser presente dal fiorista per la decisione degli addobbi floreali. Così ecco che da Luglio 2014, in un anno intensissimo, abbiamo preso accordi con struttura, fiorista, catering, musica, partecipazioni, fotografo, hotel di appoggio per gli ospiti. I preparativi sono stati lunghi, ci siamo mossi con largo anticipo, ma eccoci in un "attimo" al Nostro 13 Giugno 2015, a cui confessiamo di essere arrivati un pò “stanchi", dicendo entrambi: "Basta, non vedo l'ora che ci sposiamo!". Bello no? :D
Continua a leggere »Sabato 13 io mi sono svegliato, solo, ma già nell'hotel in cui avrei trascorso la nostra prima notte di nozze da sposino, e in cui avevo, tra l'altro, convogliato un pò di ospiti che avevano affrontato il lungo viaggio dalla Calabria. Nella mattinata ho accolto altri invitati che, alla spicciolata, hanno iniziato a creare un clima di festa all'interno della struttura ma.....è tardi!
Sono le 15.30 e alle 16.30 viene il fotografo in camera mia a riprendere i preparativi dei ragazzi. - Apro una parentesi per non prendermi tutta la scena, Federica aveva nel frattempo iniziato la sua di vestizione, nella "Sala della Sposa" a disposizione al "Convento dell'Annunciata", insieme alle sue due sorelle, sue testimoni, e un altro fotografo stava andando a riprendere anche questo momento contemporaneamente. - Corro sotto la doccia, una veloce sistematina a barba e capelli, e inizio a prepararmi insieme ai miei amici che volevano essere con me in quel momento. Arriva il fotografo e, dopo neanche un minuto di imbarazzo, la scena della vestizione è servita (grazie soprattutto alla discrezione del fotografo che, da un angolo della stanza, è riuscito a catturare scatti naturali meravigliosi e rappresentativi delle emozioni del momento).
Ci siamo...17.30 tutti nella hall dell'hotel, che un autobus ci porta al Convento, in cui si terranno sia la cerimonia del nostro rito civile, sia tutti i festeggiamenti a seguire, prima poi di muoverci verso una discoteca sul Lago di Garda, e terminare la lunga notte.
Federica continua a rimanere "in clausura" nella sua stanzetta segreta, mentre io intrattengo fino alle 18.30 i parenti, miei e suoi, gli amici, miei e suoi, mi improvviso amico anche di gente a cui mi sono appena presentato. Del resto, sono lo sposo....Quella gente è lì anche un pò per me, e il cocktail di benvenuto crea tanta convivialità!
18.28: Arriva il Sindaco, con cui inizio ad accordarmi sui passi della nostra cerimonia, dato che non ci sarebbe piaciuto ricordare il nostro matrimonio solo come una lettura di un contratto civile. Qui la scaletta che abbiamo seguito:
1) Ingresso sposo: Sono il primo a metter piede davanti al nostro arco nuziale di ortensie bianche e blu, accompagnato da mia madre, con cui attraversiamo il corridoio disegnato, ai lati, dai due gruppi di sedie chiavarine bianche e delle sfere di ortensie bianche e velo da sposa, su base verde. Lì inizio a sentir salire un'emozione incredibile, mi accaldo, ma allo stesso tempo sono felicissimo, perchè vedo che anche le persone di cui incrocio lo sguardo, sono emozionate e contente per me e per Noi.
2) Ingresso dei Testimoni: Subito dietro di me, entrano i 4 testimoni. Alice e Aurora, sorelle di Federica, e Andrea e Claudio, rispettivamente mio fratello e mio migliore amico di adolescenza. Prendono posto accanto ai 2 puff dedicati a noi sposi.
Accompagnamento musicale: La Vie En Rose;
3) Ingresso della sposa: Ad un tratto, la musica cambia, tutti si voltano per scorgere in fondo al giardino del convento una creatura bianca stupenda, che trascina dietro di sè un piccolo strascico. È Lei, Federica accompagnata dal padre, che la tiene saldamente sotto braccio. La gente guarda indietro, dopo di che si volta verso il/la vicino/a per commentare sorpresa "Ma hai visto? Che bella!!!". Attraversano anche loro tutto il corridoio, dispensando sorrisi di ringraziamento e provando a nascondere tutta l'emozione che io avevo provato appena pochi minuti prima. Arrivano alla mia postazione, e Moreno avvicina la mano di Federica alla mia, e insieme prendiamo posto di fronte al Sindaco, volgendo le spalle alla nostra platea. A quel punto mi rendo conto che stavo per sposarmi e la mia futura moglie è bellissima!
