Il matrimonio di Cristian e Silvia a Colleferro, Roma

Il racconto del nostro matrimonio

Come è andata? Beh il nostro è stato proprio un matrimonio (im)perfetto! Andava tutto liscio come l’olio fino a poche ore dal nostro sì. Il giorno prima, dopo aver ritirato il mio abito, sono andata a farmi la manicure quando, nel bel mezzo della mia felicità, mi arriva la chiamata di mio marito che mi mette al corrente di un imprevisto. Con il mio ottimismo penso: “Eh, che sarà mai, mal che vada avremo due piante in meno” insomma siamo dovuti andare alla ricerca di due piante da mettere in chiesa perchè due di quelle che avevamo prenotato, per sbaglio erano state vendute. Siamo andati a ritirare le altre e le abbiamo portate tutte alle persone che le avrebbero dovute portare in chiesa, a cui però si è rotta la macchina, quindi le siamo andate a riprendere e le abbiamo dovute portare a delle altre persone compresi libretti, messa e ventagli, abbiamo rispiegato tutta la sistemazione con le raccomandazioni varie. Dopo aver sistemato piante, libretti, ventagli eccetera siamo andati a portare le cose che avevo preparato per il ristorante: tableau, segnatavolo, segnaposti, menù, poi finalmente siamo riusciti a iniziare le decorazioni a casa di mia mamma, da cui sono uscita io e poi a casa nostra da cui uscì mio marito. Insomma tra una storia e l’altra si fecero le due di notte, per fortuna la serenata me la fece la sera prima. La mattina, nostra figlia di appena due anni e mezzo, ha iniziato a vivere male la giornata facendomi fare 40 minuti di ritardo. Non voleva vestirsi, urlava a tutti: “È un brutto gioco! Andatevi a cambiare!” (Me compresa). Poi, per fortuna, le mie preghiere furono ascoltate e dormì per tutto il resto della giornata! Cerimonia andata alla grande, nonostante fosse l’otto di agosto il caldo non fu eccessivo. “Woow, finalmente sta andando tutto bene”, pensavo sempre dall’ alto del mio ottimismo (povera illusa mi venne da pensare poi), insomma il tempo delle foto che, appena entrati al ristorante iniziò a piovere, ma pensavo: “Va beh, sposa bagnata, sposa fortunata! Eheh!” Sì, peccato che poi la fortunata pioggia si trasformò in diluvio universale, accompagnato da un vento talmente forte che fece volare addirittura il gazebo che avevano messo fuori, rischiai così di rimanere vedova il giorno stesso delle nozze. Il gazebo sfiorò mio marito che era dovuto assolutamente uscire a fumare e sbattè con violenza contro la vetrata della sala, che per fortuna non si ruppe. Il maltempo fece cadere rami che bloccarono la strada e la fotografa non riusciva a tornare (la fotografa trovata qui sul sito, Natallia, bravissima!) e mio papà (pasticciere) non riusciva a tornare con la torta che era andato a prendere! Ah, un ramo cadde anche sulla macchina di mio zio, ammaccando il tettino e rompendone il vetro, ci fu anche un blackout, infatti si interruppe la musica e un altro mio zio improvvisò un intrattenimento con la chitarra (cantò anche in chiesa, per questo aveva la chitarra dietro) quindi ci ritrovammo tutti a cantare tipo come si fa intorno ai falò sulla spiaggia. Insomma il matrimonio, per queste peripezie, durò fino all’ora di cena. Una volta smesso il temporale finimmo la giornata andando a prenderci qualcosa da bere al mare con gli amici più stretti e ovviamente la peste di nostra figlia che avendo dormito tutto il giorno era più attiva di tutti noi messi insieme! Insomma, tutto questo per dire che anche se il vostro giorno non sarà perfetto, sarà sicuramente magnifico, perchè proprio come nella vita più si progettano cose e più succedono imprevisti. Anche nelle migliori favole c’è l’inconveniente che rende speciale la storia. Siate felici di poter vivere quel giorno con le persone che amate, poi se andrà tutto bene ben venga, altrimenti sarà bello comunque. Vi auguro tutta la felicità.