Il matrimonio di Corrado e Lisa a San Vito Chietino, Chieti

Il racconto del nostro matrimonio

Che dire? Io infortunata e zoppicante per una frattura del piede destro, non ho potuto indossare i tacchi che adoravo ed ero imbottita di antidolorifici... Costretta in scarpe da tennis rigide, con il vestito molto più lungo del dovuto perché ho sperato fino all'ultimo di poter indossare i miei tacchi anche solo per percorrere la navata della mia chiesa, e non ho voluto che la sarta toccasse l'orlo dell'abito. Mia mamma ferma con le stampelle per una brutta caduta per la quale è ancora in riabilitazione (dopo ormai 5 mesi). Il covid. Organizzare un matrimonio nel vecchio ristorante dei miei genitori, a 500 km di distanza, pensando anche ai trasporti e all'alloggio degli ospiti. Le mie testimoni che hanno percorso oltre il doppio dei miei chilometri, mi hanno potuto raggiungere per aiutarmi soltanto la sera prima, causa lavoro. Una stanchezza infinita. Un concorso pubblico dopo 4 giorni. Il meteo incerto fino all'ultimo, ci ha regalato in quella giornata il diluvio universale e un freddo polare... Ma i nostri fornitori sono stati eccezionali, i nostri amici insuperabili... E soprattutto, dopo 9 anni ho finalmente sposato l'uomo che amo. E anche soltanto per questo, non posso dire altro che è stato perfetto.