Il matrimonio di Corey e Cristina a Conegliano, Treviso
Moderni Estate Arancione
C&C
17 Ago, 2021Il racconto del nostro matrimonio
Non è stato un evento "tradizionale", ma una corsa all'ultimo secondo. Abbiamo organizzato tutto in tre settimane.
Ho conosciuto il mio compagno due anni fa, su un treno. Io studentessa diretta in biblioteca, lui americano in partenza per un viaggio. Da quel primo incontro casuale non ci siamo più lasciati. Lui sapeva già di dover ripartire quest'estate e mi ha chiesto di trasferirmi con lui negli Stati Uniti. Quando abbiamo chiesto una consulenza per i documenti necessari per poterci sposare, il 9 luglio, ci dissero che non sarebbe stato possibile... Ma non ci siamo arresi.
In due settimane abbiamo girato un ufficio legale, tre uffici comunali, fatto mille telefonate e mandato serie interminabili di email per preparare la burocrazia. Appuntamento dopo appuntamento, abbiamo accumulato documenti senza sapere se saremmo arrivati in tempo per il giorno della sua partenza, il 26 agosto. Il 31 luglio stavamo per desistere, ma le impiegate del mio Comune sono riuscite a concederci una data utile. È vero, non ci si sposa di martedì e non ci si sposa il 17, ma avevamo un'opportunità per realizzare l'inizio del nostro sogno insieme.
Continua a leggere »In una settimana, la sola rimasta, abbiamo preparato tutto: la sala in Comune, gli invitati, gli abiti, gli anelli, il rinfresco.
Il mio compagno aveva già un completo blu regale acquistato insieme - io invece ero in crisi per il vestito. Non volevo l'abito bianco! Quando mi ha visto indecisa, mia mamma ha tirato fuori dall'armadio un vestito che non indossava da anni. Sfondo bianco, mille colori, stretto sulla vita… Perfetto! In mezzo pomeriggio l'ho riadattato personalmente, cucendolo sulla mia figura, ed è il mio nuovo abito preferito.
Mia zia ha voluto regalarmi il bouquet, perfettamente abbinato con i toni estivi dell'abito, una tavolozza sgargiante di girasoli, rose rosse, arancioni e verdi vivissimi, mentre mia mamma ha voluto aiutarci con i mezzi di trasporto. Essendo entrambi ferventi appassionati di ambiente e sostenibilità, il mio compagno e io non volevamo arrivare alla cerimonia in auto... Ma in bici! Per questo la mia mamma creativa si è dedicata a decorare i nostri bolidi con fiori e palloncini rossi gialli e arancioni, tutto in tono con abito e fiori, senza far mancare la famosa scritta "oggi sposi".
La mattina stessa abbiamo inforcato i bolidi e siamo partiti verso il centro. Le auto ci suonavano i clacson per farci gli auguri, il mio vestito si è impigliato nella catena della bici e rischiavamo di arrivare in ritardo alle nostre stesse nozze… Ma ce l’abbiamo fatta. Arrivati in Comune, non c’è stata un’entrata trionfale, ma un corteo di invitati che ci ha seguito fino alla sala consiliare, dove si è tenuta la cerimonia. A sposarci non c’era il sindaco, ma un’adorabile impiegata dell’ufficio comunale: ci ha guidato passo passo nella traduzione dei testi, ci ha ascoltato con dolcezza durante le promesse e con grande gioia ci ha dichiarati ufficialmente una famiglia. Ci ha addirittura regalato un libro bilingue sulla storia locale! Non avremmo potuto chiedere una officiante migliore.
Purtroppo non abbiamo potuto avere entrambe le famiglie con noi, ma ci sarà presto un momento per festeggiare insieme e il nostro viaggio di nozze sarà quello con cui mi trasferirò da lui dall'altra parte dell’oceano. Il “vero” matrimonio, con festa, torta e danze, deve ancora arrivare.
Un mese fa è partito per iniziare il suo sogno universitario, ma lo raggiungerò prestissimo per iniziare le pratiche del trasferimento. Auguratemi buona fortuna!
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