Accompagnamento musicale: All of Me;
4) Introduzione del Sindaco e saluti ai presenti. Lettura degli articoli del Codice Civile riguardanti il matrimonio;
5) Lettura delle nostre Promesse: A turno, ci alterniamo davanti al microfono per leggere perché siamo lì e quello per cui ci saremmo impegnati. Entrambe le promesse terminano con “Non vedo l’ora di vivere la mia vita con te”, unico punto del discorso dell'altro di cui siamo a conoscenza. È un momento davvero ricco di magia e di emozione, in un attimo stiamo svelando a 95 persone di fronte a noi, quello che siamo, comprese le piccole cose quotidiane che succedono in casa e ammetto che non sono mancate anche le risate a smorzare il tutto.
6) Scambio delle Fedi nuziali e proclamazione di matrimonio. In questo non aggiungo altro, vi lascio vivere l’emozione personale.
7) Cerimonia della luce: Il padre di Federica, e mia madre accendono una candela a testa, che consegnano a noi sposi. Con queste, insieme, accendiamo un unico cero che va a rappresentare la nostra nuova vita a partire dalle due individuali.
Accompagnamento musicale: Your Song;
8) Lettura del contratto di matrimonio: Ok, ammetto che questa è, come da onesta premessa del Sindaco, la parte un po’ più noiosa della cerimonia ma…..si deve fare!
9) A questo punto, il Sindaco richiede la collaborazione del pubblico e fa avvicinare chiunque voglia esprimere un pensiero, o anche un semplice augurio. In diversi prendono il coraggio a piene mani e formulano parole che difficilmente dimenticheremo, davanti a tutti.
10) Fine della cerimonia ed uscita degli sposi.
Accompagnamento musicale: Everything;
La cerimonia è finita, ci cospargono di petali di rosa (il riso al Convento è vietato, ma i petali sono molto scenici) e veniamo sommersi dall’affetto di tutti gli invitati che vogliono abbracciarci per farci gli auguri. Prendo l’iniziativa, inizio a spingere tutti verso l’area all’interno del Convento, che avevamo destinato all’aperitivo, così ho il tempo di godermi un po’ la mia neo-moglie, con cui scattiamo qualche foto mentre ci aggiriamo nel bosco.
L’aperitivo è molto chic, prato inglese, un po’ di tavolini d’appoggio sparsi nel cortile e, a costeggiare il perimetro interno della struttura, si trovano i diversi gazebo (isole del buffet), con le più disparate varietà di cibi, carne e pesce, crudi e cotti, mozzarelle e polente, focacce e piadine, fritti al momento….insomma, in un attimo la gente è disseminata a capire cosa assaggiare per primo. In tutto ciò, non potevamo dimenticare il bere. Perció, ecco accanto all’aia, su cui stazionano i musicisti, il nostro servizio open bar, che riscuote molto successo, grazie al caldo della giornata e alla bravura del barman.
Trascorriamo ben due ore, che sembrano essere volate in un batter d’occhio, a fare brindisi con una e con l’altra compagnia di invitati, mentre scattiamo una foto al nostro angolo photo-booth. L’aperitivo è volato via, avrò dato retta a tutti? Saremo stati abbastanza ospitali? Speriamo di si...
