Il matrimonio di Fabio e Barbara a Nova Milanese, Monza e Brianza

Il racconto del nostro matrimonio

Ricordo ogni istante di quel giorno. La mia più grande paura era il tempo: ho sempre pensato al giorno del mio matrimonio come ad una giornata di sole e per fortuna sono stata accontentata. A differenza di molte spose non ero per niente agitata e tutti si chiedevano il perché (in realtà anche io). Mi sono alzata alle 6:30, ho fatto colazione e poi è arrivata la make up artist per il trucco e l'acconciatura.

Intanto i miei angeli custodi (mia sorella e mia cugina) avevano allestito un magnifico buffett nel cortile di casa tutto addobbato in lilla e bianco, i colori cardine del mio matrimonio. Il tempo scorreva velocemente ma io ero serena e guardavo con ansia il lavoro della make up artist che è stato a dir poco fantastico. Nel frattempo la fotografa è arrivata e ha cominciato a scattare le prime foto. Con l'aiuto di sorella e mamma ho indossato il mio abito e le scarpe. Ero raggiante mentre mia mamma era visibilmente tesa. Abbracci di rito e poi... mi presento alla miriade di parenti accorsi a casa dei miei genitori. Dopo le foto di rito siamo pronti per andare in chiesa: varco l'arco di fiori (creato appositamente per l'occasione) al braccio di mio padre e, sorpresa, tutti schierati di fronte a me e mio zio suona una melodia con la tromba che mi ha visibilmente commossa. E poi via in macchina alla volta della chiesta (dove avevo già "inviato" due cugine a controllare il lavoro del fiorista e a posizionare i libretti messa).