Ore 21.00, entriamo nel locale interno chiuso, in cui abbiamo predisposto i tavoli per la cena. Il nostro tableau de marriage ha come tema principale i Macarones, e così ogni tavolo richiama un gusto dei famosi dolcetti francesi. Sono tutti già seduti al proprio posto, e quando noi attraversiamo il corridoio centrale che ci conduce al nostro tavolo l’urlo corale di festa è qualcosa di incredibile. Ci aspettavamo ci applaudissero, ma rimaniamo esterrefatti dal calore che si è sviluppato in quell’ex struttura di culto, illuminata ad opera d’arte da tea-light pendenti dalle travi di supporto. La nostra scelta dei tavoli non è stata troppo convenzionale. Non ci piaceva l’idea di essere Noi due isolati dal resto della festa, in un tavolino in disparte, del resto avremmo avuto una vita intera per ritagliarci quello spazietto. Allora, il nostro è un tavolone imperiale da 22 persone, in cui raccogliamo i cugini, fratelli, e amici disparati, in modo da creare comunque convivialità e allegria, al pari di un tavolo tondo da 10 persone nella sala grande. L’esperimento è più che riuscito!!! Non siamo solo noi ad andare a brindare ai diversi tavoli, ma è facile per chiunque avvicinarsi alla nostra postazione per un brindisi comune in cui coinvolgere tutti, gridando “VIVA SPOSIIII”. Ricorderò la cena del nostro matrimonio come la cena in cui ho mangiato meno in tutta la mia vita, dato che ho trascorso la maggior parte di quell’ora col braccio teso a reggere il bicchiere pronto ad un nuovo brindisi. Chissà se un giorno riassaporerò quelle prelibatezze che avevamo accuratamente selezionato, ma va bene così !
Portate della cena terminate, sono le ore 22.15 e si avvicina un altro momento ricco di incanto: il taglio della torta. Guidiamo i nostri ospiti, tornati d’un tratto seri e curiosi, verso il “Giardino Segreto”, in cui troviamo la nostra torta a 4 piani (mousse di cioccolato bianco e cocco, ripiena al mango, con esterno tirato panna), presentata sull’unica fonte di luce presente in quel luogo: una tovaglia a fibre ottiche dai colori che si alternavano in sequenza. Dietro di noi, si alza il nostro arco di ortensie bianco e blu, che ci ha decretato marito e moglie poco prima. Tagliamo la torta, stappiamo una bottiglia di prosecco e via di nuovo alla festa, gli ospiti accedono al buffet di dolci e frutta, e al rinnovato open bar, che adesso serve Mojito come se fosse acqua. Il clima è tornato allegro, euforico, si balla, la band adatta il ritmo della musica all’umore dei presenti in pista, sfoderando tracce in chiave swing che trascinano anche i più reticenti lì davanti a loro. Momento di pausa per il ballo degli sposi? Ma no, vi ho già detto che non ci piace stare in vetrina ed esser guardati, quindi la nostra scelta per questo momento è ricaduta su “Dancing in the moonlight”, durante il quale ci cimentiamo in uno scombinato e disinibito, ma divertentissimo (i video parlano, non io da diretto interessato) passo a due, in mezzo a tutti gli altri che vogliono accompagnarci, e vi assicuro che sono davvero tanti.
All’1, per regola del Convento, si spegne la musica, ma avevamo deciso che la festa non può, e non deve, finire qui! Il tempo di rimettere un po’ di giacche in sesto, cambiare i tacchi alti e i vestiti lunghi da sera delle nostre donne e un autobus ci aspetta fuori per raggiungere una nota discoteca sul Lago di Garda, in cui abbiamo un tavolo riservato per la serata. Qui proseguono i nostri festeggiamenti, tra risate, balli scoordinati, qualche altro drink e alle 6 siamo tutti a letto, chi a casa propria, chi in hotel. Questo 13 Giugno 2015 volge al termine, buonanotte.
Il Nostro matrimonio è stato il giorno più bello della Nostra vita, perché abbiamo visto realizzato, davanti ai nostri occhi, tutto quello che avevamo immaginato e progettato su carta per un lungo anno. I nostri invitati hanno fatto il resto, facendoci trascorrere 12 ore di un sentimento misto che tocca l’amore, la felicità, l’amicizia, lo stare insieme, la festa, a tratti anche la follia. Siamo stati ripagati in tutto, e per tutto, dai sorrisi e dai ringraziamenti dei singoli che abbiamo ricevuto, sebbene credevamo di essere noi a dover ringraziare delle persone che salgono su un aereo Reggio Calabria - Milano, o che decidono di affrontare in piena notte le due ore di autostrada fino a Milano, pur di non mancare ad un matrimonio a Medole (Mn), al Nostro matrimonio.
Detto questo, credo però che il 13 Giugno 2015 sia stato per Noi il giorno più importante, soprattutto perché ci siamo guardati negli occhi e abbiamo pronunciato il Nostro SI, consapevoli che, in quel momento, stavamo reggendo la mano della persona della nostra vita. Adesso inizia il bello...
Domenico e Federica.
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